giovedì 21 novembre 2013

Rho-Monza, chi lancia allarmi e chi cerca soluzioni

Chi vusa pusè la vaca lè sua. Ormai per quanto riguarda la comunicazione sull'evolversi della cruciale vicenda legata alla firma del decreto di VIA per il progetto Rho-Monza siamo al foro boario.
La Regione Lombardia è il centro di diffusione della disinformazione. Da un lato l'assessore Del Tenno che porta avanti in modo martellante la sua campagna mediatica tesa a convincere i cittadini che ormai il dado è tratto, che anche il ministro dell'Ambiente si è piegato alle ragioni del governatore lombardo Maroni e ha firmato il decreto dando via libera ai cantieri dell'autostrada a cielo aperto. Dall'altro i grillini locali che, postisi alla testa del Comitato per l'Interramento, diffondono notizie fasulle di fonte regionale (è la seconda volta) sulla "capitolazione" di Orlando con l'obiettivo di chiamare i cittadini alla mobilitazione sotto le loro bandiere dal momento che "i politicanti hanno tradito", come loro avevano sempre sostenuto.
I "politicanti" però non sono tutti uguali. C'è chi non esita a raccontare bugie, lanciare allarmi fasulli, creare confusione per tirare l'acqua al suo mulino elettorale e c'è (per fortuna) chi invece in una situazione difficile cerca fino all'ultimo di trovare il modo di modificare il progetto per quanto riguarda il tratto di Paderno Dugnano, con l'obiettivo di portare a casa un risultato meno devastante per la città.
Ecco cosa fanno i politici per bene: cercano utilizzando le armi della democrazia in loro possesso di cambiare le cose in senso più favorevole ai padernesi. Quelli che strillano nel foro Boario e che insultano "i politicanti" genericamente, mettendoli tutti sullo stesso piano, invece, si guardano bene dal dire che se il progetto Serravalle finora non è partito è merito in primo luogo dei cittadini che per cinque anni si sono battuti per l'interramento, ma anche di chi nelle istituzioni si è opposto al "mostro" autostradale e ha rallentato a lungo l'iter delle approvazioni portando avanti le ragioni dei padernesi.

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