sabato 12 settembre 2009

Scuola media: lettere dal fronte

Antonella Caniato, Dirigente scolastico della Scuola Media Statale "Allende-Croci", ci invia questa drammatica fotografia, scattata dal suo osservatorio avanzato sulla realtà della nostra scuola. Quella che emerge dai dati e dalle cose dette è un'immagine di degrado progressivo della qualità dell'insegnamento e del servizio offerto, che le famiglie non colgono per ora, ma che condizionerà nel tempo la qualità della formazione dei giovani padernesi. Il sindaco Alparone questa estate è andato sul Corriere a vantarsi della sua prima iniziativa: organizzare corsi di dialetto milenese nelle nostre scuole per consentire ai giovani di "corteggiare" (ha detto proprio così) le ragazze usando le parole dei nonni. Se gli chiederete perché mai l'ha fatto scommettiamo che vi risponderà: "Non risolveremo il problema dei nostri ragazzi, ma gli faremo sentire la nostra solidarietà"? Che brava persona...

Anno scolastico 2009-10: 14 settembre , anche a Paderno ricomincia la scuola. Apparentemente tutto sembra come gli altri anni ma così non è. Sono contenta di rivedere i volti dei “ miei ragazzi” e di incontrarne “nuovi”, ma sono anche preoccupata di non riuscire, con il mio personale (docenti ATA e collaboratori scolastici) a dar loro quanto meritano le loro intelligenze. Con l'applicazione della legge 133/2008 e del relativo piano programmatico saranno progressivamente cancellate le esperienze pedagogiche e didattiche più positive, apprezzate in tutta Europa. I regolamenti approvati disegnano una scuola puramente nozionistica, con classi più affollate, con meno ore frontali e meno ore di laboratorio, annullando progressivamente il valore e la funzione dell’autonomia scolastica. (nonostante quanto affermato in linea teorica dalle Linee di Indirizzo appena pubblicate sul sito del Ministero).
Anche per le scuole di Paderno la situazione rispecchia quella della maggior parte delle scuole Lombarde nelle quali l'avvio dell'anno scolastico è contrassegnato da forti elementi di criticità, tensione ed instabilità derivanti dalle misure di contenimento della spesa e della conseguente forte riduzione delle dotazioni organiche del personale. Occorre non nascondere che tutto ciò ha inevitabilmente una forte ricaduta negativa sull'organizzazione del lavoro e dell'offerta formativa soprattutto in quanto risultano diffusamente pregiudicati la continuità ed i rapporti di collegialità e condivisione. I tagli alle risorse umane, le difficoltà di organizzazione sia rispetto alla didattica che all'ordinaria amministrazione,sia rispetto alla vigilanza, che alla pulizia, ci fanno cominciare l'anno scolastico con molte preoccupazioni soprattutto in relazione alla capacità di offrire un servizio scolastico di qualità capace di assicurare percorsi efficaci verso il successo formativo per tutti gli alunni . Tutto ciò non viene percepito dallle famiglie poichè le dirigenze scolastiche del territorio e i collegi dei docenti hanno cercato per quest'anno, usando tutte le risorse possibili, di mantenere le offerte organizzative e didattiche presentate a suo tempo e confermate dalle scelte delle famiglie stesse. Qualche cosa di diverso? Nella forma organizzativa (tempo scuola) per quest'anno apparentemente niente, nella sostanza tanto. Sparicono le compresenze, le ore assegnate sono solo quelle curricolari, il cosidetto tempo prolungato dove, per noi, l'esperienza laboratoriale era una realtà, progressivamente sarà ridotto ad un prolungammento delle lezioni frontali. I laboratori ci saranno, ma vista la mancanza di insegnanti con ore a disposizione, i gruppi saranno più numerosi. Sapete, avevo a maggio un organico di Lettere già risicato e appena sufficiente a coprire le ore offerte alle famiglie, a giugno altre ore mi son state tolte, ad oggi per chiudere l'organizzazione dell'orario curricolare (dopo aver utilizzato tutte le risorse umane a disposizione e aver fatto “spezzatino" delle cattedre di Lettere) mi mancano 3 ore. Non avrò più docenti a disposizione per sostituire gli insegnanti assenti o per fare l'attività alternativa alla Religione, non ho che pochissime ore (derivate dalla riduzione a 55 minuti dell'ora di lezione) per la vigilanza mensa e, ancor più grave , per i Recuperi e tutte quelle attività di integrazione e inclusione che sono un dovere nella Scuola pubblica. L'ora di informatica? Possibile solo grazie alla presenza di ore di recupero da parte dei docenti e solo per quest'anno .
Forse arriverò a chiedere ai genitori di venire a vigilare i propri figli durante la mensa.
Di fronte a ciò per l'anno prossimo ( 2010-11) è già prevista una revisione dell'organizzazione oraria per poter continuare a offrire una scuola secondaria di primo grado che prepari e orienti , che accolga e includa, che faccia crescere in competenze e non solo in conoscenze.
I progetti? Approvati dal punto di vista didattico, ma da verificare la lora fattibilità finanziaria (anche perchè siamo in attesa del piano del diritto allo studio dell'Ente locale) tenendo conto che la priorità sarà il pagamento delle ore per i supplenti.
L'anno scolastico che comincia riporta, infatti, alla ribalta anche le sofferenze finanziarie delle scuole. Molte di esse si trovano in una situazione di vera emergenza a causa delle lentezze e delle “dimenticanze” ministeriali (nel 2009 nulla è stato dato alle scuole per il funzionamento amministrativo e meno male che chiediamo alle famiglie un contributo economico volontario , altrimenti non potremmo comprare neppure la carta), molte non hanno ancora ricevuto la tranche di finanziamento del mese di luglio.
Finiti i monitoraggi per le supplenze fino al 31 agosto, restano da finanziarie, e quindi, da rilevare voci di spesa significative come le ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti e le spese per l’indennità di reggenza e funzioni superiori.le spese per le supplenze relative ad anni finanziari precedenti. Spese in aumento per effetto dei tagli all’organico che impediscono qualsiasi flessibilità organizzativa interna nella sostituzione dei colleghi assenti e nell’attribuzione delle ore eccedenti o per l’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica.

Nella mia realtà scolastica il consiglio di istituto aveva già ad aprile segnalato la sofferenza finanziaria e ad oggi nulla è cambiato. Il quadro d'inseme con cui si inizia l'anno scolastico non è sicuramente dei migliori per chi lo vive dal di dentro, le nostre preoccupazioni nascono, tuttavia sempre e soltanto dall'avere la consapevolezza che l'obbiettivo fondamentale della Scuola di base è si di istruzione, ma anche educativo , che alla scuola si chiede molto, dal sostenere progetti di recupero dell'idenità locale o, in sinergia con altri soggetti ,di lavorare per l'integrazione l'inclusione, l'anti bullismo, per la prevenzione del disagio, ma che della Scuola si ha una valutazione spesso solo mediatica e legata ad un passato che non c'è più.
Buon anno scolastico a tutti, Antonella Caniato

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma è colpa del nostro sindaco?? è facile riscontrare sempre problemi e ora è piu facile per i sig,ri di sinistra...ma il problema scuola e anni che c'è....ma prima col grande sindaco massetti....

carlo arcari ha detto...

E chi ha detto che è colpa sua? Ma è stato lui a raccontare al Corriere che questa era la sua prima grande iniziativa: l'insegnamento del dialetto nelle scuole di Paderno. I padernesi credevano di avere votato una persona seria non uno che le spara grosse per andare sui giornali. Di questi ce n'è in giro fin troppi.