Uniti si vince, è vero, a patto di intendersi
sul concetto di "unità". Per gli Ecocivici e il blogger
aclista, Giovanni Giuranna, unità del centrosinistra vuol dire
listone unico deciso da loro, nel quale tutte le forze politiche già in campo si ritirano (cioè PD e Sinistra) per dar vita a un non ben definito soggetto plurale unito, non da un programma condiviso, ma da un
candidato sindaco unico da loro proposto.
La settimana scorsa, questa proposta
"fuori dagli schemi" come i promotori l'hanno definita, è
stata respinta senza mezzi termini dal centro sinistra e dalla
sinistra perché sbagliata nel metodo e nel merito.
Nel merito perché all'interno di
questa "unione" (basata sul ritiro della maggioranza che lascia il campo a una minoranza priva di identità politica), le diverse idee, programmi, visioni, progetti, obiettivi, non potrebbero mai trovare una loro
vera integrazione in tre mesi e probabilmente nemmeno in un anno.
Nel metodo
perché l'idea del candidato unico, già deciso e proposto come federatore e garante
del fantomatico soggetto plurale da una esigua minoranza, che si dice interna al
centro sinistra, ma nei fatti si comporta come fosse esterna, non
è accettabile da chi da anni fonda sulle primarie e la scelta dei candidati da parte dei suoi elettori, una nuova idea di partito e un modo nuovo di fare politica.
Il percorso da intraprendere è dunque un altro e inizierà il 2 marzo con le primarie del PD dalle quali uscirà il candidato
sindaco del partito. Questi avvierà il dialogo sui programmi tra
le forze politiche che vogliono far parte della coalizione e
successivamente, se lo riterrà opportuno, si confronterà con quello o quelli proposti dagli altri
partiti. Così tutti gli elettori del centro sinistra potranno
eleggere alle primarie di coalizione il loro candidato sindaco. Scorciatoie non ne
esistono.
Lo conferma oggi con un comunicato il
segretario del PD, Oscar Figus, il quale scrive:
Come
annunciato si è svolta venerdì scorso, presso la sede del Partito
Democratico a Cassina Amata, l’assemblea aperta per la
presentazione del percorso del Partito Democratico verso le elezioni
amministrative del 2014.
- sarà possibile proporre la propria partecipazione alle primarie del PD raccogliendo le 15 firme di iscritti al circolo fino al 14 febbraio, lo stanno facendo Antonella Caniato e Marco Coloretti ma non sono escluse altre candidature,
- i candidati si confronteranno in un incontro pubblico alle Tilane,
- il PD farà poi scegliere il proprio candidato agli elettori con le primarie del 2 marzo.
Successivamente
il candidato si confronterà con le altre forze per costruire una
coalizione e – se ci saranno le condizioni – si confronterà con
primarie di coalizione in cui saranno tutti gli elettori di centro
sinistra a poter scegliere il proprio candidato sindaco.
L’Assemblea
è stata anche l’occasione per relazionare iscritti e simpatizzanti
sul primo giro di incontri fin qui avuti, e non ancora terminati, con
le altre forze politiche all’opposizione in questa Città e con le
quali, almeno fino ad ora, è stata riscontrata grande assonanza sui
contenuti.
Con
grande rispetto per il lavoro svolto dagli Ecocivici e stima nei
confronti di Giovanni Giuranna con il quale, da anni, è aperto un
canale di dialogo e di confronto, è però una proposta che ci lascia
molte perplessità.
In
primo luogo perché riteniamo che riduca gli spazi di scelta
democratica offerti ai cittadini.
Un
conto è presentarsi con i propri simboli o costruendo delle liste
civiche che, pur condividendo una candidatura comune a Sindaco, renda
pubbliche le diverse sensibilità lasciando agli elettori la
possibilità di scegliere quelle in cui si identificano meglio, un
conto è proporre un candidato sindaco già deciso ed una lista unica
di ventiquattro persone il cui criterio di scelta è necessariamente
lasciato alla discrezione di pochi.
A
nostro avviso l’esatto contrario del concetto di partecipazione che
tutti abbiamo messo al centro della proposta politica proprio perché
è uno dei grandi problemi della nostra Città, dove troppo spesso il
parere dei cittadini non viene richiesto o, quando richiesto, spesso
non viene ascoltato.
In
secondo luogo perché, anche se in questa fase della vita del nostro
Paese i partiti non godono di grande credito, rivendichiamo il ruolo
del Partito Democratico che in questi anni è stato impegnato, sia in
consiglio comunale che fuori, in una continua opera d’ascolto ed in
tante battaglie per la nostra Città anche insieme ad altri partiti,
movimenti, associazioni e comitati di cittadini.
Intendiamo
lavorare per l’obiettivo comune, portando una proposta chiara ed un
candidato scelto democraticamente alla discussione di tutti coloro
che ci vorranno stare, ma solo in un percorso che sia assolutamente
trasparente, democratico, pluralista e partecipativo.
Se
vinceremo o se saremo sconfitti lo decideranno gli elettori, come è
giusto che sia, noi continueremo a cercare di migliorare la nostra
Città, senza nessuna chiusura ma restando saldi nei nostri valori".
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