domenica 1 dicembre 2013

Change.org cambiare insieme è possibile

Ricevo dal team italiano di Change.org questo messaggio con condivido con i lettori. Molti di voi la conoscono e hanno già usato questa piattaforma on-line gratuita di campagne sociali, fondata nel 2007 negli Stati Uniti. La missione di Change.org è permettere a tutte le persone in tutto il mondo di creare il cambiamento che vogliono vedere, unendo i valori di un'organizzazione non-profit con la flessibilità e l'innovazione di una startup tecnologica.


Ciao Carlo, il giorno in cui hai firmato la tua prima petizione su Change.org sei diventato parte di qualcosa di grande. Ora le persone, dappertutto, stanno cambiando le cose -- e tu sei protagonista di tutto questo. La scorsa settimana Change.org ha raggiunto 50 milioni di utenti in tutto il mondo. Come Facebook nel 2007 o Twitter nel 2009. Ma questa piattaforma non è solo una questione di firme o condivisioni: ti aiuta ad ottenere il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Ogni mese milioni di persone come te ottengono centinaia di vittorie attraverso Change.org.
Ma cosa possono cambiare 50 milioni di persone?
Solo nell’ultimo mese, tante petizioni hanno vinto in Italia, a cominciare dalla mobilitazione vittoriosa lanciata da Gabriele Muccino e sostenuta da 92mila persone per chiedere lo stop delle grandi navi da crociera a Venezia. ING Direct ha annunciato che renderà accessibile il proprio sito alle persone non vedenti, come chiesto dalla petizione di Stefano Infine, dopo la mobilitazione dell’opinione pubblica e più di 33mila firme su Change.org, è stato tolto il segreto di Stato dalle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone sull’interramento dei rifiuti tossici nella Terra dei Fuochi.
In India, Laxmi – una giovane donna sopravvissuta ad un brutale attacco con l’acido – ha vinto la sua campagna su Change.org per regolamentare la vendita dell’acido in tutto il Paese.
Negli Stati Uniti, un soldato ha ottenuto il visto per l’interprete afgano che gli ha salvato la vita, mentre una studentessa lavoratrice ha impedito alla Bank of America di introdurre commissioni sulle carte di credito grazie alle 300mila firme raccolte.
In Indonesia, il presidente Yudyohono ha supportato pubblicamente una petizione per avviare delle indagini sulla corruzione e gli abusi da parte della polizia. 
In Brasile quest’anno, dopo che la classe politica ha provato a estendere la propria immunità anche ai reati di corruzione, i pubblici ministeri hanno lanciato una serie di petizioni su Change.org poi sfociate in proteste di strada e in una vittoria epocale. 
E non ci sono solo i governi: le aziende, dalla Coca-Cola alla Ford, fino alle più piccole imprese, stanno cambiando le loro politiche grazie alle vostre campagne.
Su Change.org ci sono già più storie di quanto chiunque possa raccontare. E siamo appena agli inizi.
Grazie di essere così incredibili,
Salvatore Barbera e tutto il team di Change.org

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