giovedì 13 maggio 2010

Alparone: basta Giovani e Servizi, devo pensare a Lavoro e Infrastrutture

Alparone è proprio un bel tipo. Se non ci fosse da piangere pensando che Paderno Dugnano e tutti noi siamo governati da uno come lui, il divertimento sarebbe totale. Basta starlo a sentire o meglio ancora leggere sui giornali locali, sempre attenti a non perdersi una "chicca", le sue dichiarazioni per scompisciarsi dalle risate aggiungendo a questi giorni grigi e uggiosi un po' di allegria. Leggo sul blog fondato da uno dei suoi neonominati assessori la motivazione vera della sua scelta di buttare a mare l'austerità e moltiplicare i cadreghini della giunta. Non è come avevamo pensato una decisione motivata da ragioni di bassa cucina politica interna alla sua maggioranza, no, è perché lui ha molti impegni urgenti di cui occuparsi, vere emergenze da fronteggiare e non ce la fa più a far tutto. Leggere per credere. Apro le virgolette del blog azzurro che ha dedicato con grande sforzo giornalistico anche un servizio fotografico alla cerimonia di presentazione delle due matricole di centro destra: Nel corso della conferenza, il Sindaco si è detto dispiaciuto di dover cedere deleghe, di cui avrebbe voluto occuparsi in prima persona. In particolar modo riferendosi ai Giovani ed ai Servizi Sociali, Alparone ha spiegato come abbia dovuto rinunciare a queste funzioni, per lui importanti, in vista di altri più importanti obiettivi, ma l’impegno da queste rappresentato sarebbe stato troppo gravoso e avrebbe impedito la piena realizzazione del programma: “la comunità mi chiede oggi di occuparmi di Lavoro, Infrastrutture e Attività Produttive, deleghe che per questo ho tenuto per me“.
Ma questa è una grande notizia, che dico, uno scoop. Alparone d'ora in avanti non potrà più occuparsi come ha fatto finora (chi se n'è accorto?) di "giovani e servizi sociali", perché dovrà occuparsi a tempo pieno di, udite, udite, "lavoro, attività produttive, infrastrutture". Come gli ha chiesto di fare "la comunità", cioè tutti noi. Fantastico. La città è salva, gli operai di Lares, Nardi e Metalli Preziosi, stiano tranquilli; tra un po' sulle rive del Giordano, pardon del Seveso, egli moltiplicherà i posti di lavoro, e riaprirà le aziende, convincendo anche il più accanito serial killer di operai a tempo indeterminato, a riassumerli tutti. Sul fronte delle infrastrutture poi la parola d'ordine verso costruttori di inceneritori e autostrade sarà: "No pasaran". Siamo tutti più sereni, tranquilli padernesi, da oggi c'è chi se ne occupa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E chi sarebbe il neonominato assessore fondatore del blog di cui si parla nell'editoriale ?

carlo arcari ha detto...

Alberto Ghioni, socio fondatore di Paderno 7 on air.