Oggi in aula, al Tribunale di Milano,
i suoi avvocati hanno tentato la via del patteggiamento offrendo
poche migliaia di euro per risarcire le 14 parti civili in cambio di
una pena minima (4 anni), ridotta di un terzo grazie al rito
abbreviato, cosa che terrebbe in ogni caso Giovanni Merlino fuori dal carcere. Il Pubblico Ministero e il Giudice
hanno detto di no, ma il Gup ha disposto comunque il rito abbreviato
che lascia all'imputato la speranza di ottenere lo sconto sulla pena.
Questo in sintesi il risultato
dell'udienza di stamattina riportato dai membri del Comitato a sostegno delle
famiglie delle vittime e dei lavoratori che hanno assistito
all'udienza e che ribadiscono le loro critiche al modo in cui viene
condotto il processo.
Il quotidiano online, Nordmilano24.it, ha pubblicato la denuncia del presidente del comitato, Mauro Petazzini. Egli definisce ingiusta la decisione del
Gup di accettare il rito abbreviato richiesto da Merlino perché questo ridurrà la pena a un imputato di omicidio colposo plurimo, ritenuto colpevole della morte di quattro persone per la grave negligenza riscontrata nella sicurezza dei luoghi di lavoro. Un imputato recidivo perché già giudicato colpevole e condannato in passato
per la morte di un altro lavoratore in una sua azienda in provincia
di Pavia.
Il Comitato che annuncia un comunicato sull'accaduto lamenta anche il fatto che mentre le vittime
italiane della strage dipendenti diretti della Eureco sono già state
in parte risarcite dall'assicurazione i dipendenti albanesi della
cooperativa morti o feriti, se rifiutano i quattro soldi offerti oggi
da Merlino, dovranno aspettare molti anni la liquidazione del danno
subito.
Il Tribunale ha rimandato le arringhe
delle parti civili e del PM a una nuova udienza fissata per il 25
marzo.
Nessun commento:
Posta un commento