mercoledì 26 maggio 2010

Lavoratori e infrastrutture, i temi della giornata Comunale

Un mercoledì di lavoro attende i vertici dell’amministrazione padernese. Oggi alle 15 il sindaco ha convocato nella Sala Giunta del Comune un “Tavolo Istituzionale” per discutere della situazione delle due fabbriche cittadine fallite, alla ricerca di una soluzione che consenta a centinaia di lavoratori di tornare in attività. E’ la prima iniziativa che fa seguito all’assemblea pubblica del 3 febbraio scorso quando Alparone si era preso questo impegno. Ci ha messo quattro mesi a fare il timido primo passo, e forse la velocità non è quella che sarebbe necessaria, ma come si dice in questi casi, piuttosto che niente, meglio piuttosto.
Al “Tavolo” il sindaco ha invitato gli assessori al Lavoro della Regione Lombardia , Rossoni, e della Provincia di Milano, Del Nero,i curatori fallimentari di Metalli Preziosi e Lares, le tre organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, i rappresentanti dei lavoratori delle due aziende. La speranza è che il “Tavolo” non produca solo una seduta spiritica.

La sera stessa il Consiglio Comunale è convocato presso la sala consiliare in seduta pubblica - in sessione ordinaria di 1a convocazione - alle ore 20.15
L’Ordine del giorno comprende:
1. Comunicazioni;
2. Ordine del giorno per l’interramento della “Rho- Monza” nella tratta in affiancamento alla Milano-Meda sul territorio di Paderno Dugnano presentato dal Presidente del Consiglio Comunale Annunziato Papaleo per conto di tutti i gruppi consiliari;
3. Modifica dello Statuto comunale in materia di Difensore Civico (3a seduta);
4. Cessione azioni di CTNM SpA.
Il punto più politicamente significativo della seduta è il 2° che dovrebbe prevedere, come nel caso dell’inceneritore, il voto a favore dell’interramento della Rho-Monza da parte di tutti i gruppi presenti in Consiglio comunale. Scontato anche il risultato della terza votazione sul punto relativo alla modifica dello Statuto necessaria per la cancellazione della figura del difensore civico perché non prevedendo più il consenso dei due terzi dell’aula basteranno i voti della sola maggioranza.

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