domenica 8 agosto 2010

CRB, il muro del malessere

Una delle più tristi malattie sociali dell’era mediatica è l’irrilevanza. Chi ne soffre “si sente nessuno”, cioè non considerato, ammirato, amato, invidiato o semplicemente “riconosciuto”. Per questo ha la sensazione di non vivere e alla sua condizione si ribella rovesciando su tutti gli altri la sua rabbia: non vuole infatti sentirsi ignorato, emarginato, offeso. Come diceva il pop artista Andy Warhol molti anni fa, nella società di massa “tutti hanno diritto a un quarto dora di celebrità”, e per rivendicare tale democratico diritto un cittadino di Paderno Dugnano da tempo cerca di attirare la nostra attenzione scrivendo sui muri tutto il suo malessere. Non è il solo, ma è l’unico che alla semplice manifestazione di esistenza in vita accompagna una sorta di sfida alla società che blandamente continua ad ignorarlo. Una sfida che emerge dai suoi messaggi stralunati.

Per aumentare il suo bisogno di soddisfazione egli assume i toni dell’eroe mascherato, del trasgressore libertario, dell’uomo solo in lotta con la società. Egli esprime questi sentimenti con le parole scritte sul muro della biblioteca Tilane (vedi foto) bersaglio primario delle sue imprese e su quello del cimitero di Paderno che accoglie chi entra in città da sud. Nel primo messaggio egli declina la sua firma CRB nelle due affermazioni “Ci riesco benissimo” e “Come rosichi bene”, mentre nel secondo riafferma la sua volontà di punire e sbeffeggiare la società impotente e difendersi dalla sua azione fastidiosa, scrivendo “Colpisco ritorno e brindo”.
Che si può fare per convincerlo che non è così che attirerà la nostra attenzione e soprattutto che otterrà il nostro interesse per lui? Una cosa elementare bisogna dirgliela: se vuole la nostra solidarietà e la nostra considerazione non può farlo danneggiando le proprietà pubbliche e i nostri luoghi sacri, per di più sfidandoci a impedirlo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco un'idea.
Invece che imbrattare i muri degli edifici, che realizzi graffianti striscioni contro le sciagure che stravolgeranno il volto della città: Rho-Monza ed inceneritore. E che vada ad esporli nei luoghi di grande passaggio. Coniugherebbe la sua voglia di scrivere con l'utilità.

Alberto Lorenzini.

Anonimo ha detto...

è strano che ha segnalato tutte le scritte a Paderno, dimenticandosi l'unica firmata, che è sul palazzo Vismara.il signor Lorenzini ha proprio bisogno di una scritta per capire che l'inceneritore NON si farà.fernando.

carlo arcari ha detto...

Fernando, ho avvertito tempo fa che d'ora in avanti pubblicherò solo commenti firmati per esteso o da persone riconoscibili. Ci vuoi segnalare il tuo cognome per favore? Grazie

Anonimo ha detto...

Arcari, cortesemente, lei ha capito che cosa voleva dire l'anonimo fernando? A chi si rivolge (a me o a lei, o un pò a lei e poi a me)dal momento che apre con un periodo senza soggetto?
L'articolazione dell'intervento è disomogenea alquanto.

A. Lorenzini.