venerdì 5 aprile 2013

Palazzolo, il viale (alberato) del tramonto

La giunta Alparone è ormai avviata inesorabilmente sul viale del tramonto e a noi, che abbiamo sempre guardato con scetticismo un esperimento politico da lui definito pomposamente in campagna elettorale, "voltare pagina", non resta che osservare con sguardo compassionevole le ultime convulsioni della sua residuale avventura amministrativa.
Un'avventura all'insegna dell'improvvisazione e del dilettantismo più che della progettualità e della sperimentazione, come dimostrano i due ultimi tentativi di lasciare un segno del suo passaggio ai posteri: il polo scolastico di Calderara da realizzare con la cementificazione privata di un'area verde pubblica e il rifacimento di via Sant'Ambrogio che sacrifica un filare di tigli alle auto e al traffico.
In tutte e due i casi egli ha cercato di gabellare i suoi progetti come "partecipati" e frutto del dialogo con i cittadini dei quartieri. Nel caso di Calderara lo hanno smentito 1.200 firme di cittadini contrari alla speculazione edilizia mascherata da riqualificazione scolastica. Nel secondo caso ha addirittura tentato di imporre come "volontà" degli abitanti del quartiere i risultati di un questionario compilato da 114 residenti, che sta per essere sepolto sotto centinaia di firme contrarie.
Firme che esprimono una volontà e una partecipazione non fittizia, che non si limita a dire "no", ma propone un'alternativa di riqualificazione urbanistica che, salvando gli alberi esistenti e mettendo in sicurezza strade e marciapiedi, arricchisce la viabilità con una pista ciclabile a completamento del tracciato che collega i due quartieri al centro di Dugnano. Una progettualità dal basso che propone su scala locale una idea di città molto diversa da quella legata al modello di mobilità individuale attardato sulla visione anni '60 della "città drive in".
La cosa interessante da rilevare è che nel progetto di PGT approvato dal Consiglio Comunale a colpi di maggioranza e con un dibattito che è più corretto definire"dialogo tra sordi", si legge a pagina 85 (Piano dei Servizi) che tra le scelte del PGT ci sono: l'irrobustimento dell’equipaggiamento vegetale in ambito urbano ed estensione delle “vie verdi” (boulevard alberati, l’asta del Seveso come “spina centrale” della fruizione “lenta” della città ..) individuazione di una rete di mobilità ciclopedonale che innervi il territorio comunale e che faciliti un progressivo spostamento modale e modalità di spostamento urbano più sostenibili.
E' così, con l'intervento stile motosega e asfalto di via Sant'Ambrogio che la giunta Alparone intende realizzare le scelte del "suo" PGT? Come si vede l'improvvisazione, l'incoerenza, l'uso e l'abuso di parole e termini urbanistici buoni per tutti i significati si confermano coperte corte con le quali un'amministrazione arrivata al capolinea senza aver fatto niente, tenta di coprire un'idea di città, più che sbagliata, inesistente.
Gli abitanti di Palazzolo che si oppongono al taglio degli alberi nei giorni scorsi hanno espresso il loro dissenso con una manifestazione di intelligente land art, realizzata appendendo ai tronchi del tigli minacciati delle sagome di cartone raffiguranti dei bambini. La cosa ha fatto infuriare l'assessore all'Ambiente, l'evanescente Tonello, che ha emesso subito un comunicato stampa fremente di sdegno dove si definisce la manifestazione "una campagna di propaganda demagogica e disinformazione". Nel suo comunicato l'assessore annuncia già la marcia indietro dell'amministrazione sostenendo che la sua giunta "non intende tagliare gli alberi" ma che "dopo una consultazione con i residenti, sta ipotizzando anche l’eventuale sostituzione di 7 tigli, su 44 esistenti lungo la via, con essenze che non pregiudichino, come avviene oggi, la percorribilità dei marciapiedi e l’integrità delle recinzioni e dei cancelli delle abitazioni prospicienti”.
Tonello afferma inoltre, in perfetto stile alparoniano, che: "la precedente Amministrazione ha avviato il taglio e la sostituzione di numerosi alberi (quasi 100) lungo le vie Massarenti, Bachelet, Basso nel quartiere Cassina Amata, per mettere a norma la percorribilità dei marciapiedi" e denuncia come "elettorale" la protesta dei cittadini. Come se il suo piano di rifacimento della via Sant'Ambrogio, proposto a un anno dalla scadenza del mandato, rispondesse invece a finalità di altro genere.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Rimanendo a Palazzolo,consiglierei all'assessore, oltre che a trovare una soluzione per via S. Ambrogio,di fare un giro lungo la ciclopedonale del Seveso dal Borghetto al "Saltagatt" per rendersi conto del degrado (che avevo gia'segnalato)sempre piu' insopportabile e pericoloso....

Gianfranco Pessina

Anonimo ha detto...

Scusa Ginfranco, ma io, preferisco pensare che, il nostro caro assessore all'ecologia, non conosca neanche la ciclabile di cui tu parli,
vorrei mai che, scoprendo quella splendida oasi, creata dalla scorsa Giunta, permettimi di dire, con l'aiuto fondamentale del gruppo dei Verdi, da lui tacciati come cementificatori, (salvo notare che, tutti i costruttori edili del Comune, fanno parte del suo schieramento politico,) decidesse di abbattere qualche altro filare d'alberi, fotre del risultato di qualche "Oceanico" questionario.

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

Nel corso della prossima riunione dell'Amministrazione Comunale vorrei proporre un'interrogazione in merito all'ormai annoso problema del passaggio di camion nella zona di via Cesare Battisti con il conseguente inquinamento acustico ed ambientale.
Infine sarebbe opportuno che l'Amministrazione Comunale facesse rispettare il divieto, di spegnere i motori a passaggio a livello chiuso in via Roma che viene disatteso da molti,troppi automobilisti.
A che serve fare una norma se poi non viene fatta rispettare?
Sperando che qualcosa si muova porgo distinti saluti.

Raffaele Mastromarino

Anonimo ha detto...

Segnalo che sul sito http://chiaraprotesta.wordpress.com/ si parla proprio di questo problema al passaggio a livello con tanto di foto...