martedì 6 ottobre 2009

Rho-Monza, la Provincia dice no all'interramento. Riprendiamo la lotta

Il Comitato dei Cittadini per l'Interramento della Rho-Monza (CCIRM), in delegazione ed accompagnato dai consiglieri provinciali Ezio Casati e Massimo Gatti, ha avuto un lungo e franco incontro con l’assessore provinciale ai Trasporti, De Nicola.
I cittadini aspettavano lumi sulla questione dell’avvio dei lavori del Tavolo Tecnico per la questione dell’interramento, ma abbiamo dovuto registrare una netta presa di posizione della Provincia di Milano, che vuole portare avanti a tutti i costi la realizzazione di quest’opera nel senso delle linee di realizzo del progetto preliminare. Cioè, di interramento non se ne parla. La questione ruoterebbe sempre intorno ai costi ed al budget disponibile.
Questo ci fa sempre più convinti della necessità di rivedere tecnicamente ad un tavolo questi aspetti realizzativi. Il non aver fatto i lavori del tavolo tecnico quando si era nei tempi e nella condizione per farlo rischia di avere un peso determinante sul proseguimento dell’iter del progetto. I timori dei cittadini sul tanto tempo trascorso invano sembrano, implicitamente, confermati anche dall’assesssore provinciale, anche a detta del quale il tempo è trascorso (e trascorre) velocemente. Allora i timori espressi nelle immagini simboliche della “Tela di Penelope” erano puro realismo e senso del pratico e non una preoccupazione eccessiva ed evanescente.
Davanti all’assessore provinciale, i cittadini hanno ribadito che essi vogliono il Tavolo Tecnico per cambiare il progetto e che ci batteremo solo per l’interramento. Non ci bastano le migliori “mitigazioni” che si possono tirar fuori sul progetto preliminare, noi non vogliamo il progetto Serravalle, noi vogliamo solo l’interramento.
Non possiamo accettare un ambiente di serie B, quartieri cittadini ridotti ad appendici di uno snodo autostradale ciclopico, una vita d’inferno ed una morte certa prima del tempo, senza alcuna considerazione per noi e per il futuro dei nostri figli!
E’ arrivato il momento di mobilitarsi: tutta la città unita e tutti i partiti politici devono fare un unico fronte comune, perché non c’è destra e non c’è sinistra, non c’è rosso e non c’è nero. E’ ora di mettere da parte qualsiasi campanilismo e rendersi conto che qualcuno ha decretato che ciascuno di noi vale meno di altri. In questo momento è tornato Ulisse ed ha già iniziato a tirarci addosso le frecce.
Non c’è più tempo da perdere, altrimenti si concretizzeranno le parole di quel funzionario che ci fece intendere della necessità del “sacrificio di pochi, per bene di molti”.
Questa cosa lede la nostra libertà e la nostra dignità di esseri umani e, spero che saranno tutti d’accordo, se mi devo immolare per qualcuno o qualcosa, lo voglio decidere io, non chi pretende di costruirmi un’autostrada in casa.

Ing. Ferruccio Porati,
portavoce del CCIRM – COMITATO CITTADINI PER L’INTERRAMENTO DELLA RHO MONZA.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

che faccia tosta anche casati,quando era assessore non ha FATTO NULLA!!! uniamoci tutti cittadini,superiamo destra e sinistra e lottiamo insieme a fianco del sindaco,dei consigli di quartiere e col comitato,che la smetta di stare solo con la sinistra e i cittadini tutti

Andrea Barison ha detto...

Dopo aver letto il testo dell’ing. Porati mi è tornato in mente la puntata di PRESA DIRETTA domenica 4 su Rai3 che documentava la gestione economica, lavorativa e amministrativa della TAV, praticamente un DISASTRO. Dato che queste opere faraoniche le paghiamo noi “poveri” cittadini mi è venuto un dubbio: ma a cosa e a chi servono tutti queste grandi opere?
Ai cittadini o alle solite grosse imprese che realizzano (male) e incassano milioni?
I politici dovrebbero rappresentarci, tutelarci, amministrarci e consegnarci il progetto concluso nei migliori dei modi invece non è così, prevalgono gli affari personali, giochi di scambio tra corporation e partiti politici… e noi subiamo in silenzio altrimenti veniamo additati come sovversivi.
Ora questa amministrazione ha il DOVERE di ascoltare le ragioni dei cittadini, deve rappresentarci e sostenerci se veramente si andrà a erigere un nuovo mostro sul suolo padernese.
Devono fare gli intereressi di Paderno prima di tutto, senza scaricare le colpe su altri perché questo problema era ben noto prima della campagna elettorale e quindi chiunque si fosse insediato a governare la nostra città era al corrente della bega da risolvere. Lo deve fare anche per un proprio “sopravvivenza politica” se questa amministrazione di centro destra riuscirà a far modificare il progetto e apportare l’interramento credo potrà in futuro governare per i futuri cinquant’anni, nel caso contrario sarà responsabile della realizzazione di uno scempio ben visibile dalle prossime generazioni, alla faccia del partito e della sua sudditanza.
Andrea Barison

