giovedì 6 febbraio 2014

La stella dell'Italia popolare, democratica e repubblicana

La stella inserita nel logo di Sinistra per Paderno Dugnano fa arricciare il naso a molti osservatori. L'obiezione comune è: perché la stella a cinque punte delle BR?
E' triste constatare come la corruzione mediatica della memoria nazionale abbia inferto dei gravissimi danni al nostro immaginario collettivo. Come è possibile che un simbolo antico come la Stella d'Italia, il popolare "stellone", venga ridotta a un simile accostamento?
Cerco di rimediare a questo degrado raccontando la storia del simbolo della Repubblica Italiana, la cui creazione venne decisa dal primo governo De Gasperi nel 1946. In quell'anno venne istituita una Commissione per decidere lo stemma della nuova Italia repubblicana e bandito un concorso nazionale aperto a tutti i cittadini, a tema libero, con pochi vincoli alle proposte: bando assoluto ai simboli di partito e utilizzo della Stella d'Italia, già presente sullo Stemma del Regno d'Italia.
La stella bianca a cinque punte, infatti, era la rappresentazione simbolica dell'Italia sin dall'epoca risorgimentale e rimandava alla tradizionale iconografia che vuole l'Italia, rappresentata come un'avvenente donna, cinta di corona turrita e sovrastata da un astro luminoso.
Nell'emblema repubblicano essa è sovrapposta a una ruota dentata d'acciaio, simbolo del lavoro su cui si basa la Repubblica (Articolo 1 della Costituzione italiana) e del progresso. L'insieme è racchiuso da un ramo di quercia, che simboleggia la forza e la dignità del popolo italiano, e da uno di ulivo, che rappresenta la volontà di pace della nazione. Non a caso la stella, la quercia e l'ulivo sono elementi presenti anche nei simboli delle grandi forze politiche della sinistra e del centro sinistra.
Da questo discende la scelta di usare il simbolo identitario dell'ideale repubblicano, nazionale e popolare, nel logo della nostra lista civica. Il nuovo non nasce dal nulla, ma è erede dal meglio del nostro passato.

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