La "Casa dell'Acqua" è in pratica un chiosco simile a quelli per la distribuzione del latte crudo già installati in città, che distribuisce acqua "di qualità", cioè acqua dell'acquedotto, microfiltrata, refrigerata e addizionata a piacere di anidride carbonica (vedi a sinistra quella di Cesano Boscone). La distribuzione al pubblico è gratuita o quasi (un piccolo contributo di 5 cent al litro) e rappresenta un bel risparmio per i cittadini consumatori. Per realizzarlo il Comune ha fatto a suo tempo un accordo con Ages (società municipale multiservizi) per installare presso il mercato comunale di Piazza Oslavia, insieme alla ristrutturazione di un piccolo immobile preesistente, un chiosco attrezzato in collaborazione con CAP (Consorzio Acqua Potabile) gestore dei servizi idrici. La struttura avrebbe dovuto entrare in funzione entro il 2009. L’accordo (se è ancota valido) tra i tre soggetti pubblici, Comune, CAP, Ages, prevede che: CAP fornirà l’impianto (filtro, anidride carbonica, refrigerazione) il cui costo verrà ammortizzato sulle bollette comunali, per la costruzione della parte in muratura il Comune ha dichiarato di avere uno sponsor che si farà carico delle spese, Ages, infine, si accollerà la gestione e la manutenzione (sono previsti costi per 6-7mila euro l’anno) che verranno ammortizzati dai famosi 5 eurocent/litro pagati dagli utenti. Va sottolineato che questo servizio è ormai molto diffuso nel Sud Milano dove Tasm (società di Amiacque) ha già installato erogatori in una ventina di Comuni e nel Nord Milano dove Cap ha fatto lo stesso in passato a Cusano Milanino e a Sesto San Giovanni.
Che fine ha fatto il progetto padernese? E' sopravvissuto alla sconfitta elettorale della vecchia amministrazione o è stato cancellato dalla nuova? Cosa intende fare in proposito Alparone? Perché un consigliere del centro sinistra, uno a caso, l'amico Boggia, martedì prossimo non fa un'interrogazione per appurarlo? Grazie.
1 commento:
In merito alla "Casa dell'acqua",la precedente Giunta aveva approvato il progetto definitivo per la collocazione in prossimità della ex palazzina Aimeri in p.za del mercato vicino alla nuova sede della Ages ( tutto la struttura ad impatto zero). L'accordo con Ages, Cap e un privato (per correttezza non faccio il nome)ne prevedeva la realizzazione così come correttamente ò stato spiegato (i costi a carico del CAP non produrranno aumenti di bollette ma rientrano in una spesa più complessiva che il Consorzio si assume per valorizzare il consumo di acqua pubblica e di impatto ambientale). Poi qualcuno a "spinto" il Presidente di Ages a dimettersi e non vorrei che tutto si fosse arenato. Una interopellanza al riguarda è senz'altro una buona cosa per sollecitare la conclusione di un progetto molto valido.
Ernesto Cairoli
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