martedì 3 novembre 2009

I presidenti dei Quartieri? Meglio tenerli d'occhio

Alparone decide di “centralizzare” i Consigli di Quartiere per non avere sorprese, togliersi di torno l’ingombro del decentramento amministrativo e soprattutto la partecipazione popolare che è sempre fastidiosa per gli autocrati grandi e soprattutto piccoli? Perché ha sentito il bisogno di farlo dal momento che la sua maggioranza controlla in modo totalitario i parlamentini di quartiere? Io ho un sospetto: che lo abbia deciso dopo aver letto il numero di ottobre della Calderina sulla quale sono pubblicati i programmi dei sette presidenti?
Leggete questo bel programmino del presidente di Calderara, Alessandro Riberto e forse un dubbio verrà anche a voi. “Voglio verificare la fattibilità di un’idea che potrebbe essere interessante da mettere in pratica: quella di suddividere il territorio del quartiere in sei aree (ciascuna delimitata da vie) e assegnare ciascuna area ad uno dei sei consiglieri, me compreso, così che ognuno possa essere responsabile e il punto di riferimento per la sua area, i suoi abitanti e gli eventuali commercianti ed operatori”.

Che Calderara fosse diventato un quartiere così tentacolare da avere bisogno di questa capillare struttura di controllo non ci risultava. Di questo passo presto arriveremo all’amministrazione del singolo marciapiede.
Ma c’è di meglio, il Riberto aggiunge: “Voglio valutare la creazione di un ‘mercato rionale’ che permetta ai commercianti e ai residenti di incontrarsi per discutere delle problematiche e per conoscersi a vicenda”. Che idea originale. I mercati rionali che ho conosciuto a Milano avevano tutt’altra finalità; erano infatti dei mercati coperti dove commercianti, in concorrenza con quelli esistenti nel quartiere (panettieri, salumieri, droghieri, fruttivendoli, lattai, macellai, pescivendoli, ecc.), offrivano in vendita merci a prezzi calmierati, in accordo con il Comune, per andare incontro ai bisogni alimentari dei cittadini meno abbienti. Non erano certo luoghi di incontro per negozianti e cittadini istituiti per consentire loro di fare conoscenza e “discutere delle problematiche”. Ma di quali?
Mi sembra di vederlo il sindaco che dopo avere letto la Calderina blu chiama Papaleo, il Gianni Letta della valle del Seveso, è gli dice: “Nunzio, fammi un piacere, vedi di tenerli d’occhio tu questi dilettanti allo sbaraglio”. Mi sa proprio che è andata così.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro sig. Arcari, lei non ha mai nascosto di essere di parte e ha sempre affermato che questa sua creatura è un forum personale in cui si diverte a esprimere le sue opinioni. In un post di inizio ottobre ha poi affrontato il tema dell’appartenenza partitica di questo forum respingendo con tutte le forze l’accusa di essere un forum di partito, lei infatti si ritiene dalla parte dei cittadini a cui vuole dare voce…
Dopo qualche mese i miei dubbi rimangono e rasentano la certezza che un rapporto ben stretto fra i partiti di opposizione e lei esista eccome e lei se ne guarda bene da ammetterlo. Passi che ha partecipato attivamente alle primarie del PD e passi pure che i rappresentanti del centrosinistra le inviano le proprie comunicazioni, fino addirittura ad anticipare le pubblicazioni ufficiali dei cartelloni, diventando lei il primo a comunicare ufficialmente alcuni atti; queste cose sono sotto gli occhi di tutti e lei tranquillamente le mostra perché su questo non si è mai nascosto, dicendo che sono loro che gliele inviano. Quello che invece sospetto io è che molti dei suoi post non sono per nulla spontanei e men che meno sono l’opinione di un singolo cittadino, sono opera di una strategia partitica ben precisa e studiata a tavolino. (sarebbe sufficiente guardare l’archivio blog per vedere la crescita stranamente esponenziale del numero dei post dopo l’elezione di Alparone). Ma provo a commentare a partire da questo post, esso è semplicemente magistrale per come è stato costruito ad arte: innanzitutto vi è un termine sospetto la parola “controllo”, essa ricorre in altri post sui quartieri e il tutto mi sa di costruito su di un filo conduttore: quello di far passare ai cittadini il concetto che le ultime novità in fatto di quartieri sono per “controllare” il territorio e i cittadini, che, come opinione, ci può anche stare nei post precedenti, (non sono d’accordo per inciso, ma posso capire che possa lei pensarlo, ignorando o facendo finta di ignorare che sono stati i presidenti stessi a sentire l’esigenza di un coordinamento e, come lo stesso ex presidente di Cassina Amata ha sottolineato, non c’è nulla di nuovo o di strano, lo facevano anche nella scorsa legislatura); in questo post però tirare in ballo il concetto di “controllo” è indicativo della strategia sopra indicata, qui è proprio tirato per i capelli: innanzitutto dividere il quartiere in sei parti per i sei consiglieri mi sembra un modo per valorizzare tutti i consiglieri (opposizione compresa, chissà che controllo con l’opposizione che collabora!) in secondo luogo può essere un modo per ascoltare più facilmente le persone, stiamo a vedere se funzionerà (a Cassina Amata invece si sono divisi i compiti per area di interesse, tutti hanno un ruolo, sia consiglieri di opposizione che maggioranza). Poi si passa ad un altro attacco, questa volta sull’idea di mercato rionale, che senza aspettare di conoscere i dettagli viene bocciato in toto accostandolo ad un esperienza storica di Milano( siccome si chiamavano rionali anche loro allora si deve andare per analogia…. Boh, rionale significa “di quartiere” e basta, il collegamento è un bel po’ artefatto) Aspettiamo e giudichiamo la realizzazione dell’idea, poi se sarà da cambiare lo si farà. Perché accusare così in modo pregiudizievole? Un cittadino singolo, libero pensatore di parte, non l’avrebbe mai fatto, avrebbe aspettato di vedere il mercato realizzato o almeno presentato in tutta la sua totalità al consiglio di frazione di Calderara e poi criticato.
Continua..

