Un primo commento a caldo. Nonostante
le difficoltà del tempo e la stanchezza i volontari del
centrosinistra sono riusciti ad allestire un seggio anche per le
primarie lombarde.
Fatto rilevante a 30 giorni da quelle
nazionali per Bersani.
E così i padernesi in 482, pari cioè
al 25% dell'affluenza registrata alle Primarie nazionali, sono
tornati ad esprimere la propria voce. Ambrosoli ha ottenuto 236 voti
, Di Stefano 154, Kustermann 92. Umberto Ambrosoli a Paderno Dugnano
si è aggiudicato con largo margine la candidatura a guidare il
centro sinistra alle elezioni regionali del 2013. Il suo risultato
padernese (48,9%), però è inferiore alla media regionale del 58%.
Notevole il voto ottenuto da Di Stefano (32% circa contro il 23%
delle regionali). In linea con quello regionale il risultato della
Kusterman (19%).
Un dato da rilevare è che la somma dei
voti di Kusterman e di Di Stefano è superiore a quelli di Ambrosoli.
Forse significa che Ambrosoli, soprattutto con le sue prime uscite
sulla sanità privata e la scuola privata, aveva dimostrato poca
chiarezza nella volontà di cambiamento radicale della Regione
Lombardia che invece gli altri due candidati hanno incarnato da
subito. Forse significa che i padernesi , ma anche i lombardi,
vogliono un centro sinistra deciso e netto nella volontà e nei
programmi di cambiamento e non cercano altre mediazioni.
Un altro dato è da sottolineare: c’è
stato poco tempo per far conoscere i programmi e i candidati.
Questi tre protagonisti, comunque,
possono formare davvero una squadra credibile nella battaglia per le
elezioni regionali che devo servire a cambiare la Regione Lombardia.
Ci vuole un’altra Lombardia e soprattutto bisogna fare piazza
pulita di 20 ani di governo formigoniano. Non sarà facile ma se
saremo chiari e limpidi nella volontà di cambiamento la vittoria
potrebbe essere possibile nonostante le forze berlusconiane e
maroniane.
Intanto con Ambrosoli ha vinto la
democrazia e la partecipazione dei cittadini insieme e alla volontà
di un netto cambiamento. Non si potrà non tenerne conto.
Nessun commento:
Posta un commento