I vertici dei partiti
e la stampa nazionale, invece, preferiscono non parlarne:
niente dibattiti su come si muore in Italia, tranne quando alcune
storie personali si impongono: Eluana e Beppino Englaro, Giovanni
Nuvoli, i leader radicali Luca Coscioni e Piero Welby.
Oggi, chi aiuta un malato terminale a
morire - magari un genitore o un figlio che implora di porre
fine alla sofferenza del proprio caro - rischia molti anni di
carcere. Il diritto costituzionale a non essere sottoposti a
trattamenti sanitari contro la propria volontà è costantemente
violato, anche solo per paura, o per ignoranza. La conseguenza è il
rafforzamento della piaga tanto dell'eutanasia clandestina che
dell'accanimento terapeutico.
Per rimediare a questa situazione, vengono proposte dall'Associazione Coscioni poche regole e chiare, che stabiliscano con precisione
come ciascuno possa esigere legalmente il rispetto delle proprie
decisioni in materia di trattamenti sanitari, ivi incluso il ricorso
all'eutanasia.
Gianni Rubagotti, Marco Coloretti, Oscar Figus, Roberto Ranzenigo hanno diffuso oggi un appello a firmare per introdurre l'eutanasia legale in Italia. Presso la Segreteria comunale di Paderno Dugnano tutti i cittadini residenti in città possono firmare. Chi volesse potrà farlo anche sabato 13 aprile in Piazza della Divina Commedia (Tilane). Questo il testo della proposta di legge.
Rifiuto di trattamenti
sanitari e liceità dell'eutanasia
Articolo 1
Ogni cittadino può rifiutare l’inizio
o la prosecuzione di trattamenti sanitari, nonché ogni tipo di
trattamento di sostegno vitale e/o terapia nutrizionale. Il personale
medico e sanitario è tenuto a rispettare la volontà del paziente
ove essa:
1) provenga da soggetto maggiorenne;
2) provenga da un soggetto che non si
trova in condizioni, anche temporanee, di incapacità di intendere e
di volere, salvo quanto previsto dal successivo articolo 3;
3) sia manifestata inequivocabilmente
dall’interessato o, in caso di incapacità sopravvenuta, anche
temporanea dello stesso, da persona precedentemente nominata, con
atto scritto con firma autenticata dall’ufficiale di anagrafe del
comune di residenza o domicilio, “fiduciario per la manifestazione
delle volontà di cura”.
Articolo 2
Il personale medico e sanitario
che non rispetti la volontà manifestata dai soggetti e nei modi
indicati nell’articolo precedente è tenuto, in aggiunta ad ogni
altra conseguenza penale o civile ravvisabile nei fatti, al
risarcimento del danno, morale e materiale, provocato dal suo
comportamento.
Articolo 3
Le disposizioni degli articoli 575,
579, 580 e 593 del codice penale non si applicano al medico ed al
personale sanitario che abbiano praticato trattamenti eutanasici,
provocando la morte del paziente, qualora ricorrano le seguenti
condizioni:
1) la richiesta provenga dal paziente,
sia attuale e sia inequivocabilmente accertata;
2) il paziente sia maggiorenne;
3) il paziente non si trovi in stato,
neppure temporaneo, di incapacità di intendere e di volere, salvo
quanto previsto dal successivo articolo 4;
4) i parenti entro il secondo grado e
il coniuge con il consenso del paziente siano stati informati della
richiesta e, con il consenso del paziente, abbiano avuto modo di
colloquiare con lo stesso;
5) la richiesta sia motivata dal fatto
che il paziente è affetto da una malattia produttiva di gravi
sofferenze, inguaribile o con prognosi infausta inferiore a diciotto
mesi;
6) il paziente sia stato congruamente
ed adeguatamente informato delle sue condizioni e di tutte le
possibili alternative terapeutiche e prevedibili sviluppi clinici ed
abbia discusso di ciò con il medico;
7) il trattamento eutanasico rispetti
la dignità del paziente e non provochi allo stesso sofferenze
fisiche. Il rispetto delle condizioni predette deve essere attestato
dal medico per iscritto e confermato dal responsabile della struttura
sanitaria ove sarà praticato il trattamento eutanasico .
Articolo 4
Ogni persona può stilare un atto
scritto, con firma autenticata dall’ufficiale di anagrafe del
comune di residenza o domicilio, con il quale chiede l’applicazione
dell’eutanasia per il caso in cui egli successivamente venga a
trovarsi nelle condizioni previste dall’art. 3, comma 5 e sia
incapace di intendere e volere o manifestare la propria volontà,
nominando contemporaneamente, nel modo indicato dall’art. 1, un
fiduciario, perché confermi la richiesta, ricorrendone le
condizioni.
La richiesta di applicazione
dell’eutanasia deve essere chiara ed inequivoca e non può essere
soggetta a condizioni. Essa deve essere accompagnata, a pena di
inammissibilità, da un’autodichiarazione, con la quale il
richiedente attesti di essersi adeguatamente documentato in ordine ai
profili sanitari, etici ed umani ad essa relativi.
Altrettanto chiara ed inequivoca,
nonché espressa per iscritto, deve essere la conferma del
fiduciario.
Ove tali condizioni, unitamente al
disposto di cui al precedente art. 3, comma 7 siano rispettate,
non si applicano al medico ed al personale sanitario che abbiano
attuato tecniche di eutanasia, provocando la morte le paziente, le
disposizioni degli articoli 575, 579, 580 e 593.
E' importante dire che questa proposta
NON vuole imporre l'eutanasia, ma semplicemente dare a ognuno di noi
la possibilità di fare una scelta sul momento finale della sua vita.
I promotori chiedono quindi ai
cittadini di recarsi alla segreteria comunale
- da lunedi a venerdi dalle 8.15 alle
12.30;
- lunedi, martedi e giovedi anche dalle
16.45 alle 17.45;
- sabato dalle 8.15 alle 12.15.
Per firmare la proposta, occorre avere
al seguito un documento di riconoscimento (come la Carta d'Identità)
valido.
1 commento:
Per la verità c'è un partito che ne parla da decenni, in particolar modo grazie alle lotte della dimenticata Adele Faccio e poi ci sono comunque singoli esponenti politici che probabilmente ne parlerebbero di più se qualche Porta a porta invece di occuparsi di plastici o gossip desse uno spazio anche ai problemi del paese.
Comunque è importante notare, specialmente in fase di tesseramento, che Coloretti e Figus sono personali e non impegnano il PD padernese. Li ringrazio del loro coraggio perché non sono posizioni "comode".
Sarà importante per gli elettori del PD favorevoli ricordarsi questi nomi oltre a quello di Ranzenigo quando dovranno esprimere delle preferenze alle prossime amministrative.
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