mercoledì 21 ottobre 2009

Sospese le rate dei mutui. Le banche aiutano le famiglie o speculano sui tassi?

L'Associazione Bancaria Italiana ha deciso di sospendere per un anno il pagamento dei mutui a 120 mila nuclei famigliari messi in difficoltà dalla crisi occupazionale e rimaste senza reddito o quasi. La moratoria scatterà dal gennaio 2010 e durerà fino al 2011. Si chiama “Piano Famiglie” ed è una forma di sostegno alle famiglie di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato che hanno perso il posto di lavoro, lavoratori dipendenti a tempo determinato, parasubordinato o assimilato il cui contratto è terminato, lavoratori autonomi che hanno cessato l'attività, famiglie in cui è deceduto uno dei componenti percettori del reddito di sostegno, lavoratori in cassa integrazione ordinaria o straordinaria. Secondo le stime dell'ABI la moratoria riguarderà mutui residui per un valore complessivo di 8 miliardi di euro
Nel 2011, alla fine di un anno di sospensione dei pagamenti, cosa succederà? I titolari dei mutui ricominceranno a versare le rate, ma l'importo sarà ricalcolato con modalità ancora da stabilire. Per allora le banche decideranno se "spalmare" sui successivi 5 anni gli importi del 2010 oppure su 10 anni.
La notizia è stata finora commentata in due modi. Le associazioni dei consumatori l'hanno salutata con favore, come una boccata di ossigeno finalmente concessa ai soggetti più deboli, le famiglie, in previsione di un anno che si annuncia terribile per il reddito. Altri osservatori la denunciano come ha una vera e propria presa in giro. "Per chi ha un mutuo a tasso variabile questo è il miglior momento per pagare le rate perchè si toglie gran parte di quota capitale e su questa parte di quota capitale, quando poi i tassi saliranno, non si pagheranno gli interessi più alti - affermano -. Se si sospende i pagamenti adesso, come hanno deciso di fare le banche, si ricomincerà a pagare quando i tassi di interesse saranno risaliti". Insomma per i critici le banche starebbero rinunciando ad un guadagno minimo adesso per guadagnare molto di più dopo, sempre sugli stessi soldi. In pratica fanno come gli speculatori che conservano la merce in magazzino aspettando che i prezzi salgano. Chi ha ragione?

1 commento:

Anonimo ha detto...

io credo che abbiano ragione entrambi, ma non vedo nulla di male in questo provvedimento,anzi si permette a chi fa fatica di rifiatare un po e poi è normale che anche le banche ci guadagneranno,è il mercato,le banche non sono associazioni caritatevoli.
ma se a guadagnarci sarnno soprattutto le famiglie ben venga.

Andrea B.