A tre giorni dall'apertura delle
elezioni primarie del centro sinistra l'argomento giustamente è al
centro dell'attenzione dei commentatori politici e dei cittadini
interessati alla cosa pubblica. I sondaggi si susseguono e vengono
utilizzati per avvalorare le previsioni più diverse.
Secondo quello realizzato dal Cise
(Centro italiano studi elettorali) della Luiss per il Sole
24 Ore. Bersani è oggi in vantaggio con il 48%, contro il 38% di
Renzi. Nichi Vendola, è al 10%. Gli altri due candidati sono su
valori ancora più bassi: 3,4 per cento per Laura Puppato e 1% circa
per Bruno Tabacci.
Il sondaggio conferma che la
percentuale delle persone che hanno intenzione di andare a votare
domenica è molto alta: 32% e un altro 7% è incerto. Secondo i
rilevatori del Cise, il 70% di coloro che hanno intenzione di votare
Bersani ha votato per il Pd nelle ultime elezioni politiche. Renzi
invece, sembra essere più bravo a pescare nel bacino degli (ex)
elettori del centrodestra. Tra i suoi potenziali elettori, infatti,
meno della metà ha votato Pd nel 2008, mentre il resto proviene da
partiti del centrodestra (a cominciare dal Pdl: 28%).
Le primarie all'italiana sono per loro natura "aperte" anche al voto degli avversari
politici che le usano per tentare di influire sul risultato. E'
un rischio che il PD e il centro sinistra hanno voluto correre e
l'affluenza alle urne ci dirà quanti elettori di centro destra hanno scelto di sfruttare questa opportunità. Difficilmente a Paderno Dugnano vedremo noti esponenti
della destra cittadina presentarsi ai seggi, anche se sicuramente
molti "cani sciolti" lo faranno. Chi vota infatti deve
firmare, ed è giusto che lo faccia, la propria adesione ai valori
propri del centrosinistra che sono in gran parte diversi e contrari
di quelli del centrodestra. Ma fa tutto parte del gioco democratico che guarda a un futuro migliore del nostro Paese scommettendo sulla crescita della coscienza democratica dei cittadini.
L'Italia uscirà dalla miseria
morale solo quando ognuno di noi si sentirà responsabile, per se’
e per gli altri, delle proprie opinioni, portando rispetto a quelle
degli altri, senza strumentalizzarle o sfruttarle.
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