domenica 5 luglio 2009

I non luoghi deserti di Paderno Dugnano

Continua il mio viaggio attraverso i "non luoghi" creati dall'urbanistica cittadina che si aprono come spazi deserti nel tessuto urbano. Luoghi abitati in genere solo da orridi quanto inutili elementi di "arredo" che peggiorano se possibile l'immagine di queste realizzazioni create in buona fede, ma scarsa competenza, dagli amministratori locali.
Ho già detto varie volte che la piazza è un elemento vitale della città, che però si traforma in landa desolata quando nel costruirla non si attribuiscono ad essa delle funzioni rispondenti ai bisogni e alle aspettative dei cittadini che la devono usare per le loro attività. Una piazza è per definizione il luogo della socialità che fin dall'antichità risponde alle necessità del mercato, del sacro, dell'assemblea pubblica, palcoscenico della politica, della giustizia e dello spettacolo. Se non serve a queste cose la piazza è inutile e rimane deserta se non può servire nemmeno come parcheggio.
Provate ad andare in questi giorni d'estate a passeggiare in Piazza Falcone e Borsellino, una landa lastricata che la stagione trasforma in un'incudine del sole. Non so chi l'ha disegnata e realizzata, ma fatico a ritenerlo un mio simile. Come si fa a non capire che un luogo così non ha alcuna misura umana? Le fotografie che allego non hanno bisogno di commenti. Sottolineo solo un elemento di continuità, un segno culturale che accomuna questa nuova piazza a quella intiotolata ad Enrico Berlinguer: le pseudo pensiline metalliche che non fanno ombra e raggiungono qui lo squallore estetico del traliccio dell'alta tensione. Invito l'amministrazione comunale a prendere in considerazione questi spazi e pensare a come renderli vivi. La pavimentazione della spianata vasta che separa la piazza veramente detta dal giardino non serve nemmeno per andarci a giocare con i pattini a rotelle. L'hanno fatto apposta?

1 commento:

Marco Mambrini ha detto...
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