mercoledì 9 luglio 2014

Giovani, una domanda senza risposte

Il dibattito che si è sviluppato sulla notizia della chiusura anticipata del Caffè Letterario, unico  luogo  di ritrovo serale dei giovani padernesi, mi ha spinto a riproporre con forza un tema che mi sta a cuore: una nuova politica per i giovani che l'amministrazione comunale deve seriamente mettere in campo. Perché è necessaria. I giovani  sono  cittadini come gli altri e hanno il diritto di essere ascoltati quando fanno domande alle quali nessuno si sente interessato a rispondere seriamente con atti concreti che vadano oltre i divieti, le multe e le retate dei vigili urbani. Per questo ritengo utile riproporre un intervento  da me pubblicato nel settembre scorso. Questo è  il  livello di discussione che mi interessa. Vediamo  se qualcuno ci mette la faccia e propone qualcosa di positivo. Buona lettura. 


Giovani, una domanda senza risposte
Ieri sera, rientrati tutti in città dalle vacanze, non meno di 400 giovani gremivano come ogni lunedì la piazza della Divina Commedia sulla quale si affaccia la Biblioteca Tilane. 
Un raduno provocato principalmente dal desiderio di incontrarsi e stare insieme dal momento che i rinfreschi e i cocktail serviti dal Caffè Letterario non erano che il pretesto attorno al quale riunirsi. 
Il fenomeno era impressionante: una piazza buia (il 70% dei punti luce della piazza erano spenti) nella quale masse di giovani ombre si agitavano immerse in un frastuono prodotto da centinaia di voci, il selciato della piazza coperto di lattine e bicchieri di plastica comunicavano più degrado che allegria. La lunga panca di cemento, unico arredo della piazza, era interamente occupata e non essendoci nessun'altra possibilità decine di ragazzi avevano pensato bene di utilizzare la fontana in secca, anch'essa fiocamente illuminata, come un sedile per conversare più comodamente. 
L'agitarsi da alveare in uno spazio ristretto di centinaia di giovani che alle 23 continuavano ad arrivare a ondate attirate verso il centro di quella bolgia umana che si addensava senza scopo apparente se non l'aggregazione fine a se stessa, costituivano oggettivamente un elemento di rischio, ma soprattutto esprimevano una forte domanda alla quale nessuno si curava e si è curato finora di dare una risposta.
La nostra città non offre niente ai giovani, non luoghi di aggregazione, dove fare e consumare musica e passare il tempo libero in modo più intelligente e piacevole. Ieri sera l'unica risposta offerta dall'amministrazione padernese alla domanda giovanile erano due pattuglie di vigili urbani che dai bordi della piazza tenevano d'occhio il gorgo agitato di corpi e voci. 
Ciò dimostra ancora una volta l'inadeguatezza e il bassissimo livello di ascolto e comprensione delle domande sociali di una coalizione di governo che dopo aver chiuso i centri di aggregazione e aver represso ogni manifestazione spontanea dei giovani, non ha offerto a questi cittadini alcuna alternativa al riunirsi senza scopo in una piazza buia a sprecare scomodamente la loro energia e vitalità.

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