Anonimo ha detto...

....Infine la bomba, che evidentemente sarà il live motive dei prossimi post sui quartieri: con un trucchetto di pessimo gusto viene messa in bocca nientemeno che al Sindaco stesso, che, sono sicuro non l’ha mai pensato neanche per un instante, ovvero insistere sulla possibile inesperienza dei giovani presidenti e puntare il cannone dritto su di loro (teniamoli d’occhio!!I politici vanno tenuti d'occhio, ma è il tono che non mi convince). Già perché molti dei presidenti sono giovani e sicuramente si è pensato di attaccarli da subito, sperando che la loro giovane età possa fargli fare qualche passo falso. Scommettiamo fin da ora sul filo conduttore dei prossimi post sui quartieri?
Naturalmente non è questo l’unico post studiato a tavolino, sono un po’ tutti che trasudano di strategia costruita.
Anche io ho una finalità ben precisa con questo post, mi sembra chiaro, quella di chiederle da cittadino che ha votato e sostenuto Alparone di smettere far finta di essere il paladino di chissà chi, libero, con opinioni tutte sue personali di uomo che osserva e giudica (cose per altro degne di lode) e che ammetta tranquillamente che (forse da qualche tempo, non da subito) è diventato in modo consenziente strumento dei partiti di opposizione che giustamente criticano ed evidenziano gli eventuali errori della attuale amministrazione. Per l’amor del cielo ci mancherebbe che non sia lecito farlo, direi anzi che è doveroso da parte dell’opposizione, ed è anche una bella idea farsi sentire con un forum lasciando a tutti la possibilità di confrontarsi liberamente (come lei onestamente fa) ma la patina di spontaneo e di cittadino critico libero pensatore di parte lasciamola stare per favore, è più leale.
Cordialmente
Alberto Ghioni
Dimenticavo.. nel post c’è un piccolo lapsus, la parte di testo in cui si dice “Che Calderara sia diventato un quartiere così tentacolare da avere bisogno di questa capillare struttura di controllo non ci risultava”, non mi venga a dire che stava usando il pluralis maiestatis... 

carlo arcari ha detto...

