martedì 5 ottobre 2010

Italiani in bianco e nero: da domani alla Scighera

Domani sera alle 21.30 inaugurazione al circolo Arci “La Scighera” di via Candiani 131 a Milano (Bovisa) della mostra fotografica “Italiani in bianco e nero. 1974-1984”. In contemporanea si terrà un incontro sul tema “Professione fotoreporter” che mette a confronto il fotogiornalismo di ieri e quello di oggi. La scighera è la parola del dialetto milanese che indica la nebbia ed è il nome di un bellissimo locale frequentato da molti residenti dello storico quartiere milanese e dagli studenti del vicino Politecnico. La mostra si basa su 18 immagini sulla realtà italiana di quegli anni da me scattate circa 30 anni fa. Sono molto orgoglioso e felice di mostrare finalmente una scheggia del mio lavoro che ho recuperato grazie alla collaborazione e la preziosa camera oscura del Circolo fotografico 80 di Palazzolo al quale sono iscritto.
Ho sperato a lungo di poter fare questa mostra nello spazio espositivo di Tilane, ma dopo un anno di inutili attese, comunicazioni, incontri e scambio di e-mail con l’assessore Tagliabue, che a parole si era detto disposto a ospitare le mie immagini, ho deciso di rinunciare e ho accettato ben volentieri l’opportunità che il circolo milanese mi ha offerto. Peccato per Paderno Dugnano, ma le scelte di politica culturale della giunta di destra sono evidentemente altre. La mostra è un viaggio a ritroso nel tempo tra i servizi più significativi da me realizzati negli anni 70. Quello che emerge dalle immagini è un Paese in bianco e nero, con ancora un piede nel dopoguerra, abitato da povera gente in transito verso un futuro incerto. Un'Italia che procedeva verso un confuso e ineguale consumismo e una inattesa trasformazione sociale che l’avrebbe arricchita economicamente, ma degradata culturalmente.

7 commenti:

Giovanna B. ha detto...

I miei migliori auguri per quest'iniziativa che ti vede protagonista

carlo arcari ha detto...

Grazie Giovanna, ieri sera è andata benissimo, una cinquantina di persone sono rimaste a discutere fino a mezzanotte di fotogiornalismo e fotografia. Le differenze tra ieri e oggi sono tante, ma lo spirito dei fotografio italiani resta il medesimo, molto impoegnato a raccontare la realtà sociale. Ieri in Italia oggi nel mondo. Spero un domani di poter ripetere l'esperienza a Padertno Dugnano nonostante il sostanziale boicottaggio di questa giunta ignorante e reazionaria.

Anonimo ha detto...

Vengo volentieri, posso chiederti pero' quali sono gli orari e i giorni per visitarla oltre all'inaugurazione già fissata per il giorno 6/10 ?

Dalla tua introduzione alla mostra leggo una critica molto pasoliniana alla società che si andava delineando negli anni 70....

Ma chi è quello sulla foto a destra, è il Bossi senza canottiera ?


Baraviera Aris

carlo arcari ha detto...

Pasoliniano? Forse la mostra resta aperta per 15 giorni

Anonimo ha detto...

si scusami, è solo questo pezzo che mi sembrava molto pasoliniano:

"Un'Italia che procedeva verso un confuso e ineguale consumismo e una inattesa trasformazione sociale che l’avrebbe arricchita economicamente, ma degradata culturalmente"....


Ciao
Baraviera Aris

carlo arcari ha detto...

La mia visione di quegli anni coincide con l'analisi pasoliniana della società italiana, ma è frutto, credo, della comune visione critica di matrice gramsciana della realtà nazionale, che sia io (nel mio piccolo) che Pasolini avevamo e personalmente l'ho ancora. Sono convinto infatti che per la sinistra e il PD sia molto meglio avere: "Una buona ‘visione dal basso’ della realtà".

adriano ha detto...

Io ero tra le 50 persone dell'altra sera e devo dire che le immagini in bianco e nero hanno sempre un certo fascino e soprattutto se riferite a quegli anni '74 - '84. E' stata anche molto interessante il dibattito a seguire.
complimenti ancora Carlo.
adriano tominetti