Tutti si attendono uno "scontro"
soprattutto i renziani che temono lo stile sicuro e tranquillo di
Bersani. Lo staff di Renzi da giorni tenta di far alzare la temperatura con
polemiche sul regolamento delle primarie e sui dati del primo turno
(è stato chiesto un riconteggio a Roma, al termine del quale però lo sfidante ha perso 70 voti), insomma si agitano. Un'avvisaglia
del tipo di confronto che Renzi tenterà di imporre a Bersani è l'accusa
che ieri il sindaco di Firenze ha lanciato al suo segretario: quella
di aver dato troppo potere ad Equitalia quand'era ministro.
Il "rottamatore", insomma, sarà molto più
aggressivo di quanto si è visto finora.
Si gioca tutto e lo sa, anche perché oggi Vendola ha ripetuto parole di
stima per il segretario del PD. "Penso che stia dicendo parole
che profumano di sinistra - ha detto il leader di SEL -. Bersani è
un bravo socialdemocratico europeo. È stato un ministro molto
attento, molto competente e molto operativo. Un leader politico che
ha una qualità rara sulla scena pubblica: è un uomo di grande
umanità, non è un cinico. Trovare un leader che non sia cinico è
per me veramente sorprendente. Quindi io ho una grande amicizia e un
affetto personale nei suoi confronti".
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