Caro Ghioni, quando afferma che questo è un forum di partito si sbaglia e di grosso. Il fatto che dopo le elezioni perse dal centrosinistra io abbia deciso di impegnarmi politicamente, prima come elettore simpatizzante del PD, poi come iscritto e partecipante alle "primarie" per la scelta del suo segretario, insieme ad altri 1.700 cittadini di Paderno Dugnano, non l'autorizza affatto ad affermare questo. PadernoForum è e resta il mio blog personale, di conseguenza segue le mie scelte personali, ma continua ad avere il suo carattere di luogo aperto al dibattito e al confronto con tutti. Carattere che ha sempre avuto. Quello che respingo perché è ridicolo e se lei mi conoscesse se ne renderebbe conto subito, è la sua affermazione che i miei commenti sarebbero frutto di scelte altrui, costruiti cioè a tavolino da altri, rispondenti a una precisa strategia partitica. Io, insomma secondo lei sarei solo un megafono di Massetti e Casati?
Come si sbaglia! Figuriamoci, io per carattere ed educazione sono un individualista e un autoritario; mai accetterei di farmi imporre da altri quello che devo fare, nemmeno da una persona che stimo. Il mio giudizio su Alparone e le sue scelte è politico, personale, culturale ed estetico (i gesti, gli atteggiamenti, la voce sono rivelatori) e l'ho sempre motivato nel merito a seguito dei suoi atti e delle sue dichiarazioni. Sarei felice che con altri atti e dichiarazioni lui mi convincesse del contrario. Sulla vicenda del "coordinamento" dei Quartieri ho espresso una mia opinione che ho scoperto essere in linea con quella espressa prima di me da altri blog cittadini, che non sono gestiti da persone che condividono tutto quello che scrivo. Perché non accusa anche loro di essere "al servizio di una strategia partitica"? Per quanto riguarda Calderara, le due idee del suo presidente mi sembrano bizzarre e poco utili, perché a mio parere del tutto campate per aria, a meno che non mi si dimostri che il mercato rionale risponde una precisa esigenza di commercianti e residenti e che il consigliere di strada o di isolato sia una soluzione realistica. Da decenni si parla di "vigile di quartiere" senza vederne mai all'opera neanche uno.
Caro Ghioni, ho 63 anni e tutto quello che ho fatto nella vita è sempre stato frutto di mie spontanee decisioni. Il valore che per me viene prima di ogni altro e che cerco di insegnare alle mie figlie è l'autonomia e la responsabilità personale delle scelte. Figuriamoci se mi faccio suggerire da qualcun'altro le cose che devo pensare e scrivere.

carlo arcari ha detto...

Per Ghioni, mi è venuto il dubbio che sul termine "rionale" non ci si intenda. Se lei e il suo presidente intendono individuare un'area per il mercato degli ambulanti che una volta la settimana verrebbero a Calderara a vendere le loro merci, come già avviene a Paderno e Palazzolo, allora forse ho equivocato, ma la colpa è vostra; dovevate parlare di "mercati ambulanti o di quartiere" e ci saremmo capiti. In ogni caso i mercati si fanno per vendere e comprare non per "discutere di problematiche", per quello c'è già il Consiglio di Quartiere che non si tiene al mercato.

Anonimo ha detto...

