mercoledì 12 giugno 2013

Tram della Comasina: è il Comune di Milano a rallentare i lavori

Ricevo da Gianfranco Massetti questa relazione aullo stato del progetto di riqualificazione della linea  Milano-Limbiate, dalla quele emerge che all'origine del ritardo c'è l'atteggiamento dilatorio del Comune di Milano.

SITUAZIONE ACCORDO METROTRANVIA MILANO LIMBIATE

di Sandro Archetti
Oggi (ieri per chi legge) si è tenuto presso la provincia di Milano, il tavolo degli enti interessati dal progetto di metrotranvia (o tranvia veloce) Milano Limbiate, a quasi un anno di distanza dalla sottoscrizione dell’accordo, avvenuta il 3 Agosto 2012.
Premetto che nessuno ha sollevato la questione del tentativo di EXPÒ di di accaparrarsi le risorse provenienti dai contributi dello Stato per le 2 tranvie della Brianza, quindi anche della Milano Limbiate.
Expò ha rinunciato? Da notizie molto attendibili in mio possesso: assolutamente no!
Se l’accordo definitivo sul progetto di metrotranvia Milano Limbiate non venisse firmato, sembrerebbe che EXPò abbia ampie possibilità di accordarsi con il governo per averle per se, parliamo di 60 milioni di euro.
Veniamo alla riunione odierna:
Regione Lombardia, ed a questo punto lodiamo il lavoro dell’ex. Assessore Cattaneo, è l’ente che meglio di tutti ha svolto il proprio compito: ha approvato l’accordo in consiglio ed ha approvato lo stanziamento economico.
Gli altri comuni si dividono invece in 2 blocchi distinti:
Blocco 1: coloro che hanno convalidato l’accordo nei propri consigli, ritenendo questo un atto sufficiente ad affermare la volontà politica di trovare le risorse necessarie, ma che per motivi del tutto legittimi, non avendo ancora approvato i bilanci preventivi, non hanno ne messo a bilancio la quota per il 2013 ne approvato il piano triennale delle opere pubbliche. A questo blocco appartengono la Provincia di Milano, e i comuni di Limbiate, Senago, Cormano.
Blocco 2: coloro che coloro attendono di approvare il bilancio preventivo, così da portare in consiglio comunale un atto che contiene il parere tecnico (economico finanziario) ed approvare il tutto. A questo blocco appartengono la Provincia di Monza e Brianza, i comuni di Milano e Paderno Dugnano.
Faccio qui una mia riflessione, che ho avuto l’opportunità di esprimere nella riunione odierna: coloro che appartengono al blocco 2 non hanno a mio modo di vedere compreso lo spirito dell’accordo del 3 Agosto 2012. Tale accordo infatti chiedeva una conferma dell’impegno politico sottoscritto, conferma che doveva avvenire entro la fine del 2012. Ciò che dico è confermato dal crono programma previsto all’art. 7 del accordo, che prevedeva infatti che entro il 28.02.2013 si arrivasse al completamento del progetto definitivo, alla suddivisione in lotti e alla validazione. E’ evidente che tutto ciò poteva essere fatto solo ad accordo definitivo approvato, e vista la data (28 febbraio) ciò non poteva avvenire prima dell’approvazione dei bilanci preventivi 2013, per nessuno degli enti coinvolti.
Comunque sia prendiamo per buono ciò che c’è, vale a dire che quasi tutti gli enti interessati presenti hanno garantito, da qui a qualche settimana, ma comunque prima delle vacanze estive, l’approvazione dei bilanci e la conseguente convalida dell’accordo sulla Metrotranvia.
Quasi tutti, in quanto Maran ha dichiarato che per l’approvazione del bilancio  del Comune di Milano, si dovrà attendere il mese di settembre inoltrato.
Ma la questione preoccupante non è tanto questa, quanto il fatto che Maran ha tenuto ancora un posizione ambigua, aggiungendo fumosamente altre questioni durante il suo intervento. Infatti nel confermare di aver inserito nel bilancio proposto alla Giunta la quota prevista per il Comune di Milano (vale a dire 10 milioni di euro) ha dichiarato che non intende investire altri soldi, a fronte invece di prevedibili richieste da parte dell’USTIF (Ufficio speciale trasporti e impianti fissi) che nelle prossime settimane dovrà rivisitare (dopo i sopralluoghi dello scorso anno) la rete tranviaria ed il materiale rotabile, per valutarne il grado di sicurezza. Insomma Maran ha fatto capire che non intende inserire queste risorse a bilancio.
Maran ha inoltre aggiunto una cosa del tutto incomprensibile a questo tavolo. Ha infatti parlato del fatto che il Comune di Milano è esposto anche per 5 milioni di euro sull’Hub di Comasina (stazione + parcheggio di interscambio)  e che quindi i soldi che Milano deve mettere sul progetto sono troppi.
Gli è stato ricordato che la questione dell’Hub di Comasina non può essere collegata al progetto della Metrotranvia, perché apparteneva ed era finanziato nell’ambito della costruzione della Metropolitana M3.
Non si è ben capito cosa intendesse, ho voluto pensare che fosse un tentativo di sensibilizzare la Regione Lombardia, che però era presente solo con funzionari.
De Nicola è poi intervenuto ricordando l’accordo che avevamo con l’USTIF e cioè di non far investire risorse ulteriori e spendere soldi inutili, per una tranvia che andremo a rimodernare totalmente da qui ad un paio di anni. Chiaro che all’Ustif si devono dare garanzie sulla partenza dei lavori dell’opera.
Alla fine non è rimasto che definire di rivederci il 15 settembre, sebbene non fossero diradate una serie di preoccupazioni reali: infatti, sebbene il termine del 30 giugno 2014 non sia perentorio, entro quella data dovremo aver già stipulato il contratto d’appalto (o comunque essere a buon punto), pena la perdita del finanziamento statale di 60 milioni di euro.

Unica nota positiva è che si è definito, anche in assenza dell’accordo definitivo, di convocare la conferenza dei Servizi, così da guadagnare tempo.

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