L'amministrazione di centro destra guidata dal sindaco Alparone anche in quest'ultima vicenda dell'inquinamento di una vasta area di territorio compresa tra il Villaggio Ambrosiano e Paderno, conferma la sua impossibilità di essere democraticamente " normale" e spiega molto bene la ragione della sua sostanziale incapacità di governo.
Dopo un mese di disagi e di denunce da parte dei cittadini ,asfissiati dai miasmi provenienti dall'impianto della Leganti Naturali che tratta ceneri di rifiuti urbani e giustamente preoccupati per la loro salute, il sindaco, primo responsabile della sanità pubblica della città, non solo continua a rimanere in silenzio rifiutandosi di rispondere alle domande dei padernesi, ma lascia la parola al suo assessore all'Ambiente il quale emette un comunicato che non comunica niente di preciso.
Il testo del vago comunicato di Tonello diffuso ieri dice, infatti, molto meno di quello che l'assessore aveva dichiarato in aula durante la seduta del Consiglio Comunale di lunedì scorso. Non rispondendo all'interrogazione del Consigliere Cerioni, alla quale risponderà a termini di regolamento forse a fine gennaio 2014, ma con una dichiarazione spontanea, Tonello, aveva detto che le emissioni gassose erano probabilmente costituite da ammoniaca sprigionata dalle ceneri a causa di una reazione chimica non prevista dai progettisti dell'impianto che per questo non avevano installato sistemi di captazione e di abbattimento dei gas. Una carenza non rilevata (e questo è forse la cosa più grave) dalla struttura tecnica regionale di controllo che aveva autorizzato l'avvio dell'attività.
Tali informazioni qualitative e quantitative mancano totalmente nel comunicato di ieri sera nel quale egli si limita ad affermare che secondo i rilievi dell'ARPA nelle emissioni inquinanti "non ci sono elementi di tossicità". Senza specificare di che gas si tratta, in che quantità è stato prodotto e soprattutto come e quando verrà eliminato l'inquinamento.
Questo modo di trattare i cittadini come bambini da blandire e rassicurare, ma da non informare, è molto irritante e insopportabile, ed è quello che questi pseudo politici sanno fare e credono sia loro dovere fare. L'atteggiamento è il frutto tipico della ideologia reazionaria della destra e della sua visione paternalistica delle relazioni sociali. Secondo questa visione i governanti, anche se pro tempore, stanno sopra i cittadini sudditi ai quali raccontano solo quello che fa loro comodo, cioè nessuna verità, nessuna informazione corretta, nessuna spiegazione.
"Sopire e troncare, padre molto reverendo, troncare e sopire", questa la prassi della conteziesca politica alparoniana. Una politica di cui i padernesi si debbono liberare alle elezioni della prossima primavera se vogliono che la città ricominci finalmente a crescere e a sviluppare le sue potenzialità imprigionate per cinque anni da una scelta elettorale che si è rivelata sbagliata.
Visualizzazione post con etichetta comunicato stampa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta comunicato stampa. Mostra tutti i post
venerdì 20 dicembre 2013
Inquinamento: Alparone reticente e arrogante continua a non dare notizie
Etichette:
alparone,
amministrazione,
centro destra,
comunicato stampa,
inquinamento villaggio ambrosiano,
Tonello
martedì 3 settembre 2013
Rho-Monza: il "no" dei sindaci di Paderno, Bollate e Novate
Sul sito comunale l'amministrazione ha pubblicato questo comunicato congiunto dei sindaci di Paderno Dugnano, Bollate e Novate che confermano la loro contraroetà al progetto Serravalle.
COMUNICATO STAMPA
Martedì 3 settembre 2013 - I Comuni
del territorio della Rho-Monza sono unanimi nell'espressione del
parere sulla nuova Rho-Monza. Durante gli ultimi 3 anni abbiamo
continuamente ribadito le nostre perplessità sul tracciato e la
contrarietà agli aspetti del progetto che risultano troppo
impattanti per il territorio.
Non possiamo accettare che sia
realizzato un progetto devastante per il territorio di Paderno
Dugnano: il progetto della nuova autostrada non ha tenuto conto delle
osservazioni presentate dal Comune, con conseguenze estremamente
critiche in termini di salute pubblica e sostenibilità ambientale, a
fronte dell’eccessivo consumo del territorio, già fortemente
urbanizzato. In altre parole, i Comuni del territorio ed i cittadini
non possono accettare la realizzazione di 14 corsie con un tratto
sopraelevato devastante per Paderno Dugnano e per la scuola
elementare di via Trieste al quartiere Villaggio Ambrosiano, con un
traffico previsto di circa 200mila veicoli al giorno.
Le manifestazioni di protesta spontanee
dei cittadini padernesi nell'ultima settimana mettono in evidenza
l'assoluta contrarietà del territorio. Ogni Istituzione che voglia
rappresentare i cittadini deve tenere conto nel modo più assoluto di
queste espressioni, e soprassedere alla realizzazione del tratto di
Rho-Monza, che nessuno vuole, che non aumenta l'accessibilità a Expo
2015, e che può essere realizzata con più calma, con i dovuti
approfondimenti tecnologici e con maggiori risorse a disposizione.
Allo stesso modo, riteniamo che la
strada dell'Expo, che si appresta a diventare un'autostrada a 4
corsie da Rho a Monza con l'eliminazione della strozzatura tra
Baranzate e Novate, non possa presentarsi all'appuntamento con Expo
con l'attuale configurazione, che è quella di una strada provinciale
a 4 corsie, senza corsie d'emergenza, con curve pericolose, e con un
anacronistico cavalca-ferrovia tra Bollate e Novate.
Per questo motivo crediamo che tutte le
risorse messe a disposizione, anche dal "Decreto del Fare",
per la Rho-Monza vadano concentrate nella realizzazione
dell'autostrada dove realmente può essere utile, costruendo il
sottopassaggio tra Bollate e Novate, le complanari che consentono di
servire il territorio senza creare traffico di attraversamento, e
tutte le misure di mitigazione di un'opera dal rilevante impatto
ambientale.
L'accettazione del sottopasso alla
ferrovia da parte della Regione, del Governo e del CIPE
(che ha stanziato 55 milioni di euro
per la sua realizzazione), smentisce ogni "scusa" finora
addotta dalle concessionarie autostradali: sottoterra ci può essere
la falda, ma le strade in trincea si possono costruire comunque. È
questo il messaggio che deve recepire anche Autostrade per l'Italia,
che ai 55 milioni citati ha rinunciato per non crearsi problemi nella
costruzione della trincea dietro l'ITC di Bollate. E sono questi i
messaggi che porteremo in maniera compatta alla Conferenza di Servizi
del 5 settembre, con richieste serie e puntuali. Se queste non
verranno recepite il parere del territorio sulla "strada
dell'Expo" non potrà che essere negativo.
I Sindaci:
Marco Alparone – Comune di Paderno
Dugnano
Stefania Lorusso – Comune di Bollate
Lorenzo Guzzeloni – Comune di Novate
Iscriviti a:
Post (Atom)