Gentile Carlo,
desiderei fare alcune precisazioni riguardo l'operato dei quartieri.
Premetto che non farò come lei dialoghi "sui massimi sistemi" poichè preferisco concentrarmi sulla mia piccola esperienza personale.
Mi chiamo Andrea Tempella e sono stato eletto, dai cittadini prima e dai miei colleghi poi, in qualità di vicepresidente del consiglio di quartiere di Cassina Amata.
Nonostante abbia 29 anni(tanti o pochi faccia lei) non mi ritengo affatto un "ragazzino", termine con cui ha etichettato tutti quei giovani che hanno deciso di mettere la faccia e il loro impegno a servizio dei restanti concittadini.
Le scrivo in quanto terrei a sottolineare come a Cassina Amata si è voluto dare un impronta diversa al Consiglio rispetto alle forme precedenti.
Dico questo non per criticare l'operato dei miei predecessori (ingiusto e non corretto da parte mia) ma per farle capire alcune cose.
Noi non siamo "l'altoparlante del palazzo", ma un servizio ai cittadini.
Il nostro impegno si basa non su una autorità, ma sulla disponibilità e l'ascolto.
Ci stiamo impegnando a raccogliere più idee possibili per migliorare il nostro quartiere.
Ogni venerdì siamo sempre in sede per facilitare il cittadino nel suo rapporto col sopra citato palazzo.
Durante queste sere noi non parliamo, non facciamo soliloqui, ma ascoltiamo la gente.
Cerchiamo di capire i bisogni effettivi di Cassina Amata e delle persone che ci abitano.
Ovviamente facciamo tutto questo con i nostri difetti e le nostre debolezze, perchè noi, signor Arcari, siamo uomini come tutti.
Uomini, si ricordi, non ragazzini.
La invito a non rimanere sempre attaccato a questo blog.
Venga a trovarci una sera, tocchi con mano e poi, se vuole e deve criticarci lo faccia pure.

Cordialmente,

Andrea Tempella

carlo arcari ha detto...

Caro Tempella, la ringrazio del suo intervento, ma le assicuro che nel mio blog non mi occupo di "massimi sistemi", bensì di fatti e i miei commenti sono tutti relativi a fatti, decisioni o dichiarazioni pubbliche di politici e amministratori che cerco sempre di criticare nel merito. La politica di ascolto intrapresa da lei o da altri suoi colleghi, è un atto dovuto, ma mi sorprende il fatto che al posto di cercare di attuare il programma di mandato da lei dichiarato che mi sembra già molto impegnativo (viabilità, traffico, verde pubblico e pulizia delle strade) lei senta pressante il bisogno di andare in giro a chiedere ai cittadini notizie dei loro problemi. La domanda nasce da sè: ma quando vi siete candidati non conoscevate già il vostro quartiere, non sapevate già quali erano i principali problemi del territorio e dei suoi abitanti? O lei vorrebbe farmi credere che in questi quattro mesi di insediamento la città e i suoi quartieri sono cambiati al punto tale da dover essere nuovamente esplorati? Insomma tutto questo andare in giro a fare inchiesta sulle "problematiche" parlando con i negozianti mi sembra propaganda, aria fritta, che nasconde in realtà una palese assenza di idee e di progetti cocnreti. Ecco, questo mi sembra un fatto politicamente rilevante del quale vale la pena discutere.

Anonimo ha detto...

beh non mi sembra aria fritta,anzi,è coerente con ciò detto in campagna elettorale,la politica che esce dai palazzi per andare in mezzo alla gente,non vorrei essere retorico,ma andrea tempella sta facendo esattamente questo...auguro a lui e a tutti i consiglieri del mio quartiere (cassina amata) un buon lavoro

andrea B.

carlo arcari ha detto...

