sabato 16 novembre 2013

Il buio oltre il monumento

Ricevo da Cristina Arcari (nome che mi suona familiare) questo appello rivolto all'assessore ai Lavori Pubblici che pubblico volentieri.

In questi giorni ho osservato con stupore la quantità di lavori pubblici effettuati dall'amministrazione: dal nuovo manto stradale davanti alla sede del comune allo schermo luminoso di piazza della Resistenza (sulla cui funzione nutro ancora molti dubbi), ho visto però che nel campo dell'illuminazione stradale e delle piste ciclabili migliorie non sono avvenute, non parlando della condizione della pista ciclabile di via IV Novembre (servirebbe un discorso a parte). Proprio stasera, verso le 18, sono tornata a casa dalla stazione di Paderno e, dirigendomi verso il monumento ai caduti di Via IV novembre dove sono solita parcheggiare la bici, non vedevo niente e ho avuto paura. Ho quindi convinto la mia amica ad accompagnarmi e solo grazie alla torcia del telefono sono riuscita a recuperare la mia bicicletta.
La domanda sorge spontanea: perché lo spiazzo dei caduti, dove sono presenti ben due lunghe rastrelliere per biciclette, è totalmente al buio? La risposta è questa, lo spiazzo ha sì due lampioni (abbinati per di più al contesto del monumento) ma perennemente spenti. Perché allora non estendere anche al mondo dei ciclisti padernesi le migliorie che l'amministrazione sta compiendo in questi mesi che ci separano dalle elezioni comunali? Riaccendere quei due lampioni sarebbe già un gesto semplice e utile, in quanto entrare in un luogo completamente buio è un rischio per chi parcheggia lì la bici, per i possibili furti e per le aggressioni che, anche solo da chi passeggia nel marciapiede proprio davanti, non verrebbero notate.
Quindi il mio appello va all'assessore ai Lavori Pubblici: accendete i lampioni del monumento ai caduti, i cittadini apprezzeranno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non sei l'unica ad avere grosse perplessità sullo schermo in Piazza della Resistenza.
E non solo sulla sua utilità...
Andrea