giovedì 2 settembre 2010

MI-Meda: De Nicola limita la velocità e la destra padernese insorge

“Entro il mese di ottobre fisseremo, come indicato dai tecnici, il limite massimo di 80 km orari sull'intera tratta di competenza provinciale, la stessa velocità già prevista per la tratta di Lentate sul Seveso in carico alla società Milano-Serravalle". Lo annuncia l'assessore alle infrastrutture e mobilità della Provincia di Milano Giovanni De Nicola. "Il tempo necessario a ripristinare la segnaletica orizzontale e di provvedere all'approvvigionamento dei nuovi cartelli. Le limitazioni apposte - spiega l'assessore - sono un intervento operato ai soli fini della sicurezza stradale nelle more di un'opera di ripristino dell'intero fondo stradale che auspichiamo di effettuare nel corso del prossimo anno, non appena saranno disponibili le risorse necessarie” (da Omnimilano.it).

Sul blog della destra oratoriana padernese ben 26 commenti di sostanziale critica sono stati dedicati a questa notizia. La Provincia di Milano e il suo assessore al Traffico, una volta tanto, hanno dato prova di buon senso riducendo la velocità entro limiti di sicurezza su una strada pericolosissima e degradata come la Milano-Meda, nell’imminenza della sua riqualificazione. Ma gli elettori che l'hanno votata, vogliono correre sempre e comunque (perché devono lavorare, guadagnare, consumare a tutta velocità) e si rivoltano come un sol uomo contro questa decisione. Il piccolo episodio dimostra la profonda differenza culturale tra destra e sinistra in Italia: la prima resta vittima del mito marinettiano e fascista della velocità individuale, con la sua martirologia di "eroi" schiantati al volante da ricordare con altarini ai bordi delle strade, la seconda vorrebbe al contrario vivere in un mondo più slow e soprattutto più sicuro, dove non si rischia di venire ammazzati da un maniaco della velocità. La destra vuole continuare a guidare auto rombanti che sfrecciano a 180 all’ora sulle superstrade ridotte ad autodromi, la sinistra vorrebbe tanto viaggiare meglio e in sicurezza su treni e mezzi pubblici o se proprio è necessario su auto elettriche a basso costo che non superino gli 80 Km/h. Come si vede si tratta di due visioni del mondo inconciliabili, ma è evidente che mentre la prima esprime solo asocialità ed egoismo, travestite da efficienza e liberta, la seconda insegue l’idea di un mondo più solidale, più gentile, più sociale, più comunitario e civile. La storia ci insegna che la virtù in Italia raramente vince, ma se è così preferisco stare dalla parte dei perdenti. Anche in compagnia di De Nicola.
(la foto relativa a un incidente sulla Milano-Meda è ripresa sito del Corriere della Sera.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo post mi ricorda tanto quella canzone di Gaber che, ironicamente, faceva un lungo elenco delle cose di sinistra e delle cose di destra. La doccia è di sinistra mentre il bagno è di destra.
La chiusura della canzone (che risale ormai ad una ventina di anni fa) era uno stanco 'basta'.
luca frigerio

carlo arcari ha detto...

infatti gaber non era di sinistra..ma nel merito anche tu credi nella velocità individuale e pensi che andare a 80 all'ora su una provinciale scassata sia insopportabile?

Anonimo ha detto...

molto apuntito e pertinente il commento di luca; questa divisione tra cose e comportamenti di destra e sinistra è ridicola e stucchevole; nel merito, credo che quello di 100 km./h su una superstrada a due corsie sia un limite ragionevole, mentre il limite di 70 km./h sulla medesima strada sia una istigazione a delinquere. d'altro canto, anche a me piacerebbe viaggiare comodo e sicuro su treni e mezzi pubblici.
a questo punto mi sorge un dubbio: sarò di destra o di sinistra?
giorgio de rosa

carlo arcari ha detto...

