Che cos’è l’innovazione urbana? Secondo lo studio“Global city report 2010” promosso da Generali Immobiliare Italia Sgr e Scenari Immobiliari che ha confrontato le prime 100 città del mondo, l’innovazione non è necessariamente il nuovo. Infatti, a guidare la classifica mondiale delle metropoli complessivamente più innovative, sono città tradizionali come Londra, Parigi, Chicago e Bilbao che hanno saputo innovare senza stravolgere il loro carattere cittadino. Al vertice della classifica non si trovano città italiane. L’indagine ha preso in esame temi quali l'apertura alle innovazioni tecnologiche (banda larga, mobilità alternativa all’auto, ecc) l'innovazione architettonica, la sostenibilità ambientale e l'offerta culturale. Tutte cose sulle quali siamo molto indietro rispetto alle grandi città europee. Roma e Milano, uniche città italiane prese in esame dalla ricerca, riescono a piazzarsi tra le migliori venti soltanto nella classifica tematica dedicata all'offerta culturale, rispettivamente al decimo e al dodicesimo posto, grazie ai nuovi grandi musei della capitale (Maxxi) e ai centri di formazione di eccellenza di Milano. Ma come mai ai primi posti si trovano città che già occupavano quelle posizioni cento anni fa? Perché concentrano conoscenza e dunque opportunità, servizi tecnologici, nuove architetture di qualità, ambiente di qualità. Paderno Dugnano tra un po’ dovrà discutere il suo Piano di Governo del Territorio e forse è il caso che chi lo sta scrivendo tenga conto di questi dati, per rilanciare la nostra città e assicurargli un nuovo sviluppo. La parola chiave è innovazione nelle quattro direzioni indicate.
Il centro sinistra che non è riuscito a realizzare prima della fine del mandato il PGT, aveva però indicato nel suo programma alcune linee che andavano nettamente in questa direzione:
Ambiente: Mettere a sistema il verde e i parchi: rafforzare, ampliare, collegare, migliorarne la fruizione. Progetto della “Dorsale Verde”,del parco Grugnotorto-Villoresi e Parco del Seveso. Salvaguardare il nostro patrimonio culturale-storico e l’attività agricola presente.
Commercio: Un Patto con tutte le Associazioni dei Commercianti per una politica cittadina condivisa e per la valorizzazione dei “centri commerciali naturali” attraverso: la predisposizione di piani annuali di promozione culturale e animazione di spazi pubblici, progetti specifici di partecipazione ai bandi regionali di “finanziamento”, un piano della accessibilità,della sosta e del carico e scarico merci, un piano per il decoro urbano e commerciale (colore, insegne, vetrine, ecc.), l’introduzione di Zone a Traffico Limitato in accordo con gli operatori.
Cultura: Dar vita all’Associazione Temporanea di Scopo dei 7 comuni del Nord Milano per costruire la rete culturale del nostro territorio. La Convenzione tra il Comune di Paderno Dugnano, la Provincia di Milano e la Fondazione Cineteca per la gestione del cinema Metropolis oltre il 2011. La Nuova Biblioteca Tilane dovrà essere un moderno centro d’ informazione, comunicazione, integrazione. Polo culturale multimediale con obiettivi anche sovra comunali.
Territorio: Arrestare il consumo di territorio, progettare lo sviluppo qualitativo e sostenibile della città, tutelare le aree libere e attenzione alla trasformazione del territorio, confermare le realtà produttive,del commercio di vicinato e di una residenza di qualità, sviluppare le infrastrutture della mobilità pubblica, su ferro e dolce (ciclabilità).
Come si vede la visione era corretta, sostenibile, possibile e in linea con le tendenze seguite dalle città più innovative. In che direzione andrà invece il PGT della destra? Per ora negli incontri che si sono tenuti nei quartieri su questo tema si è sentito solo parlare di marciapiedi, alberi da tagliare, rotonde, e cose di questo livello. La Paderno del futuro spera, ha bisogno, di volare più alto.
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