Il “PGT partecipato”, questa l’etichetta appiccicata sugli incontri che il Comune ha iniziato a fare nei quartieri di Paderno Dugnano in vista della stesura e successiva discussione del nuovo strumento urbanistico che dovrà disegnare la città del futuro. Passaggio impegnativo, che non era riuscito alla precedente amministrazione di portare a termine per divisioni interne, e sul quale si misurerà non solo la tenuta di questa maggioranza, ma anche la sua effettiva capacità di governo. Lo sviluppo urbano infatti è il terreno vero su cui si misura la politica di una città, sul quale si vince o si perde la sfida posta dal processo di trasformazione che, mentre i politici discutono, cambia ogni giorno il volto della società. Cominciamo dall’etichetta messa sulla pratica dalla maggioranza; quella scelta dalla giunta di centro destra padernese che parla di "partecipazione" è credibile? Diciamo subito che è contraddittoria, perché non si può parlare di “PGT partecipato” quando la prima cosa che si è fatta è stata la cancellazione totale delle opere pianificate dal centro sinistra sulla base proprio della partecipazione dei cittadini dei quartieri. Delle due l’una, o si crede nella partecipazione o la si strumentalizza. Il fatto è che i progetti richiesti dai padernesi e già approvati nel 2009, sono stati cancellati con motivazioni molto discutibili quali: “non ci sono i soldi” e “la partecipazione dei cittadini non era qualificata”. Una premessa negativa che mette in dubbio le reali intenzioni di far “partecipare” i padernesi alle scelte urbanistiche.
Ma la perplessità più forte che l’opposizione avanza nei confronti del percorso di “ascolto” che la giunta ha avviato nei quartieri è quella spiegata dal capogruppo PD Marco Coloretti in un suo intervento su questo forum: "Perché si continua a menare il can per l'aia sul PGT? Perché si fanno i questionari prima, poi si girano i quartieri dopo per sentire sempre "dagli altri" cosa ci dovrebbe essere in questo benedetto PGT e non si dice invece cosa vuole fare la maggioranza per questa città? Forse perché non c'è (ancora) un'idea condivisa? Ma non avrebbe dovuto già essere scritta nelle linee guida del mandato del sindaco? Già ma lì abbondano i vedremo, valuteremo, proveremo...Sta a vedere che la trattativa è ancora in corso?". Appunto, sta a vedere che la giunta è divisa sulle scelte urbanistiche e questo fingere di andare a sentire la voce del popolo è in realtà soltanto una melina che i giocatori mettono in campo per prendere tempo e rimandare il momento potenzialmente rischioso delle scelte?
Il comportamento tenuto finora da Alparone e soci su questo fronte è significativo: al posto di fare una ricerca vera sulla città e presentare ai padernesi un dettagliato scenario della realtà dei servizi, di quella produttiva, economica, ambientale e della composizione sociale, presentando ai cittadini le idee dell’amministrazione e confrontarsi su queste, sindaco e vicesindaco vanno nei quartieri ad “ascoltare”. Dopo aver distribuito e raccolto inutilmente questionari e aver già perso un anno a far niente? Che cosa vanno a farsi dire ancora dai cittadini: sperano forse di sapere da loro quali nuove strutture e servizi servono alla città per rilanciare l'economia e lo sviluppo? Ma a chi la volete dare a bere? Smettetela una buona volta di spararvi le pose sul giornaletto comunale e cominciate a governare che è ora.
8 commenti:
la sinistra ha il suo bel tacere,vedi i bilanci partecipati, da chi? da 10 persone a quartiere quindi silenzio....si sa che la gente fa fatica a partecipare a tutto quindi,è stato fatto un buon lavoro sul
Se venisse spiegato meglio alla gente che cosa è il PGT e l'importanza dello stesso, non come è stato fatto nel quartiere di Paderno,che chi ha spiegato, 'quasi' non lo sapeva nemmeno lui che cosa era, forse la partecipazione sarebbe diversa. Luna
Hai ragione Luna. la sera in cui abbiamo presentato il libro di De Gasperi sul "malessere urbano", avevo invitato un assessore al Territorio in carica e un ex assessore poadernese, non per spiegarci cos'è il PGT perché questo è lo puoi leggere sul sito comunale, ma quali sono i termini del conflitto tra interessi privati e pubblici che si confrontano in un PGT, quali i punti di debolezza e di forza delle amministrazioni, in particolare di Paderno. Purtroppo non ci sono riuscito. Gli invitati non hanno voluto parlare di questo e la cosa mi è dispiaciuta, anche se il motivo me lo posso immaginare. A Paderno il PGT non è stato approvato dalla giunta di centro sinistra perché i partiti della maggioranza erano divisi su alcuni punti importanti e non hanno trovato un accordo prima delle elezioni. Oggi la palla è nella metà campo della destra che però non sembra a sua volta molto unita sulle cose da fare. Staremo a vedere.
Sicuramente, il quaqquaraquà che critica gli scorsi Bilanci Partecipati, spara sentenze, giusto per dare aria ai suoi polmoni,(Dovrebbe darne un poco anche al cervello, visto che non ha neanche il coraggio di firmare le proprie opinioni, sempre che ne abbia uno!).
I Bilanci Partecipati, sono stati un altissimo esempio, per coinvolgere attivamente i cittadini.
Certo, la presenza nei Quartieri, non era oceanica, ma solo perchè la gente, non era abituata ad una così coinvolgente novità,
(Comunque, a Palazzolo, la media di presenze annue, era nell'ordine di 74 partecipanti non 10).
Perciò, caro anonimo decerebrato, pensa alle tue belle mega assemblee farsa sul PGT e lascia perdere certe esperienze passate, che solo la tua Amministrazione stolta, poteva cassare!
Flavio Mariani
caro Mariani, però anche tu, cerca di evitare l'uso di termini offensivi e sporpositati rispetto alle cose dette dall'anonimo. Non mi sembra il caso di dare del "decerebrato" e del "quaquaraquà" a chi si è limitato ad affermare che nelle assemblee del bilancio partecipato c'erano solo 10 persone. Non è vero? Basta dirlo, perché offendere? Evita, per favore.
Sono stato caustico, perchè poco sopporto chi emette sentenze, nascondendo la faccia.
Troppo comodo.
Flavio Mariani
Vedi Mariani, come ti ho già scritto la scorsa volta, ti stai rendendo ridicolo.
Attacchi la gente in modo gratuito e con termini anche poco garbati.
Vai avanti così e stai pur tranquillo che sarai tu a farci la figura peggiore, perchè passi da persona maleducata e poco politicamente intelligente.
Massimo
OK caro Massimo,se scrivi anche il Cognome, accetta le mie scuse.
Flavio Mariani
Posta un commento