venerdì 4 settembre 2009

Torino: stop agli shopper. Facciamolo anche a Paderno

Su e-gazette, sito ecologista, ho letto oggi questa notizia.

Una direttiva europea ha stabilito che la busta di plastica dovrà sparire entro dicembre 2009. Al solito, falsa partenza per l’Italia con una proroga che rinvia l’esecuzione al dicembre 2010. Non a Torino, dove il sindaco anticipa la scadenza: all’inizio del 2010 il Comune regalerà un sacchetto di tela ad ogni famiglia.Un ritorno all’antico, il ritorno a 30 anni fa, quando le buste di plastica non c’erano. La scelta ecologista poi potrebbe estendersi a tutti i Comuni della provincia: “Un progetto del genere funziona solo se coinvolge vaste aree di territorio - dice Paolo Foietta, presidente di Ato-rifuti -. La Provincia intende coordinare un’iniziativa per coinvolgere tutto il territorio, per fare in modo che tutti i comuni della Provincia eliminino i sacchetti non biodegradabili, e scelgano materiali ecologici e riciclabili totalmente”.

Perché un consigliere comunale ambientalista (ce ne sarà rimasto uno in Consiglio Comunale?) martedì non la trasforma in una richiesta alla giunta Alparone per fare lo stesso anche a Paderno Dugnano? Mi sembra un'iniziativa sulla quale l'anima "verde" della nuova amministrazione potrebbe tranquillamente convergere.

3 commenti:

Andrea Barison ha detto...

Sono d'accordo, dato che da tempo ho adottato le borse di tela per la spesa. Inoltre mi pare ci fosse il progetto di installare un distributore di acqua potabile oltre a quello del latte nel piazzale del mercato di Paderno, un servizio utile per risparmiare sull'acquisto di bottiglie d'acqua di plastica, voi ne sapete qualcosa di più? Sarebbe opportuno che questa bella idea non venga persa.
Grazie
Andrea

carlo arcari ha detto...

caro Andrea, questo è quanto mi risulta in merito al progetto di cui parli.
Il Comune ha fatto un accordo con Ages (società municipale multiservizi) per realizzare presso il mercato comunale di Piazza Oslavia, insieme alla ristrutturazione di un piccolo immobile preesistente, la costruzione di una “casa dell’acqua” in collaborazione con CAP (Consorzio Acqua Potabile) gestore dei servizi idrici. La struttura avrebbe dovuto entrare in funzione entro il 2009. L’accordo (se è ancota valido) tra i tre soggetti pubblici, Comune, CAP, Ages, prevede che: CAP fornirà l’impianto (filtro, anidride carbonica, refrigerazione) il cui costo verrà ammortizzato sulle bollette comunali, per la costruzione della parte in muratura il Comune ha dichiarato di avere uno sponsor che si farà carico delle spese, Ages, infine, si accollerà la gestione e la manutenzione (sono previsti costi per 6-7mila euro l’anno) che verranno ammortizzati dai 5 eurocent/litro pagati dagli utenti.
Su questo progetto e sulla sua possibile attuazione potrebbe informarci meglio l’ex assessore ai lavori pubblici Cairoli.

Anonimo ha detto...

In merito alla "Casa dell'acqua",la precedente Giunta aveva approvato il progetto definitivo per la collocazione in prossimità della ex palazzina Aimeri in p.za del mercato vicino alla nuova sede della Ages ( tutto la struttura ad impatto zero). L'accordo con Ages, Cap e un privato (per correttezza non faccio il nome)ne prevedeva la realizzazione così come correttamente ò stato spiegato (i costi a carico del CAP non produrranno aumenti di bollette ma rientrano in una spesa più complessiva che il Consorzio si assume per valorizzare il consumo di acqua pubblica e di impatto ambientale). Poi qualcuno a "spinto" il Presidente di Ages a dimettersi e non vorrei che tutto si fosse arenato. Una interopellanza al riguarda è senz'altro una buona cosa per sollecitare la conclusione di un progetto molto valido.
Ernesto Cairoli