Sarò stucchevole, ma la penso così. Se tu credi che andare a 70 all'ora su una superstrada a due corsie come la Milano-Meda sia un'istigazione delinquere (sempre?), mentre andare a 100 sia ragionevole (sempre?) per me non sei nè di destra nè di sinistra, sei solo poco disponibile a tenere conto dei bisogni altrui. Mi dici quanti minuti guadagni su un percorso di 17 chilometri (Milano-Paderno).andando a 100 piuttosto che a 70? Vale la pensa di fare tutto questo casino per 4 minuti?

Anonimo ha detto...

cosa significa sempre?? dipende dalle condizioni atmosferiche, del traffico, dalla esigenze di fretta che uno può avere e dalla disposizione di animo di un dato momento; porre il limite a 100 km. significa permettere a chi lo voglia, di andare a quella velocità, non significa obbligarlo a farlo! e la milano-meda, a parte alcuni tratti, a mio giudizio, è una strada che assicura le condizioni per poter andare a quella velocità. 5 minuti sono tanti o sono pochi? ancora una volta mi vedo costretto a rispondere: dipende!
giorgio de rosa

carlo arcari ha detto...

De Rosa, è ovvio che la dinamica di una strada "dipende" da fattori diversi. Il traffico è un fluido e dunque caotico per definizione. La velocità alla quale si può percorrere una strada è limitata da elementi quali la dimensione della carreggiata e il volume delle auto che la percorrono. Oltre che dalle condizioni climatiche naturalmente. A me sembra che se si esclude rari momenti di vuoto, quella strada così com'è rappresenta un pericolo, io mi accontenterei di percorrerla a 70 all'ora. Per me, come per la maggioranza delle persone, 5 minuti in più non sono nulla, ma se la mettiamo sul piano della soggettività allora ogni dialogo è inutile. Una strada è un luogo sociale e l'interesse prevalente da salvaguardare in ogni caso deve essere quello collettivo. E la sicurezza deve venire al primo posto a scapito della velocità soggettiva.

Anonimo ha detto...

" A me sembra che se si esclude rari momenti di vuoto, quella strada così com'è rappresenta un pericolo". mi scusi, arcari, ma questa considerazione mi pare lapalissiana al limite del banale: è evidente che nelle ore di grande flusso e traffico intenso, qualsiasi limite risulta inutile; alle 09 del mattino chiunque sarebbe più che felice di poterci andare a 70 km./h!! ma in condizioni normali di traffico, la milano meda, superstrada a due corsie senza attraversamenti a raso, è una strada perfettamente adatta ad essere percorsa a 100 km./h.
giorgio de rosa

Anonimo ha detto...

La sicurezza è una cosa, la riduzione un'altra. Cominciamo a mettere a norma la strada e poi anche 110 km/h vanno benissimo, tanto nelle ore di punta 35 km/h è già un record. Ancora una volta: Arcari sta rasentando il ridicolo, pur di attaccare la dx adesso appoggia le scelte di un assessore 'indegno' di tale carica (oltretutto di dx estrema). Paranoia pura!
Fabrizio Fibra

carlo arcari ha detto...

caro Fibra, chi è paranoico? E chi ha mai detto di no alla messa a norma della superstrada? Il problema è proprio che da troppo tempo questa non è a norma e dunque in simili condizioni non si può viaggiare alla velocità da te indicata. Inoltre, l'assessore De Nicola, a mio avviso non si merita il titolo di "indegno" perché, in queste condizioni di degrado, ha posto un limite di velocità ragionevole alla Mi-Meda. Sarebbe tale se egli dicesse, "non mettiamo in sicurezza la strada, ma solo i limiti di velocità". Non mi pare sia questo il caso.

Anonimo ha detto...

gli obiettivi del sig. Denicola sono ben altri: prende spunto da un problema, non gestito per anni dalla provincia, per creare malcontento e farsi bello alle telecamere, poi si presenterà con i soldi expo e il megaprogetto di 18 corsie a Paderno e dirà: con questa soluzione abbiamo risolto i problemi di tutta la viabilità....ma quanto sono bravo, ecchissenefrega dei padernesi affumicati e delle loro esigenze. viva l'italia (con la 'i' minuscola).
Fabrizio Fibra