venerdì 20 novembre 2009

Tavolo Tecnico: prove di interramento

L’avvio formale del Tavolo Tecnico per studiare il possibile interramento della nuova autostrada Rho-Monza nel tratto che attraversa Paderno Dugnano è avvenuta lo scorso venerdì 13 novembre. Ieri si sono insediati i tecnici di Provincia di Milano e del Comune di Paderno Dugnano, i tecnici di Serravalle, il Provveditorato ai lavori pubblici ed altri, oltre all'architetto Fabrizio Allegro che ha partecipato in veste di tecnico del Comitato Cittadini per l'Interramento della Rho-Monza. Questa la sua relazione su quanto è successo.
Obiettivi e modalità dei lavori
L’obiettivo dei lavori è stato quello di analizzare le possibili richieste e necessità del Comune di Paderno Dugnano e dei cittadini che potessero consentire la formalizzazione di una proposta condivisa. Procederemo sulle proposte che saranno sul tavolo al prossimo incontro.
Le richieste del Comitato e della Amministrazione
Analizzati i punti fermi, da me condivisi con l’ing. Comi tecnico della Amministrazione di Paderno Dugnano, ovvero prevedere il tracciato in tratta interrata, e senza ulteriori svincoli che graverebbero sulla viabilità locale e mantenere la previsione delle strade complanari per svincolare il sistema degli accessi già definiti oltre la interconnessione tra SP46 e Milano-Meda, come tecnico per il CCIRM ho presentato alcune altre richieste.
Innanzitutto ho trovato la conferma circa lo studio approntato tempo addietro da Serravalle per la soluzione dell’interramento, quella soluzione richiesta all’inizio della procedura dalla amministrazione di Paderno Dugnano, ma mai formalizzata. Oggi il Tavolo Tecnico c’è e ripartirà anche da quello studio. Ho portato quindi le aspettative dei cittadini, del comitato e delle associazioni per chiedere la moderazione dell’impatto ambientale dell’opera nella tratta Padernese, tratta densamente abitata.
Nel prosieguo dei lavori ci siamo quindi concentrati subito sulle particolarità tecniche delle proposte in discussione.
Più proposte progettuali
Le proposte che si prefigurano saranno anche più d’una e potrebbero prevedere sia l’attraversamento secondo il tracciato attuale, o con alcune lievi rettifiche, ma anche prevedere una traiettoria più lineare che, permetterà di superare tutto il quartiere del Villaggio Ambrosiano, e non andrebbe più ad interferire con il Parco del Seveso.Tutte cose di non poco conto.
Tempi dello studio di fattibilità dell’interramento
La revisione del progetto è radicale e comporterà ulteriori approfondimenti (sondaggi o indagini sui terreni, sulla falda, o valutazioni sulle caratteristiche del Seveso) quindi il successivo affinamento delle soluzioni che saranno sul tavolo richiederanno il loro tempo non dipendente solo dai tecnici del tavolo, ma anche dagli esiti dei sondaggi. C’è da correre, ci sono almeno 3 mesi di lavoro davanti, che potrebbero sembrare anche pochi.
Il calendario dei lavori
Per metà dicembre saremo di nuovo al tavolo, certamente con le idee più chiare. Quest’opera non sarà di impossibile realizzazione, ma comporterà adeguamenti ai vari livelli. Si ridurranno forse le opere di mitigazione ambientale, e si razionalizzeranno le opere d’arte e quelle complementari, ma questo in virtù del fatto che l’opera sotterranea impatterà molto meno con la vita e la salute dei cittadini.
Le revisioni del progetto di Serravalle
Sarà da rivedere l’intera tratta di Paderno per le criticità del progetto conosciuto.
La soluzione che potrebbe derivare dallo studio potrebbe prevedere un sistema “a doppia canna”, un po’ simile al progetto del tunnel sotto Milano, e da realizzarsi con il sistema di perforazione che vedrebbe l’impiego di una TBM (Tunnel Boring Machine).
La cosiddetta “talpa” però ha dei costi non indifferenti e tempistiche di prenotazione da tenere in conto, anche se permetterebbe di svolgere il lavoro in tempi molto rapidi (perforando 24 ore su 24 consentirebbe l’esecuzione di decine di metri al giorno).
La lunghezza del tunnel
L’interramento interesserebbe un percorso di 1,5 km c.ca per ogni fornice, per complessivi 3 km c.ca. L’opera in sottosuolo sarà soggetta anche ai regolamenti comunitari superando la lunghezza di 500 metri e prevedendo così una serie di impianti e strutture oggi non previste (sistemi di estrazione e trattamento, protezione dal fuoco, vie d’esodo, ecc).
Le attività del Tavolo
Insomma sono stati messi sul tavolo i temi da approfondire ed i “paletti” cui ci si dovrà attenere, sgombrando il campo da valutazioni circa l’impegno di spesa conseguente.
E’ compito sia dei tecnico trovare la soluzione più adatta e commisurata (senza immaginare opere faraoniche), ma è poi la volontà politica della macchina pubblica (Comune, Provincia e Regione) che sottomette la realizzazione dello studio cui stiamo lavorando. Di certo l’interramento della Rho Monza ha trovato l’avvio del suo percorso.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ma non avevi scritto che non aveva partecipato il giovane tecnico del comitato?? ora si viene a sapere che c'era?

carlo arcari ha detto...