Anonimo ha detto...

sono d'accordo,ma ricordo che il primo che subirebbe l'impatto ambientale è il cittadino marco alparone,che abita li!! ha quindi maggior ragione che come sindaco sta sputando sangue,e sta cercando di far sentire la voce di PADERNO DUGNANO ciò che massetti non ha fatto,e ora stiam subendo uno scempio da parte della provincia,a differenza di bollate che ha subito alzato la voce,cittadini uniamoci per il bene della nostra città

andrea Bonandin

carlo arcari ha detto...

Cari amici, se siamo tutti d'accordo che solo una comune mobilitazione di tutte le forse politiche e sociali di Paderno potrà far cambiare strada alla Provincia e a Serravalle, dobbiamo smetterla di continuare ad accusarci l'un l'altro. Quello che conta oggi è l'impegno e la responsabilità che ognuno (destra, sinistra, centro, associazioni, comitati) vuol mettere su questo fronte. Il mio suggerimento è che chi ha oggi la maggiore responsabilità, il sindaco, dia il buon esempio. Convochi come gli è stato chiesto dal Comitato (cosa che a suo tempo Massetti ha fatto)un'assemblea cittadina aperta a tutti, nella quale definire una comune linea di azione per arrivare a ottenere l'interramento che è, come sembra, l'obiettivo condiviso. Se il sindaco non lo farà il rischio è che i cittadini, i comitati e le associazioni privi di interlucutori istituzionali e di rappresentanza, decidano di rappresentarsi da sè, facendo quello che già in altre occasioni e in altre città (ad esempio a Monza) è stato fatto per anni: manifestazioni di piazza, blocchi stradali, ricorsi ed esposti a tutte le magistrature e le autorità possibili, italiane ed europee, per bloccare il progetto. Non sarebbe meglio rimanere uniti, sindaco e cittadini?

Anonimo ha detto...

A questo punto vorrei rispondere a tutte queste persone che leggono e scrivono i loro commenti.
Padernesi svegliatevi vediamo di stare tutti uniti e fare fronte comune a questo destino che la Provincia ha disegnato e ha deciso per noi. Questa infrastuttura distruggerà la salute di tutti i residenti della fascia colpita, la salute dei bambini della scuola Curiel (o non frega niente a nessuno perchè la maggior parte sono stranieri? Per me un bambino è bambino sia che sia bianco o che sia nero),il nostro territorio verrà devastato.
Dobbiamo scendere in piazza con in testa il Sindaco (se vorrà essere al nostro fianco) è ben accetto. Il 2012 è alle porte e le ruspe saranno lì presenti, che vogliamo o no. Ferruccio Porati non può essere sempre onnipresente ha bisogno di tutti noi, non può essere in Provincia per la Rho-Monza, ogni due giorni ed essere al presido della Nokia. Per info generale adesso hanno anche bloccato il traffico a Cinisello.Ma forse anche questo non frega niente a nessuno! Questo appello è rivolto a tutte le persone che hanno una coscienza e un senso civico ed è rivolto a tutti i colori politici, la salute non ha colore e non ha ezzo.Penelope.

Andrea Barison ha detto...

Credo alle parole di Andrea Bonandin sul fatto che il Sindaco si stia prodigando a trovare una soluzione positiva per l'interramento ma credo anche che l'attuale amministrazione da sola non possa farcela a cambiare un progetto calato dall’alto.
Carlo Arcari ha ragione, mettiamo insieme TUTTE le forze che ha Paderno (e sono tante) la maggioranza con l’opposizione (già questa è una BUONA NOTIZIA che non passerebbe inosservata). Dobbiamo farci sentire per coinvolgere tutti i cittadini (abbiamo la Calderina, l’ufficio stampa e i giornali locali) per dire che TUTTA Paderno non ci sta. Organizzando dibattiti, incontri con esperti per le alternative ma soprattutto facciamo conoscere DOVE verrà costruito il raccordo e qui si organizzeranno presidi, concerti, manifestazioni, usiamo il teatro, il cinema, le scuole… insomma di idee se ne possono trovare basta volerlo.
Il fatto che Andrea Bonandin segue questo blog vuol dire che comprende benissimo le potenzialità della rete e della politica dal basso e sa che non è da sottovalutare, quindi mi auguro che queste discussioni giungano anche a tutta l’amministrazione comunale.
Andrea Barison

Ernesto Cairoli ha detto...

