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venerdì 11 luglio 2014

AIEA: 14milioni di mq di amianto assediano la città

Ieri sera sulla collinetta, l'AIEA (associazione Italiana, Esposti Amianto) ha tenuto all'aperto la sua assemblea pubblica con la relazione dell'attività realizzata nel 2013-2014. Ricevo da Lorena Tacco la sintesi della  sua relazione che contiene molti elementi importanti di conoscenza del  "rischio amianto" sul  nostro territorio. 


L’AIEA è una Onlus senza fini di lucro, la quale si prefigge a livello globale l’abolizione dell’amianto (o asbesto) in ogni sua forma: estrazione, impiego produttivo, commercializzazione ecc. L’Associazione, in relazione agli attuali livelli di conoscenza scientifica sui danni causati alla salute dalla inalazione di fibre di amianto, sostiene che non esiste alcun livello minimo di soglia al di sotto del quale vi sia sicurezza: quindi la massima concentrazione accettabile di fibre deve essere zero. La nostra associazione è nata dal movimento di lotta per la salute “Medicina Democratica” ed è stata fondata il 18 marzo 1989 a Casale Monferrato, con la denominazione di “Associazione Esposti Amianto”.
La pericolosità dell’amianto è dovuta soprattutto alle caratteristiche fisiche delle sue fibre che frantumandosi diventano come aghi lunghi e sottili con le estremità appuntite. Per avere un’idea delle dimensioni possiamo dire che in un centimetro vi possono essere trecentomila fibre.
Le fibre più piccole che riescono ad entrare nei polmoni causano diverse patologie : Placche pleuriche o affezioni non maligne della pleura (asbestosi pleuriche) lesioni cicatrizzanti al tessuto polmonare (fibrosi, asbestosi) mesotelioma alla pleura, al peritoneo, al pericardio, tumori ai polmoni – carcinoma, tumori del tratto gastro-intestinale, della laringe e di altre sedi
In nome del profitto si sono sacrificate migliaia di vite umane, che diventano centinaia di migliaia se si pensa che ancora oggi in alcuni paesi del mondo l’amianto viene estratto, lavorato, usato e diffuso.
L'amianto in Italia
I dati Inail sulla presenza di manufatti in amianto sul territorio nazionale sono approssimativi, in molte regioni italiane non esiste un piano amianto e quindi non è stato fatto un censimento per valutare la dimensione del rischio.
I dati ci dicono che esistano sul territorio 34.000 siti contaminati, la maggior parte dei quali non è stata bonificata, come Broni dove c’era la Fibronit una fabbrica che produceva cemento amianto come l’Eternit. Occorrono più di 30 milioni di euro per bonificare l’area, i cittadini lo chiedono inutilmente da anni. Lo Stato e la Regione non stanziano i fondi necessari e le persone continuano ad ammalarsi e a morire.
Il governo Monti durante la conferenza governativa amianto, tenutasi a Venezia nel novembre 2012, promise “un piano nazionale amianto, linee di intervento per un’azione coordinata delle amministrazioni statali e territoriali” piano che è stato approvato dal Governo il 21 marzo 2013.
Questo piano ancora non parte perché non vengono stanziati i fondi necessari per attuarlo, pochi giorni fa sono state presentate alla camera delle mozioni di richiesta di intervento del governo da parte di alcuni deputati sollecitate dal Coordinamento amianto nazionale che racchiude tutte le associazioni che rappresentano le Vittime, i loro familiari e gli esposti all’amianto. E’ una battaglia che il Coordinamento porta avanti da anni inutilmente.
Nel 2008 la Regione Lombardia ha eseguito una mappatura georeferenziata in base allo studio dei dati del MIVIS ha stimato che la superficie delle coperture in cemento amianto in tutto il territorio regionale non sia inferiore a 80 km2 pari ad almeno 2.700.000 metri cubi di materiale. Cifre sicuramente sottostimate!
Il nostro territorio comunale è stato censito da questa mappatura e risultano i seguenti dati:
su 14.032.162 m2 di superficie totale ne sono stati censiti 12.428.702 pari all’88.6%
Risultano esserci 309 poligoni pari a 237.852 mq con un volume di 7.928 mc Cifre approssimative che inoltre non tengono conto dell’amianto friabile, delle tubature, delle pavimentazioni, degli isolamenti, ecc. ecc.