lunedì 26 aprile 2010

Rho-Monza: perché i Comuni non sono uniti come contro l'inceneritore

“Mi chiedo chi fra voi possa dirsi "favorevole" alla costruzione in Paderno Dugnano di un'altra autostrada (la Rho-Monza) in affiancamento alla suddetta Milano-Meda, sempre in centro città e nello stesso spazio fisico della Milano-Meda, costringendo non meno di 6.000 residenti padernesi a respirare i veleni dei gas di scarico che si sprigioneranno proprio là, a meno di dieci metri dalle abitazioni, di un numero di autoveicoli che, rispetto agli 80.000 al giorno odierni, diverranno il triplo. Perché, di fatto, questa è la decisione "condivisa" - Paderno Dugnano e Novate escluse - che avete contribuito a fissare per noi cittadini padernesi”
Ferruccio Porati , portavoce del Comitato per l’interramento della Rho-Monza ha scritto una accorata lettera aperta ai primi cittadini di Bollate, Cinisello, Cormano, Baranzate, che all’ultima Conferenza dei Servizi hanno detto sì al progetto di autostrada a cielo aperto lasciando sole Paderno e Novate a difendere l’ipotesi di interramento dell’autostrada. Nella sua lettera, Porati, si dice “estremamente sorpreso in negativo per la non comunione di intenti che c'è fra i Comuni interessati da questo mefitico progetto” e chiede loro di spiegare perché sulla questione dell'inceneritore di via Beccaria gli stessi Comuni hanno creato immediatamente un fronte comune istituzionale, mentre sulla Rho-Monza ognuno ha curato il proprio orticello e ha concluso lanciando un appello a trovare d'urgenza una posizione istituzionale comune per respingere il progetto.
Porati, purtroppo, scopre solo ora una cosa di cui il Comitato avrebbe dovuto farsi carico da tempo: il carattere sovracomunale del progetto e l’importanza proprio per questo del rapporto con la politica e le istituzioni locali. La differenza tra il movimento che si è sviluppato sull’interramento e quello sull’inceneritore sta proprio qui. Nel caso dell’inceneritore la lotta al progetto di costruzione è partita subito dall’iniziativa politica e istituzionale di partiti e comuni diversi da Paderno Dugnano, ben prima della costituzione del Comitato No.I, che se n’è pure lamentato. Di questo tema ho già avuto modo di discutere con i promotori dei vari comitati, ma i miei argomenti hanno sempre trovato poco ascolto.  Insomma i cittadini devono decidersi: la politica è utile per portare a casa il risultato delle loro lotte o rappresenta una palla al piede? Se è utile bisogna dare ai partiti correttamente il ruolo che gli compete e non trattarli da appestati chiedendo loro di aiutare i cittadini, ma di rimanere invisibili, arrotolare le bandiere e farsi sempre da parte per non disturbare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

APPELLO A TUTTI I RESIDENTI NELLA TRATTA INCRIMINATA:

Voglio fare un elenco di tutti i minori 0>17 residenti nei condominii e villette.

La lettera la protocollerò in Comune e sarà spedita per raccomadata a.r.a: Provincia-Regione-Serravalle-Anas-Poiter-Pizzarotti e Sindaci comuni limitrofi.

Tutto questo, per svegliare le loro coscienze e metterli con le spalle al muro, facendo presente loro a quanti bambini e adolescenti stanno per rovinare la salute e la loro qualità della vita, compromettendo gravemente il territorio in cui risiedono.

Infine spedirò questo elenco anche al Presidente della Repubblica. Sicuramente a lui la cosa toccherà nel profondo e capirà che cosa grave sta succedendo: in nome dell'EXPO.
Visto che lui è un "UOMO"

Per favore fatemi avere gli elenchi, tramite la mail nel ns. sito con la via-il condiminio e/ villeta con i nomi di battesimo dei minori che abitano, se possibile mettete anche il cognome, perchè altrimenti pensano che me li sono inventati o sono andata a prenderli al cimitero.
Chiederò anche ai giornali e blog di pubblicare questo elenco, con tanto di timbri di protocollo e ricevute a.r.

Grazie in anticipo per la collaborazione.
Il sito è :
www.padernesi.com

Distinti saluti.
STEFANIA PERSONA
Ufficio Stampa CCIRM, cittadina padernese, mamma e zia di due piccoli bimbi(residenti anche loro nello schifo che ci faranno)

Massimo ha detto...

Ciao Carlo, io insisto nel ritenere che anche con l'intervento della politica i risultati per la Rho-Monza non sarebbero cambiati di molto. Il motivo va ricercato nel fatto che seppur simili, i due movimenti partono da presupposti profondamente diversi. Purtroppo a livello cittadino il problema della Rho-Monza è stato recepito e 'sentito' sicuramente in modo minore rispetto all'inceneritore. Purtroppo ed erroneamente fa più paura una ciminiera alta 40 metri piuttosto che 220.000 veicoli al giorno, che nel complesso producono e diffondono sicuramente più inquinanti di un inceneritore. La gente usa la macchina e molti abitanti dei comuni interessati dalla Rho-Monza la utilizzano quotidianamente per andare al lavoro, e passano ore incolonnati maledicendo probabilmente l'assenza di una terza corsia. Poi se inquina affari di chi ci abita vicino, loro almeno arrivano prima in ufficio e possono chiaccherare mezzora in più con i colleghi. Ecco secondo me perchè il no inceneritore ha trovato seguito maggiore della Rho-monza e anche la politica, se non trova terreno fertile i miracoli non li può fare. E' una questione di mentalità, di cultura e di allargare gli orizzonti. Purtroppo in Italia vige la regola dell'orticello privato.

Massimo Negrisoli