Andrea, confermo e ti spiego perchè per me è aria fritta. Fare qualcosa per risolvere i problemi concreti di Cassina, dichiarati dallo stesso Tempella nel suo programma pubblicato da La Calderina di ottobre, vuol dire fare opere pubbliche, cioè spendere soldi per strade, marciapiedi, dossi, viabilità alternativa. Ma questa materia non verrà mai più decisa dal Quartiere, bensì dal "coordinamento", cioè da Alparone. Ecco perché tutti i vostri "ragazzi" si dedicano ai "centri di ascolto", che forse ascoltano, ma raramente danno risposte costose e impegnative per l'amministrazione. Qesto succede quando il decentramento viene ridotto a "orecchio di Dionisio" del sindaco, anche l'ascolto si riduce a mera propaganda.

Anonimo ha detto...

beh il coordinamento a mio parere coordina, come dice la parola stessa,non esautora i quartieri,coordinare vuol dire dirigere,indicare non ordinare e comandare!!!

Andrea B.

Anonimo ha detto...

Carissimi
in questo blog si è liberi di esporre le proprie opinioni e di avere un confronto serio e corretto con chi interviene, anzi spesso si è dovuti ricorrere alla censura poichè alcune persone hanno utilizzato insulti rivolti proprio a colui(additato come il politicizzato) che quotidianamente riporta fatti realmente accaduti e li commenta.....
ognuno ha dei propri obbiettivi da raggiungere....c'è chi descrive...c'è chi critica.... c'è chi viene ricompensato....
Giovanna

Ernesto ha detto...

Personalmente non ho mai condiviso la scelta dei coordinamenti dei Presidenti di quartiere poichè, conoscendo l'animo umano, c'è il rischio che il tutto si accentri, se poi gli si da anche una veste con l'aggiunta del presidente del Consiglio Comunale il rischio di svuotare i consigli di Quartieri aumenta. Il Presidente dovrebbe essere la figura rappresentativa del quartiere ed il coordinatore delle iniziative assunte dal consiglio. L'ascolto dei cittadini è fondamentale ed il confronto pubblico sui vari temi che interessano il quartiere altrettanto, altrimenti c'è il rischio di uno snaturamento del concetto di partecipazione e della valorizzazione dei beni comuni e non individuali. Sento però tanto parlare "dell'ascolto", "dell'inchiesta", cose importanti e che non vanno trascurate, non dimentico però che il Consiglio di Quartiere ha anche un ruolo istituzionale ed autonomo dal Consiglio Comunale, mi piacerebbe sapere pertanto cosa pensano i Presidenti e i consiglieri del fatto che, scelte assunte attraverso il Bilancio Partecipativo, vengano cancellate senza nemmeno una discussione con i cittadini dei quartieri interessati e che avevano fatto quelle scelte. Anche questa sarebbe una politica dell'ascolto, sarebbe soprattutto un rendere conto ai cittadini del perchè il loro giudizio espresso in passato non viene tenuto più in cosiderazione.
Ernesto Cairoli

Anonimo ha detto...

Egr. Ernesto
ho manifestato il mio rammarico su questo blog la settimana scorsa, commentando l'articolo uscito sul settimanale Settegiorni che riguardava la nuova riorganizzazione dei quartieri.
Il quartiere non è solo il luogo dell'ascolto ma anche delle proposte dei cittadini....percio' mi trovo in sintonia con tutto cio' che ha appena espresso...
Giovanna Baracchi
cdq Pd Dugnano

Anonimo ha detto...

