"Paderno Dugnano scommette sulla nuova biblioteca. Le aree dismesse dei centri grandi e piccoli del Nord Milano si confermano la ricchezza sulla quale è possibile costruire il nuovo sviluppo di un territorio progressivamente abbandonato dall'industria. È il caso dell'area in disuso dell'ex Tilane di Paderno Dugnano, una fabbrica tessile non più attiva da oltre vent'anni, sulla quale si sta costruendo una grande biblioteca progettata dall'archi-star Gae Aulenti". Questo scrivevo tre anni fa su Italia Oggi in un pezzo dedicato alla nuova biblioteca che sarebbe sorta a Paderno Dugnano. Oggi a un anno di distanza la importante infrastruttura culturale voluta dalla giunta di centro sinistra e in particolare dall'ex sindaco Gianfranco Massetti si conferma un centro propulsore di attività, inziative ed eventi in continua espansione. Dopo aver inaugurato con un concerto nei mesi scorsi il suo auditorium, la Biblioteca si prepara, infatti, a inaugurare anche la sala mostre e ad arricchire così la sua offerta.
La cosa importante della Tilane però è la sua collocazione al centro del territorio del Nord Milano che si conferma l’area metropolitana con la più importante concentrazione spaziale di servizi culturali, se si esclude il centro storico di Milano. Alcune delle istituzioni museali localizzate o in via di localizzazione in questo territorio sono, inoltre, eccellenze di livello metropolitano o nazionale, un ricco patrimonio di strutture e di luoghi culturali in grado di migliorare l’abitabilità e l’attrattività dell’area e anche di creare nuove occasioni di lavoro e nuove attività economiche legate alla cultura e alla creatività. A Paderno oltre a Tilane, che con i suoi 2.600 mq è la più grande del Nord Milano, ci sono. l’Area Metropolis 2.0, un centro culturale polivalente che ospita proiezioni cinematografiche di qualità sia di prima visione che di retrospettiva, mostre temporanee di fotografia e documenti legati alla storia del cinema e dell’audiovisivo, incontri con registi, critici, direttori della fotografia. Oltre all’importante presenza della Fondazione Cineteca Italiana, dialoga con il territorio tramite rassegne teatrali e musicali. L’Anfiteatro del Parco Lago Nord, ampliato nel 2007, che ospita eventi di musica classica, moderna e contemporanea e Festival durante il periodo estivo. La nostra città si propone dunque, grazie alla politica culturale e agli investimenti del centro sinistra, come nodo al centro di una rete formata da 14 importanti strutture: Museo dell’Industria e del Lavoro, Spazio Carro Ponte e Spazio Ma.Ge a Sesto San Giovanni; Museo della Fotografia Contemporanea, Villa Forno e Centro Culturale Pertini a Cinisello Balsamo; Area Metropolis 2.0, Biblioteca e Centro culturale Tilane e Anfiteatro Parco Lago Nord a Paderno Dugnano; Torre dell’Acquedotto e Palazzo Omodei a Cusano Milanino; Nuova Biblioteca civica a Cologno Monzese; Museo Iso Rivolta a Bresso; Museo del Giocattolo - Centro per l'Infanzia a Cormano. (le foto sono di Carlo Arcari e di Bibendum-Flickr)
4 commenti:
Mi sarebbe piaciuto leggere questo apprezzamento da quelli che insistono nel dire che i soldi per la biblioteca sono stati soldi buttati e che era meglio spenderli per le scuole le strada, non riescono a capire quale valore ha la bibliota per il nostro territorio, non sarà invidia, a me personalmente è sempre piaciuta, vorrei dire GRAZIE a chi ha creduto in quest'opera e l'ha voluta fortemente, oltre a Massetti.Luna
Mi associo al pensiero espresso da Luna. La biblioteca è uno degli spazi piu' importanti e belli che abbiamo.
Giovanna B.
non posso far altro che accodarmi ai giudizi espressi in precedenza,una città senza cultura è come una pianta a cui vengono tagliate le radici.Avvizzisce e muore.Antonello Queirolo
A me - da studentessa - la biblioteca piace molto e leggere che sono stati soldi buttati mi dà anche un po' fastidio. Certo, si potrebbe gestire meglio, però la struttura non è ancora terminata, mi aspetto belle cose.
Ve lo dice una che proviene da un paese del Sud che di biblioteche comunali non ne aveva.
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