giovedì 22 ottobre 2009

Stefano Strada: un'occasione per riflettere sul futuro di Paderno

La scomparsa di Stefano Strada, oltre al cordoglio unanime, ha provocato in molti padernesi anche l'inizio di una riflessione sul destino della città e sul suo futuro.
Strada ha dedicato la sua vita alla crescita e allo sviluppo in senso moderno di questa città. Oggi Paderno Dugnano, come altri importanti centri del Nord Milano, si trova in prima linea sul fronte di quella brutale ristrutturazione che sta cambiando il modello di sviluppo della nostra società. Un fitto tessuto industriale e produttivo è stato lacerato in più punti e mentre le sue storiche e famose fabbriche, produttrici di beni ad alta tecnologia, chiudono disperdendo centinaia di posti di lavoro, stanno aprendo al loro posto nuove aziende che forniscono soprattutto servizi di basso livello per la esternalizzazione di funzioni impiegatizie.
La città, insomma, oggi come ai tempi di Stefano Strada, è di fronte a un grande cambiamento che, come sempre in questi casi, può portare alla sua crescita o al suo declino. Dipenderà, come allora, dal valore di chi saprà guidare la città lungo lo stretto crinale che si deve percorrere; dalla sua visione del futuro, dalla sua capacità di ascolto e dalla sua capacità di dire con forza e in modo trasparente i "sì" e i "no" che fanno la differenza.
Questo scrivono in una lettera alla famiglia i militanti e i dirigenti del PD padernese. "Siamo molto addolorati, per la scomparsa di Stefano, è stato un amico, un consigliere, un uomo con grandi doti comunicative. Il lavoro che ha svolto come Sindaco a Paderno Dugnano è stato visto da tutti come un impegno passionale e significativo. Ha saputo vedere oltre quando altri guardavano l’immediato. E’ stato per tutti noi che lo abbiamo conosciuto bene un uomo con grandi doti umane, sapeva ascoltare e sapeva contrapporsi a ciò che non era corretto".

Il funerale avrà luogo oggi pomeriggio a Cusano Milanino, presso l'abitazione di via Adda 17, con partenza alle ore 15.30 per il cimitero e la cremazione.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Strada Stefano era un esempio di persona vera, di un politico ad hoc, sapeva ascoltare la gente, il popolo, andava oltre lo schieramento politico e "badava al sodo" al concreto ai veri problemi dellla gente; cercando di risolverli sempre in modo onesto e diretto. Mi mancherà come zio e come esempio di uomo.
LS

Anonimo ha detto...

Strada è stato ,per me, il miglior sindaco dal dopoguerra.
Certo il periodo 1975-1985 è stato un periodo d’oro e ricco per i comuni italiani anche perché ha incontrato uomini come lui.
Milanese,comunista,cossuttiano, filosovietico in politica estera ma flessibile,moderato e concreto
in politica economica ed amministrativa. Grande concretezza,grande scuola "riformista" (per lui un paradosso visto lo scontro interno al PCI padernese tra comunisti e “riformisti”).
Mentre il partito discuteva di politica estera lui si occupava di territorio e città.
E se ne occupò bene.
Molte infrastrutture sono merito suo:la biblioteca,il cinema,la cava,le scuole,la piscina,il centro sportivo. L’ossatura della città prende forma con le due amministrazioni Strada,dopo la giunta Risso.Il Centro sinistra –che governerà dal 1995 al 2009-si gioverà di quelle intuizioni e di quelle scelte strategiche.
Se Paderno Dugnano è una città moderna e accogliente molto lo si deve a lui e
a quella generazione di militanti,dirigenti e amministratori progressisti.
Ha profuso la sua intelligenza e capacità per un intero territorio:Varedo,Paderno Dugnano, Cusano Milanino e l’intera Provincia di Milano.
Come ha ricordato Bruno Casati,nella cerimonia funebre, lui era ed è rimasto per tutti “il sindaco di Paderno Dugnano”.
Una biografia esemplare di comunista italiano e amministratore che è stato vicino alla sua città, al
suo popolo. Un "togliattiano"per come ha messo le sue abilità e capacità al servizio della sua città
e non della sua carriera personale. Per me lui è stato una guida amministrativa esemplare.
Come tanti l’ ho stimato per le sue capacità e per il suo rigore morale.
Con lui il PCI (padernese) è consegnato alla storia.
Ciao Stefano.

Giafranco Massetti