venerdì 11 gennaio 2013

Il cane e le pulci

Nei confronti di Berlusconi sono ormai mitridatizzato, non mi diverte nè mi indigna. Mi annoia perché è prevedibile fin nei minimi dettagli, quello che dirà che farà è scontato e non vale la pena perdere tempo a vederlo e ascoltarlo.
La stessa noia provo per l'incresciosa compagnia di giro Santoro-Travaglio-Vauro, un trio di professionisti del nulla populista, parassiti di una crisi italiana che sembra non avere sbocchi, sempre uguali a sé stessi come i graffiti nei cessi delle stazioni. Pertanto non mi sono assolutamente interessato della pantomima televisiva andata in onda ieri sera con Berlusconi ospite di "Servizio Pubblico" una trasmissione che anche dal nome fa pensare appunto a quelli delle stazioni. 
La pantomina televisiva è oggi in prima pagina su tutti i giornali ridotti a fare la cronaca degli altri media per sopravvivere. Repubblica gli dedica un titolo a 6 colonne: "Berlusconi con Santoro: l'Italia ancora in mano ai comunisti disumani" e il commento "Tanto rumore per quasi nulla". Il Corriere ha fatto una spalla così composta: la vignetta di Giannelli "nella fossa dei leoni" con le belve che girano le spalle al cavaliere dicendo "non ci piace", poi il titolo "Berlusconi in Tv: costretti a votare l'IMU" e ben due commenti di Cazzullo e di Grasso che analizzano le fasi salienti dello "storico" confronto.
Il Giornale trionfante a tutta pagina "Sgominato il clan Santoro", mentre l'Unità lo mette di spalla con grande foto del Cav sogghignante e il titolo-commento "La crisi colpa della Luna". Gli altri grandi quotidiani, dalla Stampa al Messaggero mettono anch'essi la notizia in prima pagina ma con minore evidenza.
L'unico commento che mi sento di segnalare ai lettori è quello di Aldo Grasso sul Corriere che sottolinea giustamente il carattere dell'incontro-scontro di ieri sera tra l'impresario e le sue creature strettamente dipendenti tra loro. Senza l'uno gli altri non ci sarebbero come il cane e le pulci. Spero che gli italiani si rendano finalmente conto che le prossime elezioni sono l'ultima un'occasione per farla finita di cane e parassiti e cominciare ad affrontare seriamente i problemi del Paese.

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