domenica 17 gennaio 2010

A volte ritornano. Ma perché?

Fare il sindaco a Senago deve essere proprio una passeggiata se la signora Franca Rossetti, già militante del Pci negli anni 80-90 e oggi prima cittadina senaghese a capo di una lista civica alleata con un pezzo di centrodestra, trova tranquillamente il tempo di ricoprire non una, ma ben due poltrone dirigenziali come funzionario responsabile dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici a Paderno Dugnano.
Si tratta davvero di una wonder woman l’architetto ingaggiato da Alparone, o di un personaggio che tende pericolosamente a strafare, troppo spesso decidendo di testa sua, come assicurano quelli che la conoscono bene per averla vista all’opera nel recente passato?
La sua storia e il suo curriculum sono fin troppo noti e pubblicizzati, anzi strombazzati. Quello che ci interessa però qui ricordare sono alcuni episodi controversi della sua vicenda professionale accaduti a Paderno Dugnano nel periodo precedente alle sue dimissioni del 2007, quando lasciò in tutta fretta l’ufficio che dirigeva nella nostra città per traslocare a Cesano Maderno, proprio mentre l’amministrazione era alle prese con la stesura del suo nuovo documento urbanistico.

Il più famoso di questi eventi che si dice sia stato all’origine del suo allontanamento, ufficialmente volontario, in realtà caldeggiato da un’amministrazione che non la riteneva più tanto affidabile, è significativo e mette in dubbio la convenienza della sua riassunzione nella stessa posizione. Si tratta dell’affair degli oneri urbanistici a carico della Clinica San Carlo per la costruzione del nuovo ospedale, 640mila euro che, sulla base di una sua interpretazione dei regolamenti edilizi, la clinica aveva ritenuto di non dover versare. Ne era scaturito un ricorso al Tar e un contenzioso legale che ancora pende tra Ospedale e Comune. Pasticci di questo genere, meno onerosi, ma non meno fastidiosi la signora ne aveva già combinati altri all’amministrazione padernese per questo quando aveva levato le tende nessuno l’aveva rimpianta.
Oggi ritorna a Paderno dopo aver ricevuto pochi mesi fa il benservito dal Comune di Cesano Maderno che ha preso la palla al balzo della sua elezione a Senago per liberarsene ponendola di fronte alla scelta: o la poltrona di sindaco o quella di dirigente. La domanda è perché Alparone l’ha ingaggiata nonostante le perplessità e le resistenze arcinote e dichiarate della Lega (il vicesindaco Bogani, assessore all’Urbanistica, la conosce benissimo e ne ha sempre criticato l’operato)?
Non era meglio per una posizione delicata come quella della gestione del territorio scegliere un tecnico puro, che non aveva avuto precedenti così discutibili a Paderno Dugnano, e non un politico a mezzo servizio seguendo l’esempio di Cesano Maderno? Non era meglio per la stesura del nuovo PGT scegliere una persona diversa dal sindaco di un comune confinante al nostro con il quale ci sono questioni di confine aperte e altri problemi del genere?

3 commenti:

Graziano ha detto...

Domanda da profano a qualsiasi che mi sappia rispondere sinceramente.

Non è che questo nuovo dirigente (che io personalmente non conosco):

1) abbia autorità per dire "altro" su ciò che sta accadendo sulla vicenda Rho-Monza?
2) quindi, in caso di risposta affermativa, si introducano ulteriori ritardi nella gestione di una vicenda che, mi pare, sull'argomento "tavolo tecnico", ne abbia già persi almeno sei a causa del cambio sancito dalle elezioni?
3) c'è quindi un rischio che a farne le spese siano tutti i cittadini a causa di nuovi (possibili) ritardi in vista della data di EXPO2015?

Grazie a chi mi fa capire.

Graziano V.

Anonimo ha detto...

Questo dirigente di ritorno, era stato cacciato dagli scorsi amministratori, per i suoi errori grossolani,(Dimostrazione di gravi lacune professionali, senza voler essere faziosi)tra l'altro,aveva rischiato di non far introitare gli oneri d'urbanizzazione derivanti dall'ampliamento dell'ospedale San Carlo(Si può ben immaginare che, non fossero proprio quattro soldi).

Probabilmente, a questa Giunta, non interessa, attorniarsi di valide figure professionali.

Flavio

Anonimo ha detto...

Personalmente credo che, dato l'enorme ritardo della stesura del nuovo pgt, la nuova amministrazione abbia necessità di un dirigente esperto e conoscitore della realtà di Paderno Dugnano in modo tale da poterlo realizzare prima possibile, per rimanere nei tempi previsti.
Se non è così bisogna chiedere alla Lega come mai ha più volte sottolineato che a loro la nuova dirigente non è gradita.
And.Bar