sabato 8 agosto 2009

Costa Smeralda? Come il passante di Mestre

Primo giorno di vacanza. Sono uscito alle otto per andare a comprare pane, focaccia e giornale al negozietto di San Pietro. Camminando lungo il tracciato della antica Aurelia che passa cento metri sopra la statale tra Sant’Andrea e San Pietro di Rovereto, ho fatto l’inventario dei lavori in corso sulla costa. Hanno finito di costruire la piscina della villa (ricavata da un vecchio frantoio) tra le fasce sopra la casa rosa e adesso il blu acceso del suo fondo dipinto colpisce come un pugno in un occhio tra il verde spento degli ulivi. Pazienza, ma potevano salvare i due fichi spagnoli cresciuti senza chiedere niente a nessuno tra le pietre del muro che sostiene la massicciata. Facevano dei fichi nerastri, piccoli e amarognoli, più buccia che polpa, che piacevano solo a me proprio per via della loro natura selvatica e irriducibile. Al baretto del Bagno Ciccio verso le 11 e mezza c’erano quasi tutti gli abitué e la rassegna stampa collettiva di oggi si annuncia particolarmente approfondita. “Berlusconi ha detto che se non c’era lui sarebbe riscoppiava la guerra fredda tra Usa e Urss, pardon Russia – legge sul Corriere il preside Santamaria che, come da tradizione, comincia sempre dallo scenario internazionale -. Erdogan e Putin se le sono trovato tra i piedi in Turchia alla firma del contratto per il gasdotto e si sono messi a ridere”. “Ma sì, che giochi pure al piccolo statista, tanto lì non può far danni” commenta indulgente Gino il barista servendomi il caffè.

“Rissa indecorosa in Costa Smeralda tra Simona Ventura e Fabrizio Corona per la conquista di un tavolo nel privè dell’esclusivo locale ‘Sottovento’. Motivo? Non si riusciva ad entrare: troppe guardie del corpo” legge il commercialista Benetti, più fatuo ed incline al gossip.

“E’ il sovraffollamento tipico delle vacanze nazional popolari italiane – sibilo io che i Vip li manderei tutti in Siberia -, dalle carceri dove stanno in sei in 18 metri quadri, al passante di Mestre dove stamattina presto c’era già una coda di 11 chilometri. Anche i ricchi plebei dell’italietta televisiva devono stare un po’ scomodi nei loro privè; è il minimo”. Tutti approvano anche se c’è chi compatisce la povera Simona che deve pagare le guardie del corpo anche in vacanza. Pora stella, che vitaccia.

“Sentite questa – ha detto tutto serio Zucchelli, impiegato leghista di Clusone che in Liguria legge sempre il Secolo XIX -. Secondo l’Istat abbiamo perso nel primo semestre il Pil della Basilicata e dell’Abruzzo”. Silenzio pensoso, poi arriva puntuale il commento di Benetti “Allora ha ragione il Silvio, la crisi non è poi così grave” e come il gorilla battutista dello spot ordina subito un crodino.

1 commento:

Andrea Barison ha detto...

Dato che le ferie le ho già fatte in luglio (un bel viaggio di 15 giorni tra Chicago e NY) io e mia moglie abbiamo deciso di visitare in completa tranquillità alcuni musei e mostre di Milano, oggi è toccato a quello del Risorgimento e di Brera.
La storia dell'unità d'Italia mi ha sempre interessato e affascinato la nostra storia la trovo complessa e romantica e vissuta da personaggi eroici. Confesso che il pensiero all'ultima proposta della Lega sulla "manipolazione" della bandiera e l'inserimento degli inni regionali è stata automatica, mi piacerebbe assistere ad un bel faccia a faccia tra Garibaldi e Bossi (o Calderoli), sapremo veramente chi ha le "palle".
Cordiali saluti
Andrea