martedì 12 ottobre 2010

Destra o sinistra: è il momento di scegliere da che parte stare

Quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo. E che i tempi siano duri è ormai evidente a tutti. Pertanto ho deciso che d’ora in avanti si parla chiaro e comincio oggi affermando che non mi piace chi, ponendosi comodamente al di sopra delle parti, afferma che destra e sinistra sono uguali, che fanno e dicono le stesse cose, che non c’è differenza e dunque nessuno dei due schieramenti politici offre ai cittadini una prospettiva migliore dell’altra. E definisce chi ha delle opinioni e delle convinzioni precise che derivano dall’analisi dei fatti accaduti, un “fanatico”.
Questi personaggi popolano anche la nostra realtà cittadina, e non mi piacciono perché i loro giudizi si basano su una grande bugia di fondo. Le differenze tra destra e sinistra, al contrario di quanto loro affermano, ci sono eccome, le diverse scelte e culture politiche che poi diventano modi di governare e cose fatte o non fatte, si vedono e si misurano, dunque chi nega l’esistenza di alternative tra cui è possibile scegliere è solo in malafede.
Voglio fare un piccolo esempio di questa differenza che chiunque può verificare: la giunta di destra ha deciso, presentando il capitolato d’appalto per la raccolta rifiuti, di dimezzare il numero dei sacchetti per la raccolta differenziata che venivano distribuiti alle famiglie. Lo fa per risparmiare, “tanto i sacchetti bio adesso li vende anche il supermercato” dice. La diversità di idee e di programmi tra destra e sinistra su questo fronte è evidente: mentre per la sinistra favorire l’aumento della raccolta differenziata è un obiettivo strategico sul quale investire e in passato lo ha sempre fatto, la destra la vede solo come un costo da tagliare, scaricando l’onere sui cittadini, anche se questo significa far diminuire la raccolta differenziata. Perché è proprio questo comportamento sociale virtuoso, la raccolta differenziata, che la destra ideologicamente mal sopporta.

Un altro esempio di questa differenza di fondo sono i servizi a favore dei giovani. La sinistra padernese negli ultimi cinque anni ha cercato di dare risposte ai loro bisogni più importanti, la cultura e l’aggregazione per dare ad essi maggiori possibilità di crescita culturale e personale, e per combattere la solitudine e l’emarginazione giovanile. Per farlo ha investito in nuove strutture molto importanti, il Centro di aggregazione giovanile Contro-Mano, la ludoteca Carcatrà, la biblioteca Tilane. Cosa fa la destra di governo invece? Prima dileggia e diffama a lungo il progetto Tilane, che ha definito pubblicamente in Consiglio comunale e nei quartieri “faraonico”, “inutile”, “uno spreco”, poi diffama e presenta sempre in Consiglio comunale, la ludoteca Carcatrà come un “ingiusto privilegio” da cancellare, poi senza dire parola, alla scadenza della convenzione, non rinnova il contratto di gestione del Centro di Aggregazione Giovanile che va in silenzio verso la chiusura.
C’è una differenza visibile di approccio e di finalità mi pare, tra destra e sinistra, una diversità ideologica profonda che determina le scelte politiche. Questa diversità va rivendicata e sottolineata con forza dai partiti del centro sinistra padernese, che devono spiegarla alla gente. I cittadini devono sapere che l’ideologia è la politica e che la politica è l’amministrazione. Non c’è niente di tecnico nella riduzione dei sacchetti per i rifiuti umidi e nella chiusura dei centri giovanili e delle ludoteche comunali. Sono pure decisioni politiche figlie di una ideologia reazionaria che va combattuta e sconfitta, senza se e senza ma.
Pertanto, cari amici, d’ora in avanti di fronte a decisioni di questo tipo, ci si schiera e si prende partito: la destra fa una cosa, la sinistra ne fa un’altra e uno scegliendo si definisce. Chi pretende di stare al di sopra del terreno del confronto è un utile idiota.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

50.000 Euro annui per un'utenza complessiva che si attesta sulle 15 persone non è un po'troppo? 5 milioni di Euro per una biblioteca (che esisteva già) e le strade coi buchi, senza lampioni, le scuole a pezzi e con l'amianto non sono un controsenso? Saranno anche decisioni politiche. Ma queste decisioni sono state respinte dalla gente con il voto. Democraticamente.

carlo arcari ha detto...

Anonimo, ti pubblico anche se non ti firmi, solo per mostrare a tutti la tua visione ristretta e meschina della realtà. Quanto vale per te il futuro di 15 giovani? 3.500 euro l'anno a testa ti sembra troppo? Le strade coi buchi? Ci sono ancora, e quelle rappezzate questa estate fanno pena. La nuova biblioteca era inutile?(dillo alle centinaia di cittadini e studenti che la frequentano). Dici che la gente ha respinto la politica del centro sinistra che ha fatto qualcosa di tangibile? Vedremo cosa dirà della politica dei tagli e del niente di fatto della destra.

Anonimo ha detto...

Avrò idee ristrette, voi volate alto invece. Col portafoglio degli altri.

carlo arcari ha detto...

caro anonimo, dimentichi che il portafoglio da cui escono i soldi per i servizi pubblici è quello di tutti e dunque anche il nostro. I cittadini pedernesi quando hanno votato destra non hanno votato il taglio dei servizi e la loro privatizzazione o cancellazione. Di queste cose ci si accorge solo dopo, purtroppo.

Anonimo ha detto...

Verissimo quello che scrivi, io pero' sottolinerei che l'alternanza tra gli schieramenti è fondamentale per la vita democratica di una comunità.

Ed è anche per questo che dissento dal sillogismo troppo semplicistico di Anonimo che fa intendere che se la destra ha vinto allora significa che la sinistra aveva governato male. ...

Baraviera Aris

Giovanna B. ha detto...

Anonimo:paura di firmarti? meglio rimanere con una vecchia biblioteca anzi meglio star senza!!!meglio non leggere , non aggregarsi in un centro e stare a casa davanti alla tv anzi meglio star x strada ...le scuole con l'amianto? e le pizzerie con il tetto in amianto?interi capannoni lavorativi con amianto?chi stabilisce qndo l'amianto diviene pericoloso?una giunta seria deve occuparsi dei propri cittadini permettendogli sia di avere servizi adeguati sia di avere strade illuminate ed agibili...Superdemocraticamente