Si è aperto questa mattina l’ennesimo
Tavolo Politico presso la sede del Ministero delle infrastrutture a
Milano. Nonostante la mia partecipazione ai precedenti tavoli ed il
lavoro svolto in 5 anni, per giungere ad un risultato sostenibile per
la città, oggi la richiesta espressa di partecipare ai lavori ci è
stata negata ed in termini perentori.
Ho ricevuto per e-mail la risposta
formale del Responsabile del procedimento che cita il testo del
DM2/04 e che consente l’approfondimento unicamente alle figure
istituzionali, contrariamente alle intenzioni del Ministro Orlando, e
più precisamente: “soggetti diversi dalle istituzioni interessate
(…) non potranno essere ammessi alle riunioni dei lavori del
suddetto tavolo”Il paradosso è tale che i cittadini di Paderno si recano a Roma dal Ministro, ottengono un impegno che si concretizza in un decreto di VIA condizionato ad una soluzione per Paderno, ma quando non c’è più da scherzare ci accompagnano alla porta. Resta a fatica all’interno della sala riunioni Silvana Carcano, consigliere Regionale, che hanno pure tentato di allontanare, come è stato fatto con il sottoscritto, ed al momento risulta all’interno della sala.
Attendiamo le solite dichiarazioni edulcorate, a margine della riunione, consapevoli che non avremo la possibilità di partecipare alle prossime riunioni di questo tavolo, da quanto leggo nella mail del Dr. Gatto. Insomma è acclarato che le decisioni le assumeranno con l’estraneità del Comitato e dei cittadini. Ritengo questo fatto odierno un netto cambio di marcia da parte delle istituzioni e non penso che sarà favorevole per Paderno Dugnano
4 commenti:
Scandaloso! Non vi sono altre parole per definire gli sviluppi di questo pseudo comitato tecnico. Chi ha portato avanti per anni un progetto realistico e ben strutturato per dare una chance alla salute dei cittadini di Paderno, viene ora allontanato dagli zelanti, ma solo su queste cose, funzionari ministeriali.
Marco Leonardi
In realtà esiste un modo per aggirare la normativa citata dal solerte funzionario ministeriale ma richiederebbe la disponibilità sia dell'amministrazione comunale che del ccirm. Se è vero, come è vero, che l'obiettivo è quello di consentire all'ideatore del progetto di interramento di spiegare dettagliatamente i vantaggi del suddetto progetto ed eventualmente confutare in maniera competente le argomentazioni della controparte, l'amministrazione comunale potrebbe conferirgli una lettera di incarico provvisorio che lo qualifichi come tecnico comunale. In tale veste potrebbe partecipare a buon diritto al tavolo tecnico, senza che si possa eccepire la normativa. Può sembrare un'idea peregrina ma se guardiamo all'obiettivo comune...come si suol dire ubi maior minor cessat.
Marco Leonardi
Marco, mi sembra molto interessante la tua idea. Hai già avuto modo di parlarne con qualcuno del comitato o dell'amministrazione comunale?
andrea
Ciao,
Per adesso l'ho buttata lì al ccirm ma non ho ancora avuto un riscontro. E' senz'altro una cosa da approfondire e richiede piena disponibilità delle tre parti ( perchè alla fine sono tre ): amministrazione comunale, ccirm e ovviamente l'architetto del comitato.
Marco
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