I dati delle urne aperte delle elezioni regionali a Paderno Dugnano confermano le tendenze emerse dal voto della Camera e del Senato. Il PD è il primo partito della città, e il suo candidato, Umberto Ambrosoli è in testa con oltre il 40% e distacca di 3,5 punti il segretario federale della Lega, Bobo Maroni. La candidata padernese del M5S è ferma al 18% mentre Albertini sfiora il 4%.
A livello di singole liste i risultati confermano il disgregarsi delle forze di centro destra. il Partito Democratico è al 27,6%, il PdL resta staccato di oltre 9 punti anche contando i voti della lista spin off Fratelli d'Italia, mentre la Lega Nord è crollata al 8,6%. La lista di Ambrosoli ha raccolto il 7,3%, meno bene è andata la sinistra: SEL è al 1,5%, un po' più di Etico che supera di poco l'1%. I centristi, Albertini e Casini, insieme arrivano a malapena al 4%. L'IdV, infine, è sparita dietro a un dato da prefisso telefonico.
Insomma Paderno si conferma in controtendenza rispetto alla Lombardia dove il risultato al momento appare quasi perfettamente rovesciato con Maroni avanti del 4% rispetto ad Ambrosoli. Un segnale significativo che esce del confronto in Lombardia tra destra e sinistra, è quello del consenso del PD che arriva al 25,3% contro il 16,8 del PdL con fermandosi il primo partito in Regione, davanti anche al M5S che prende più voti (13,4%) della sua candidata presidente che ne prende il 12,8%.
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