Oggi, sul suo blog, Pippo Civati ha scritto una cosa che non è possibile scrivere meglio. La ripubblico pari pari e la segnalo agli interessati.
Sono anni che la sinistra, per sembrare
nuova, va a destra.
Si limita alla critica di se stessa e
della propria inadeguatezza, per arrivare, precipitosamente, alla
propria negazione.
Con le larghe intese, questa tendenza
ha superato i canoni tradizionali: si è cercato di affermare che con
la destra ci si deve pacificare, perché ci sono talmente tanti punti
in comune, che non ne avete idea.
Della destra non prendete liberalismo e
libera concorrenza e conflitto d’interessi e merito, perché la
destra italiana, queste cose, non ce le ha. Cavour non abita più
qui. Da un secolo e passa.
No, della destra prendete i codici
culturali, la comunicazione superficiale, la velocità che supera (di
slancio) la complessità. E quel senso di corporazione e di rendita,
così nessuno si sentirà messo in discussione.
Prendete il naz-pop così com’è,
prendete i modi spicci e un po’ di trasformismo, perché di
coerenza non ne abbiamo più bisogno.
Per anni inseguite Casini, poi non c’è
più Casini, e allora inseguite Monti, poi non c’è più Monti…
Insomma, tra nuovo e vecchio, non è
detto che il vecchio sia di sinistra.
Forse c’è una sinistra più moderna
della destra che la vuole archiviare.
Forse è il caso di ricordarselo, ogni
tanto: che il nuovo non è a destra.
Bisogna solo avere un po’ di fiducia
in se stessi e fare le cose in cui si crede. Fino in fondo.
1 commento:
Montale, che non a caso fu pubblicato dal Gobetti di Risorgimento Liberale, parlava di chiesa rossa e chiesa nera.
La Chiesa nera italiana, fatta di fascismo (che nasce da una costola della sinistra e non dalla destra storica), clericalismo e interessi corporativi dei "padroni del vapore" ha sempre visto male il liberalismo e anche il liberismo a parte la parentesi di De Gasperi, prontamente chiusa dai suoi compagni di partito.
A sinistra però certe cose non vanno cercate nella chiesa rossa ma nei tentativi dei partiti laici (Psi, PRi, Pli, radicali, verdi etc etc) di smontare il compromesso delle 2 chiese per portare un po' di modernità nel paese (divorzio, aborto, nucleare etc...).
Quanto spazio ha questa tradizione oggi nel PD?
Basti pensare che il nuovo è Renzi che pure apprezzo ma ha radici democristiane.
Prima o poi sarebbe importante chiedersi perché l'Italia rimane in balia di forze politiche oscurantiste nonostante poi la maggioranza della popolazione sia aperta a temi estremi come la ricerca sulle staminali.
Fino a quando non lo si farà la chiesa rossa e quella nera si combatteranno in campagna elettorale per poi mettersi d'accordo in parlamento più o meno apertamente.
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