Caro sig. Arcari, premetto che non conosco, se non di vista, il presidente di Calderara e non sono di Calderara; se anche lei conviene sul fatto che il termine può essere non chiaro perchè non ha aspettato di sentire i dettagli dell'idea prima di criticarli? Perchè non ha aspettato di vederla realizzata, l'idea, per poi criticarla se da due righe di intervista della Calderina non si può intuire la vera idea aspettiamo di sentirla spiegata meglio prima di criticarla. Magari vedendola realizzata converrò con lei che l'idea non era buona, ma come si fa a giudicare così presto? Questo è uno degli esempi da cui si parte perchè molti post non partono dai fatti, come sostiene la sig.ra Giovanna, partono da pregiudizi o da informazioni non sufficientemente dettagliate. Nell'intervento della sig. ra Giovanna poi non ho capito cosa intende per ricompensa? Vuol dire che qualcuno viene pagato per scrivere qui? O si parla di altro?
In merito all'intervento del sig. Tempella direi che quello che tutti insieme i consiglieri del quartiere stanno facendo è più che lodevole e quando uno mette tempo, faccia e buona volontà non può ricevere una risposta così banale. Si parla tanto di partecipazione e poi si ridimensiona l'impegno delle persone definendola un semplice atto dovuto... Il lavoro di qualcuno non è mai un atto dovuto, anche se viene pagato (e i consiglieri di quartiere tra l’altro sono volontari che non vedono un quattrino e non gestiscono il potere, (se non 1600 euro all’anno)) perchè il lavoro e l'impegno di una persona hanno una dignità intrinseca che merita rispetto.
Alberto Ghioni

carlo arcari ha detto...

Ghioni, la Calderina è l'organo comunale, Tempella è il presidente di un quartiere e quelli citati sono due punti del suo programma di mandato che io definisco bizzarri motivando il mio giudizio. Ho il diritto di farlo, lo faccio e lo farò ancora, prima che il mio Comune spenda dei soldi miei per un progetto nebuloso e poco chiaro, non dopo che saranno spesi. Le idee e l'impegno di Tempella il rispetto se lo devono meritare come quelle di qualunque amministratore.

Anonimo ha detto...

Sig. Arcari, ci sono due imprecisioni, Tempella è il vice presidente del quartiere di Cassina Amata e quando mi riferisco a lui mi riferisco alle risposte qui sopra. Riberto è il presidente di Calderara e quando mi riferisco alla idea del mercato rionale mi riferisco al post iniziale dove a mio modesto parere le sue critiche sono tirate per i capelli per un suo recondito fine che non vuole ammettere. Le torno a ripetere, un semplice cittadino che vuole offrire un servizio ed esprimere le sue opinioni, non parte da due righe scritte nella pagina della Calderina, aspetta di conoscere nel merito, in maniera approfondita, le questioni prima di commentarle. Poi le è certamente libero di fare ciò che vuole, ma a me i sospetti che lei ha altri fini rimangono e con le sue risposte non me li ha ancora tolti.
Alberto Ghioni

carlo arcari ha detto...

Grazie, ho sbagliato a scrivere il nome, evidentemente intendevo il presidente di Calderara, come lei giustamente ha inteso. Non ho altro da aggiungere.

Anonimo ha detto...

Egr.Sig. Ghioni
tutti i fatti commentati su questo blog corrispondono a fatti realmente accaduti e come vede ognuno esprime pareri positivi e negativi....anche se a volte si sfocia in pregiudizi...ma se ne discute!!!
Il sig. Arcari non ha nessun secondo fine se non quello di commentare liberamente cio' che accade in città...(vedi documentazioni fotografiche o rif.ad articoli di giornale)...
le ricompense possono essere di svariate nature ... non solo in denar...ad es. regalando incarichi importanti....
Giovanna

Anonimo ha detto...

mi dica Sig.ra Giovanna quali incarichi?? non si puo' fare un'affermazione cosi e poi lasciarla cadere nel vuoto.. Visto che fa il difensore d'ufficio del Sig. Arcari e visto che questo blog fa informazione basata sui fatti mi dica quali incarichi?? scommetto che questo messaggio non troverà risposta..
Non mi risulta che siano state creati nuovi incarichi retributi...Altrimenti se lei lo sa fuori la verità

Anonimo ha detto...

Gentile Sig.ra Giovanna, io invece penso che per alcuni incarichi importanti il termine "regalo" è proprio fuori posto; perchè non tutti gli incarichi sono soprattutto onori, alcuni di essi sono soprattutto oneri e fatica e chi sceglie di accettarli lo fa consapevole delle conseguenze che essi comportano.
Cordialmente
Alberto Ghioni