Nel leggere il Comunicato del Comitato per l’Interramento, a seguito dell’incontro in Provincia con l’Assessore De Nicola, mi convinco ancora di più della validità dell’OdG presentato in Consiglio Comunale dal consigliere Anelli e sul perché non era accolto dal Sindaco e dalla sua Maggioranza.

Si è persa un’occasione per mostrare la nostra Amministrazione Comunale unita nel rivendicare l’interramento della Rho-Monza ed evitare uno scempio ambientale con tutte le ricadute in negativo che conosciamo. Da alcuni commenti però traspare ancora la scelta miope di scaricare sugli altri le colpe. Dove eravate? Fate come hanno fatto a Bollate!O di parlare d’altro come è ormai consuetudine fare da parte di chi non ha argomenti.
Credo sia utile puntualizzare alcune cose, anche se basterebbe aver letto quanto pubblicato su questo blog, ma tant’è:

Il primo studio di fattibilità sulla Rho-Monza fu presentato nel 2007, poi per mancanza di fondi da parte della Provincia fu accantonato e ripresentato nel 2008 dicendo che l’opera l’avrebbe realizzata la Serravalle. Durante i vari incontri, anche con il supporto di tecnici di fiducia dell’A.C. di Paderno Dugnano, abbiamo fatto le famose 16 osservazioni di cui 14 accolte e 2 respinte.
Le 14 accolte miglioravano complessivamente il progetto e servivano lo stesso in caso d’interramento o meno della Rho-Monza (complanari, verde, viabilità, accessi e svincoli). Le due respinte erano l’interramento del tratto poiché non si condivideva l’affiancamento e la realizzazione dell’illuminazione sulla complanare.

In tutti gli incontri non è stato mai espresso un parere favorevole, da parte del Sindaco Massetti o dall’Assessore Cairoli, anche perchè ritenevamo giusto presentare il progetto preliminare ai cittadini prima di assumere una qualsiasi decisione definitiva al riguardo.
Infatti, all’assemblea pubblica è stato presentato il progetto preliminare (non si poteva discutere sul si sente dire), chiamando Serravalle e la Provincia a spiegarlo, sempre in assemblea abbiamo spiegato la posizione non favorevole dell’Amministrazione Comunale, unica dei comuni della tratta in quanto gli altri avevano approvato (preconferenza di servizio in Regione Lombardia il 20/11/2008)il progetto.

Il 6 aprile 2009 (lettera Prot. N°19819 del 06/04/2009) è stata inviata una lettera (al Presidente della Provincia, all’Assessore alla Viabilità, al Direttore generale Trasporti e Viabilità della Provincia e all’Amministratore Delegato della Serravalle) con l’OdG approvato all’unanimità in Consiglio Comunale per l’interramento e chiedendo di procedere alla convocazione del Comitato Tecnico proposto in assemblea dalla Serravalle.

Chi chiede di fare come a Bollate forse non ha mai guardato gli atti, Bollate ha accettato il tracciato della Rho-Monza così com’è stato proposto, unica cosa su cui ha cambiato alcune volte posizione è su dove collocare la complanare (inviterei “il portavoce” di Bollate a guardarla bene la planimetria, personalmente non condivido la soluzione) sul proprio territorio.

Chi continua a dire dove eravate dovrebbe interrogarsi su dove era lui, mai una voce si è levata dall’opposizione di allora, ne una proposta è stata avanzata. Il Sindaco ha detto commentando l’OdG di Anelli che siamo capaci solo di fare opposizione, può darsi, il silenzio del centrodestra ha caratterizzato l’opposizione alla Giunta Massetti, ci auguriamo che lo stesso non si ripeta governando la città, poiché a pagarne il prezzo sarebbero solo i cittadini.

Questo è quello che abbiamo fatto e su questa strada intendiamo continuare a muoverci. Non c’interessa mettere cappelli o altri orpelli sulla testa di nessuno, lasciamo spazio a chi pensa di rappresentare tutti, noi siamo per sostenere l’interramento e far partecipare i cittadini, chiunque la pensi come noi è il benvenuto e chiunque chiede il nostro sostegno l’avrà!
Ernesto Cairoli

Anonimo ha detto...

"Corriere" di oggi, pag 26.

Nelle campagne di ASTI (non in centro a Paderno!!!) c'è una tangenziale per cui sborseranno 62 milioni di euro a KM.
Il costo medio in Italia per un chilometro di autostrada è 32 milioni di euro. In Spagna scendiamo a 14,6 Milioni a KM. Com'è che in altre zone di Italia il costo non è ritenuto eccessivo? Perchè in Spagna si realizza un'autostrada spendendo meno della metà di quanto si spende in Italia? Perchè non appaltiamo i lavori agli Spagnoli?

Fuori i soldi che servono per l'interramento, oppure si cerchino altre imprese costruttrici.

Ferruccio.