domenica 27 ottobre 2013

Partecipazione: la proposta di Idee Comuni

Il dibattito di venerdì sera sulla partecipazione è stato poco partecipato. Solo una quindicina di persone si sono ritrovate allo Splendor per discutere i contenuti delle sette proposte ricevute da Idee Comuni. Ciononostante l'incontro non è stato inutile.
Il confronto ha fatto emergere alcuni punti largamente condivisi sui quali è possibile definire un nuovo modello partecipativo da presentare ai cittadini inserito in un programma elettorale e questo obiettivo dell'iniziativa si può dire raggiunto.
I punti condivisi dall'assemblea sono stati:
1) Non disperdere, ma recuperare l'esperienza dei Consigli di Quartiere e della partecipazione democratica costruiti dal centrosinistra nel 1978 a oggi. Recuperare i contenuti innovativi del Regolamento mai attuati (assemblee cittadine, referendum consultivi, ecc) e ripristinare l'assessorato alla Partecipazione dotato di un bilancio specifico per i quartieri.
2) Nel caso in cui i futuri Consigli di Quartiere non saranno eletti nel 2014, i nuovi organismi saranno creati direttamente dai cittadini del quartiere riuniti in assemblea che sceglieranno i nuovi consiglieri tra tutti coloro che si saranno autocandidati.
3) I consiglieri eletti resteranno in carica per un periodo definito dall'assemblea e avranno il compito (svolto volontariamente) di gestire l'apertura e l'uso della sede di Quartiere (riunioni ed eventi politici, sociali e culturali di circoli, associazioni, comitati e partiti) che dovrà venire attrezzata dal Comune con l'acceso Wireless alla rete per consentire comunicazione e informazione.
4) I nuovi organismi di Quartiere avranno il compito di raccogliere le istanze dei cittadini e, dopo averle discusse in assemblea, inviarle come petizioni o proposte da inserire all'ordine del giorno del Consiglio Comunale
5) La figura dell'assessore alla Partecipazione è necessaria per garantire il rapporto tra quartiere e amministrazione centrale. Raccoglierà le delibere degli organismi di quartiere che il Consiglio Comunale dovrà discutere, approvare, emendare o respingere.
6) L'amministrazione deve riconoscere questi organismi ai quali deve fornire gli strumenti di formazione, informazione, consultazione di cui i cittadini possono usufruire direttamente grazie alle tecnologie e i servizi web (sito comunale, forum di discussione, mailing list, sms, ecc) e ai mezzi tradizionali come La Calderina e l'URP.
7) Recuperare l'esperienza positiva del Bilancio Partecipativo
8) Recuperare ed estendere l'esperienza delle Consulte (Cultura, Sport, Volontariato sociale, Immigrazione)
Questa è dunque la proposta che Idee Comuni offre alla città e sulla quale chiederà il consenso di cittadini e forze politiche per far riprendere alla democrazia partecipativa il suo percorso verso la costruzione di un futuro migliore per la nostra comunità.

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