mercoledì 16 dicembre 2009

L'alternativa all'ipermercato

L'idea di realizzare in via Italia a Incirano un piccolo Centro Commerciale Naturale ha sollevato qualche interesse tra i lettori. Credo allora sia bene spiegare, a chi non conosce questo "modello" di struttura urbana, di cosa si tratta. Il Centro Commerciale Naturale costituisce l’unica efficace alternativa alla sempre più frequente espansione delle grandi superfici di vendita che, nel medio periodo, portano ad uno svuotamento dei centri cittadini determinandone, alla lunga, una perdita di identità. Questa iniziativa mira, non già a costituire un nucleo nuovo di attività commerciali concentrate in un’area del territorio, bensì a valorizzare la ricchezza esistente di esperienze commerciali ed artigianali sviluppandole e richiamandone delle nuove. Prima di entrare nel merito delle azioni da intraprendere è necessario partire da un’analisi dell’offerta esistente e da un confronto tra questa e la domanda potenziale, individuando correttamente punti di forza e di debolezza.

Di seguito si deve verificare la possibilità concreta di attirare in loco o sviluppare nuovi segmenti d’offerta (brand, tipologia di prodotti e servizi, allargamento o specializzazione della gamma, ecc). Una volta definita l’identità dell’offerta degli operatori aderenti all'iniziativa ne viene garantita la riconoscibilità sviluppando un logo ad hoc per identificare i programmi di promozione commerciale, comunicazione, offerte e scontistica comuni, manifestazioni ed iniziative sul territorio, Il programma di intervento dovrebbe prevedere in sintesi alcuni obiettivi quali: zona pedonale, arredo urbano (marciapiedi, illuminazione, fioriere, gettacarte, parcheggi, ecc.), piano di marketing e comunicazione, eventi, finalizzati all’attrazione di consumatori di medio e lungo raggio. Lo scopo è quello di riqualificare e far conoscere, attraverso la promozione, l’animazione e le offerte, le attività commerciali di Incirano.
La creazione del Centro commerciale naturale offrirà vantaggi per tutti i soggetti coinvolti, dagli operatori ai cittadini, dalle istituzioni agli enti che finanzieranno il progetto. Gli operatori commerciali, potranno notare una maggiore competitività delle attività commerciali, un aumento del numero di frequentatori, un incremento del valore dell’attività. Accanto a questo ci sarà anche: una riscoperta della vita sociale negli spazi pubblici, un aumento degli standard qualitativi e un sostanziale soddisfacimento delle richieste di “vivibilità” urbana.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

I commercianti devono trovare anche punti di incontro fra loro cercando di collaborare il piu' possibile con iniziative che attirino la clientela anzichè dirottarla nei grandi centri commerciali...personalmente preferisco far sopravvivere un negozio nella mia città piuttosto che in un grande centro....mi piacciono molto anche quelle aperture serali estive monosettimanali....
Giovanna B.

Anonimo ha detto...

Per sopravvivere, i negozi dovrebbe chiaramente vendere cose particolari, o specializzarsi in settori particolari come l'intrattenimento diverso dal solito bar, oggettistica ricercata, librerie di quelle che ti ci puoi pure sedere,con edizioni anche in lingue differenti,considerando i tempi...poi specialità gastronomiche, e isole pedonali nei weekend, tavolini fuori e un pò di musica nelle strade e...punizioni esemplari per i vandali e gli sporcaccioni! Esagero?

Alessia

Massimo ha detto...

Ciao, secondo me servirebbe anche in giorni particolarmente 'critici' come per esempio i weekend prevedere uno spazio fisso entro il quale ospitare le proposte 'alternative', intendendo bancarelle dell'usato, prodotti di artigianato, offerte dirette dal produttore. Questo spazio 'vivo' offrirebbe la variante, la novità sempre in grado di attirare i curiosi. Bancarelle dove agricoltori e produttori propongono direttamente i risultati del loro lavoro a prezzi competitivi (v. quanto accaduto al Carrefour) o dove gli artigiani propongono oggetti inusuali ma presiosi. Insomma, anche se suona male, una lanterna per lucciole che poi possono comunque visitare i negozi classici alla ricerca delle proposte di marca.
Dirò di più, se questa iniziativa venisse estesa a tutte le piazze cittadine, forse le vedremmo resuscitare :-D

Ciao
Massimo Negrisoli