giovedì 4 marzo 2010

Caro mense: Alparone costretto a rimangiarsi gli aumenti delle tariffe

Vittoria del PD e dei cittadini che si erano ribellati ai rincari delle mense scolastiche. La giunta Alparone è stata costretta a una clamorosa marcia indietro dalle proteste dei genitori degli scolari coinvolti dal provvedimento introdotto a sorpresa nel mese di gennaio. Il Cittadino in un piccolo trafiletto ha dato notizia che “l’amministrazione riduce di 70 centesimi il costo della tariffa mensa delle famiglie che hanno un reddito Isee compreso tra i 12.500 e 16mila euro, Cioè la fascia che è stata eliminata a partire da quest'anno”. Secondo il giornale brianzolo il provvedimento sarà deliberato ufficialmente questa settimana.  
Insomma la destra, sconfitta dalla rivolta dei genitori e dall’iniziativa politica del centro sinistra, sta correndo ai ripari alla chetichella  per ridurre i danni d’immagine sotto elezioni e lo fa accettando di fatto tutte le richieste del PD e dell'opposizione. Che di una cosa così importante si parli poco e male fa parte, come al solito, del modus operandi di questa cialtronesca amministrazione che, come ha giustamente sottolineato il capogruppo del PD, Marco Coloretti, considera i padernesi delle “cavie” sulle quali sperimentare le sue politiche liberiste di privatizzazione e riduzione al minimo dei servizi sociali.
Dopo l’approvazione del provvedimento in giunta le famiglie padernesi, comprese nella fascia di reddito soppressa, potranno richiedere l'utilizzo del bonus e quelle che negli ultimi mesi hanno subito il taglio del reddito a causa di licenziamenti o cassa integrazione, presentando la documentazione comprovante l’avvenuta diminuzione, potranno rientrare nella fascia Isee corrispondente alla loro nuova realtà. La retroattività della delibera consentirà il rimborso anche a chi si è trovato in difficoltà dal gennaio 2010.

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