domenica 9 giugno 2013

Professione fotoreporter: Robert Capa a Londra

"Internazionale" di questa settimana pubblica una recensione della mostra "Death in the making", all’Atlas Gallery di Londra fino al 6 luglio,con la quale si celebra il centenario della nascita di Robert Capa, il grande fotoreporter che ha ritratto i drammi del secolo scorso.


Nato a Budapest nel 1913, il suo vero nome era Endre Ernő Friedmann. Quando iniziò la sua professione a Parigi cambiò il nome ungherese e diventò Robert Capa. Uno dei suoi primi reportage fu quello sulla guerra civile in Spagna di cui un simbolo è la famosa e molto discussa (c'è chi la ritiene non scattata da lui, ma dalla sua compagna, la fotografa tedesca Gerda Taro) immagine del miliziano colpito a morte.


Capa è anche l’autore del celebre scatto dello sbarco in Normandia (qui sopra). Il fotografo infatti partecipò il 6 giugno 1944 alla sbarco dei marines sulla spiaggia di "Omaha", dove migliaia di soldati vennero uccisi mentre tentavano di prendere terra (3mila di cui 1.000 nella prima mezz'ora). Capa sopravvisse alla carneficina, ma non riuscì a riportare altre foto diverse da uno spezzone di rullino (11 foto) tra cui c'era quella nebulosa, sfocata e mossa divenuta poi famosa. La versione ufficiale è che le sue immagini vennero rovinate dal tecnico in laboratorio, ma io sono propenso a credere che nemmeno Capa sarebbe riuscito a riportare altro dall'inferno di Omaha Beach. La sua ora suonò 10 anni dopo in Vietnam che allora si chiamava Indocina. Morì saltando su una mina a Thai Binh il 25 maggio 1954.

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