Una sospensiva di 90 giorni a decorrere dal 10 marzo per consentire alla Paderno Energia, la società titolare dell'inceneritore di Incirano che vorrebbe costruirne un altro più grosso al Villaggio Ambrosiano, di apportare integrazioni al suo progetto, giudicato "molto carente". Una sospensiva utile più all'azienda e all'amministrazione di Paderno Dugnano, messa oggettivamente alle corde dalla pressione dei cittadini, che ha così la possibilità di prendere tempo e rimandare tutto all'estate nella speranza (illusione) che l'attenzione dei cittadini cali e diventi più gestibile.
Questo in estrema sintesi il risultato principale della Conferenza dei Servizi, che si è svolta stamane a Milano presso la sede dell'Arpa a cui sono stati ammessi come uditori 5 membri dei Comitati "No Inceneritore" di Paderno Dugnano, Cormano, Novate, Bollate e di associazioni ambientaliste (Amici del Parco Grugnotorto e All'ombra dell'albero). In via Sassetti durante tutta la mattinata si è svolto il presidio organizzato dai Comitati con striscioni, cartelli al quale hanno partecipato poche decine di persone.
Giovanni Giuranna, promotore del Comitato padernese che oggi ha annunciato la imminente messa in rete del suo sito-blog, ha partecipato all'incontro e provvederà a farne quanto prima una cronaca sul suo blog "La scommessa". La sospensione però dimostra che il provvedimento di "autotutela" della giunta in realtà non "tutela" affatto i cittadini contrari all'inceneritore il cui destino è rinviato alla stesura del PGT. Cosa potrà uscire da un documento urbanistico affidato alla strana coppia Bogani-Rossetti non è però facilmente immaginabile. La parola d'ordine resta una sola: non abbassare la guardia.
2 commenti:
L'unica cosa che può fermare la costruzione dell'inceneritore, è la bonifica del terreno sul quale lo si vuole costruire; se questa risulta impossibile o troppo gravosa, non si farà. Siccome siamo in Italia, e queste cose si sà come vanno, consiglio il comitato di stare molto attenti a questa procedura, che può portare a risultati migliori che le proteste.
Mi aspettavo già questo risultato, ciò non ostante, resto comunque sconcertato e preoccupato, per gli esiti che rischia di avere questa querelle, soprattutto sapendo chi sono i tipi che sono deputati alla gestione di questa vicenda!
Flavio Mariani
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