martedì 26 novembre 2013

Pedemontana: il modello di sviluppo del partito autostradale

Ricevo dall'Ufficio Stampa di Pedemontana Lombarda e segnalo ai lettori questo comunicato sull'incontro che si è tenuto ieri alla Borsa milanese. Il comunicato offre molti dati di conoscenza e consente di prendere atto del modello di sviluppo economico e sociale sul quale si basa l'ideologia autostradale nel nostro Paese. Un modello che rovescia sull'ambiente e sulla vita delle persone tutti i costi e le contraddizioni perché basato sul concetto di crescita illimitata dei consumi e delle merci, circolanti sul territorio just in time, cioè 24 ore su 24, 365 giorni l'anno.
Tutte le proiezioni e le stime economiche di Pedemontana Lombarda si fondano sulla affermazione dell'immutabilità e della convenienza di questo modello di sviluppo che i fatti dimostrano non essere più sostenibile né credibile. I volumi di traffico, qualità e quantità di produzione e lavoro, struttura sociale ed economica dell'area interessata vengono dati come immutabili nel tempo e gli interessi veri del territorio, dell'ambiente naturale e delle persone che lo abitano sono visti come ininfluenti e vengono schiacciati sotto le regole di un gioco in cui prevalgono a priori gli interessi intoccabili dei soggetti politici ed economici portatori di questa visione.

Comunicato stampa
Pedemontana, motore per la crescita del territorio, modello di sviluppo per l’economia reale.
Milano, 25 Novembre 2013 – Si è tenuto stamattina in Borsa Italiana l’incontro “Economia Pedemontana” organizzato da Pedemontana Lombarda con la partecipazione di AIFI, Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital; Università Carlo Cattaneo – LIUC; Fondazione Politecnico di Milano e Giovani Imprenditori Confindustria Lombardia.
Durante l’incontro i relatori hanno rilevato il ruolo e l’essenzialità delle infrastrutture, in particolare di Pedemontana, per il processo di sviluppo di un territorio e l’impatto socio-economico direttamente riconducibili all’implementazione di una arteria autostradale.
Pedemontana, il cui primo tratto verrà inaugurato nei primi mesi del 2014, al termine dei lavori collegherà cinque province (Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como, Varese), in un territorio abitato da circa 4 milioni di persone, dove operano oltre 300 mila imprese, che esprimono il 10 per cento del PIL nazionale.

“Nei primi tre anni dall'apertura dei cantieri - ha affermato Salvatore Lombardo, Presidente di Pedemontana Lombarda – l’infrastruttura ha assicurato nuovi posti e milioni di euro generati tra pagamento degli emolumenti, acquisto di materiali e saldo dello stato di avanzamento. In un momento caratterizzato da una caduta libera nel settore delle costruzioni, stiamo garantendo reddito a oltre 700 micro e piccole imprese che senza queste commesse sarebbero costrette a licenziare. A fronte dell’investimento previsto per le sole opere, l’occupazione totale (diretta, indiretta e indotta) attivata in fase di cantiere ammonta a quasi 40 mila anni-uomo”.
In vent’anni, Pedemontana offrirà al territorio l’indotto di 3 miliardi di Euro in opere, ogni chilometro sarà in grado di creare 900 nuovi posti di lavoro, 40 mila posti di lavoro in uno dei settori più colpiti dalla crisi, generando un incremento del pil stimabile in 210 milioni di euro, con un beneficio diretto sul fatturato delle imprese di più di 200 milioni di euro.
Pedemontana farà risparmiare negli spostamenti 45 milioni di ore all’anno, vale a dire 123mila ore al giorno. L’autostrada sarà così un’impresa che andrà a generare valore per il territorio e per i suoi investitori.
Questa infrastruttura, che completa il nuovo sistema di mobilità autostradale della Lombardia e del nord Italia, si sviluppa in un momento complesso ma non privo di significati ed opportunità.
Con i suoi 4 miliardi di euro in termini di fabbisogno e di impieghi, Pedemontana Lombarda, rappresenta un modello di economia reale positiva: il lavoro frenetico dei cantieri crea un indotto economico che rende la cantierizzazione uno strumento anticiclico a sostegno della crescita del paese, un modello di sviluppo economico destinato a rappresentare una certezza nell’instabilità di questo periodo.

Autostrada Pedemontana Lombarda
L’Autostrada Pedemontana Lombarda è una grande infrastruttura viaria, che s’inserisce nell’area densamente abitata e industrializzata a nord di Milano, da Varese a Bergamo. L’Autostrada Pedemontana Lombarda è un sistema viabilistico con uno sviluppo complessivo di circa 157 km, di cui 67 km di autostrada - l’asse principale da Cassano Magnago (VA) a Osio Sotto (BG) - 20 km di tangenziali - articolati nei sistemi tangenziali di Varese e Como, lunghi rispettivamente 11 e 9 km - e 70 km di opere stradali connesse, che contribuiranno a risolvere la congestione della viabilità locale.
Al termine dei lavori collegherà 5 province (Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como, Varese), in un territorio abitato da circa 4 milioni di persone, dove operano oltre 300.000 imprese, che esprimono il 10% del PIL nazionale. L’asse autostradale principale (67 km) da Cassano Magnago (Va) a Osio Sotto (Bg), che collega le esistenti autostrade A8 Milano-Varese, A9 Milano-Como e A4 Torino-Venezia, è suddivisa in 5 tratte: tratta A: tra le autostrade A8 e A9 (15 km); tratta B1: dall’interconnessione con la A9 alla SP ex SS 35 (7,5 km); tratta B2: da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno (9,5 km); tratta C: da Cesano Maderno all’interconnessione con la Tangenziale Est/A51 (16, 5 km); tratta D: dalla Tangenziale Est/A51 all’autostrada A4 (18,5 km).

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