mercoledì 20 febbraio 2013

Don Milani: ma Alparone vuole ristrutturarla o vuole abbatterla?

La Calderina, il periodico comunale dedicato ad informare i cittadini sulle attività dell'amministrazione, da quando Alparone governa (si fa per dire) la città è decaduta a livello di foglietto propagandistico della giunta e del suo massimo esponente che la usano più che altro per parlarsi addosso a spese nostre. 
Questa denuncia può sembrare rituale, ma io sono convinto che ripetere la verità dei fatti sia utile alla causa del bene comune e dai a dai qualcosa nella memoria, anche dei più capoccioni, alla fine rimane. Gli ultimi due numeri della Calderina usciti a febbraio meritano però una citazione a parte. Di quello "speciale" dedicato al PGT, dei suoi clamorosi falsi e strafalcioni, oltre che del suo dichiarato intento manipolatorio, abbiamo già discusso ampiamente. Adesso vale la pena sottolineare il contenuto sorprendente del numero datato 1 febbraio 2013 che ho ricevuto nei giorni scorsi. Un numero "elettorale" perché dedicato alle imminenti elezioni nazionali e regionali di questo fine settimana.
Sorvoliamo sull'editoriale "Vaticano" del suo "direttore" e concentriamoci sull'articolo in taglio basso pubblicato a pagina 3. Il titolo è: "Programmati i lavori per la Don Milani. Il Ministero assegna i finanziamenti" e nel testo si annuncia per questa estate un massiccio investimento per i lavori di manutenzione straordinaria  della scuola elementare di Calderara, un intervento destinato a rifare il cappotto esterno dell'edificio che verrà così impermeabilizzato e reso "più bello esteticamente e più confortevole".
Ma, si chiedono i cittadini che leggono la notizia, che senso ha fare questo investimento in una scuola che, secondo quanto affermato dallo stesso sindaco Alparone durante l'incontro dell'8 febbraio scorso al Consiglio di Quartiere di Calderara, dovrebbe venire abbattuta e spostata nel nuovo "Polo scolastico" da realizzare (come prevede il PGT) nell'area delle scuole di via Vivaldi? Ma, mi chiedo io, il sindaco legge ogni tanto quello che scrive sul giornale comunale?  Temo di no, pertanto lo invito a prenderne visione e spiegarsi meglio chiarendo una volta per tutte ai cittadini cosa vuole fare a Calderara: vuole davvero ristrutturare e riqualificare, spendendo 300mila euro come scrive, la scuola di via Mascagni e poi abbatterla per trasferirla in via Vivaldi?

3 commenti:

Stefano Mora ha detto...

Sottoscrivo in pieno. Anche io ho notato questa incredibile contraddizione, che mi rafforza nella convinzione che alcune persone della giunta attuale non sappiano proprio cosa stanno facendo.

fabio ciboldi ha detto...

A me invece pare diversa la questione. Alparone guarda all'oggi ristrutturandola coi pochi soldi a disposizione e intanto pensa al futuro creando tutte le condizioni tali da poterla rifare da zero in un futuro indefinito che potrebbe essere minimo tra 5 anni. Guarda concretamente all'oggi con la lungimiranza di domani.

carlo arcari ha detto...

Caro Ciboldi, Alparone scrive sulla Calderina che ha ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture un contributo finalizzato alla Don Milani di 320mila euro. Non mi sembrano come scrivi tu "pochi soldi a disposizione" da usare subito per poi buttarli via dopo 5 anni demolendo l'edificio in cambio di una speculazione edilizia. Secondo te questo bel programma sarebbe una prova di "lungimiranza" amministrativa?