martedì 4 maggio 2010

Il vecchio striscione colpisce ancora

Nell'era di internet lo striscione continua a strisciare e colpire con l'efficacia di un antico, ma sempre potentissimo, strumento di comunicazione popolare. "Cerchi casa? Chiedi a Scajola" lo striscione è stato srotolato lunedì a Roma dal ponte pedonale che collega via del Fagutale, proprio di fronte al Colosseo, dove al primo piano si trova l'appartamento al centro delle polemiche per le quali il potente ministro alle Attività si è dovuto dimettere. Sul lenzuolo bianco che è stato rimosso ieri notte non si sa da chi, anche una firma, Semplicerivoluzione.com. Sul sito, assieme alle foto dello striscione, la spiegazione della scritta che viene definita "Un consiglio alle tante famiglie che attendono un alloggio, più volte promesso dal governo Berlusconi. Ora Scajola può anche dimettersi. Potrà sempre aprire con successo un'agenzia immobiliare. Prezzi modici, ovviamente". Insomma lo striscione fatto a mano e appeso in proprio si conferma un mezzo modernissimo perché semplice, ma crossmediale, capace cioè di integrarsi benissimo con internet. Un mezzo ideale per la comunicazione guerriglia che oggi va per la maggiore nel marketing mix.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

stiamo parlando di un ministro che si è dimesso anche non essendo indagato come confermato dalla procura.
Siamo ancora in uno stato in cui vige la presunzione di innocenza o le chiacchere da bar fanno andare in galera??

carlo arcari ha detto...

No, stiamo parlando di un modello di comunicazione politica dal basso, fatta in modo molto efficace con mezzi a portata di casalinga. Una conferma che la libertà di stampa oggi ha superato ogni barriera fisica tradizionale. Non c'è bisogno, infatti, di possedere un giornale per fare opinione, bastano uno straccio bianco e un sito internet gratuito. Il caso Scajola riguarda solo il governo Berlusconi che stranamente lo ha scaricato senza difenderlo. Perché lo ha fatto se il ministro è innocente e non è indagato?

Anonimo ha detto...

scajola chi??? ah si il ministro del precedente governo Belrusconi che si era dovuto dimettere, in fretta e furia, perchè aveva negato la scorta a Marco Biagi, definendolo un rompicoglioni, poi ammazzato dalle nuove BR.

Emiliano Abbati

Anonimo ha detto...

Solo in questa piccola Italia un ministro puo' permettersi di dire in tv durante, una conferenza stampa (chiaramente priva delle domande dei giornalisti...),che qualcuno a sua insaputa gli avrebbe pagato una parte della sua casa: del resto è la stesso principio o filosofia del Silvio quando riceveva le mignotte a Palazzo Grazioli e Villa Certosa ignorando, pero',come lui sostiene, che fossere pagate dal Tarantini...

Baraviera Aris

Anonimo ha detto...

nel migliore dei casi un ministro che non ha idea di quanto vale la propria casa (200 mq di fronte al colosseo, mica il monolocale da single in periferia) è da licenziare per incapacità di intendere e volere.
e il reato gli andrà pure in prescrizione...poveri noi.

Anonimo ha detto...

Questo vergognoso essere, avrebbe dovuto lasciare l'incarico gia da tempo, se fosse stato un uomo!

Cari elettori della Destra, ma lo sapete che, ogni volta che comanda il berlusca, con al Governo quell'essere, viene regolarmente istituito il volo,(Di linea Alitalia) udite udite,
"ROMA/ALBENGA", che non viene usato chiaramente da nessuno, se non dallo spregevole essere, per andare a casa sua senza faticare troppo?

Andate avanti a difendere questi parassiti!!!

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

Aris e Flavio mi siete piaciuti tantissimoooooooo!!!!
G.