“A settembre vedrete si scatenerà la corsa alla gru, alla ciminiera, al montacarichi, in tutti gli stabilimenti in crisi del Paese – dice Benetti -. Il sindacato sta già ragionando sulle nuove strategie mediatiche di lotta, meno costose e più efficaci dei vecchi scioperi”. Questa, infatti, potrebbe essere l’altra lezione che viene da Lambrate: se si riesce ad andare in prima pagina con un format buono per un reality (il carroponte come l’isola dei famosi) si può risolvere anche una vertenza intricata come questa che andava avanti da anni e sembrava senza sbocco.
“E’ una illusione – obietta Santamaria – se i reality si moltiplicano anche il format verrà a noia. Inoltre la cronaca produce copioni ben più incredibili a ritmo serrato”. Il preside ha ragione e basta leggere i titoli di oggi per rendersene conto: l’Agenzia delle Entrate indaga sull’eredità di Gianni Agnelli, la Svizzera fa cadere il segreto bancario e consegna al fisco Usa i dossier di 10mila evasori, i giudici del Tar del Lazio riaffermano che la religione cattolica non è materia di insegnamento scolastico e non conta ai fini formativi, il sindaco di Firenze spende 2mila euro per la sua poltrona d’ufficio, i cattolici polacchi contestano Madonna.
“Non c’è più religione - esclama Gino il barista sgombrando il tavolino – anche loro se la prendono con la Madonna”.
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