Anonimo, sei poco attento. Ho scritto che il tecnico del Comitato non era stato invitato al primo incontro del 13 novembre, ma ieri 19 novembre, ha finalmente partecipato al Tavolo. i motivi della sua esclusione nella prima seduta non sono noti e a questo punto non interessano, ma con questi nostri amministratori bisogna stare sempre con l'arma al piede. Io almeno mi fido poco, e tu?

Anonimo ha detto...

allora non avevo letto attentamente.
io invece mi fido e penso che l'impegno lo stanno mettndo tutto nel realizzare qualcosa di difficile ma sono contento delle parole espresse ieri dal sindaco sulla annosa questione rho-monza.
Il figlio del Farmacista di cassina amata come lo chiama "amichevolmente" lei ha detto: " non siamo vassalli della provincia e di Podesta' e al tavolo abbiamo subito chiarito che l'unico obbiettivo è l'interramento se no non perdiamo neanche tempo in discussioni inutili.
Mi sembra una presa di posizione decisa e chiara

Anonimo ha detto...

no,io mi fido invece,perchè in questi pochi mesi di governo hanno dimostrato che tengono davvero alla nostra città,e all'interramento,non come la passata giunta che da un lato diceva di essere propensa,ma in pratica non ha fatto nulla

carlo arcari ha detto...

Beati voi. Io non me la sento anche perchè questa improvvisa svolta con accelerazione da parte sia di Alparone che di De Nicola arriva dopo mesi di ambigui tira e molla e dichiarazioni di totale chiusura non mi convince fino in fondo.

Anonimo ha detto...

non avevamo dubbi che non eri convinto Arcari.
Che bei tempi quelli in cui in questo blog prima delle elezioni si parlava di primavera, di mense scolastiche di eventi culturali, solo valanghe di elogi e un tono dei post assecondante e pieno di elogi e manfrine e per usare un termine utilizzato ieri sera, vassallo della vecchia maggioranza.

carlo arcari ha detto...

Anonimo, che palle la vostra vigliaccherioa però, sempre a dire, giudicare, insultare senza metterci mai la faccia, ma che paura avete, non vi fate un po' schifo? Detto questo perf il metodo, nel merito ti smentisco perché non è vero che scrivevo "elogi e manfrine". Ho dedicato numerosi post all'orrido urbano della giunta Massetti (piazze Meridiana, Berlinguer, Falcone e Borsellino, alla fontana dell'accoglienza, alla comunicazione comunale, alla scarsa pulizia di marciapiedi e piste ciclabili, ecc. Ho criticato la incapacità di difendere dai vandali la casetta del latte e la nuova biblioteca, insomma non mi pare di avere fatto sconti nei primi sei mesi di tenuta del blog quando c'era un'altra amministrazionbe. Inoltre io condividevo molti dei programmi e delle attività di quella giunta. Cosa che invece mi riesce difficile oggi perché le iniziative della attuale amministrazione o non mi piacciono e non ci sono. Di progetti poi non se ne sente nemmeno parlare se si esclude i tagli e le chiusure di opere e servizi.

Simone Carcano ha detto...

Magari piazza Berlinguer fosse opera massettiana, così la lista mi si allunga un po': è figlia di Ezione Casati.


Certo Massetti e compagnia non sono stati in grado di mantenerla in stato discreto (ma è difficile andare contro alla malsana educazione della gente), ma soprattutto non sono riusciti a renderla Piazza, animata, partecipata: viva!

Anche 'la meridiana' è figlia di Ezio però qua il discorso è diverso, sicuramente grazie alla presenza del bar/pub al quale recentemente si è aggiunta una gelateria è frequentata. Però la frequentazione comporta un altro problema: il non rispetto delle regole e del decoro da parte delle non-persone che ivi si ritrovano.

Unknown ha detto...

sia mai che lei sig.Arcari sia soddisfatto di qualcosa che viene fatto.
A me sembra che il lavoro per l'interramento inizi a vedersi.. certo da qui ad ottenerlo.. però qualcosa si è mosso.. la vecchia amministrazione invece si preoccupava solo della galleria fonica..

Anonimo ha detto...

basterà aspettare qualche mese per sapere come andranno le cose. Ho letto questa mattina una dichairazione del Sindaco sul Cittadino (o forse 7giorni) in cui diceva che trovare una soluzione progettuale per il tunnel non significa che poi verrà realizzato. Quindi cerchiamo di stare ai fatti. PS mi raccomando, anonimi, prima di dire che è una balla andatevi a leggere l'articolo

Emiliano A.