domenica 16 dicembre 2012

Ha vinto Ambrosoli e con lui la democrazia e il cambiamento

Ricevo da Gianfranco Massetti questo commento a caldo sui risultati delle "primarie civiche" lombarde a Paderno Dugnano. Una prima analisi sottolinea che qui il voto per Kustermann unito a quello di Di Stefano supera i consensi ottenuti da Ambrosoli che, a differenza della media del Nord Milano, non raggiungono il 50%. 

Un primo commento a caldo. Nonostante le difficoltà del tempo e la stanchezza i volontari del centrosinistra sono riusciti ad allestire un seggio anche per le primarie lombarde.
Fatto rilevante a 30 giorni da quelle nazionali per Bersani.
E così i padernesi in 482, pari cioè al 25% dell'affluenza registrata alle Primarie nazionali, sono tornati ad esprimere la propria voce. Ambrosoli ha ottenuto 236 voti , Di Stefano 154, Kustermann 92. Umberto Ambrosoli a Paderno Dugnano si è aggiudicato con largo margine la candidatura a guidare il centro sinistra alle elezioni regionali del 2013. Il suo risultato padernese (48,9%), però è inferiore alla media regionale del 58%. Notevole il voto ottenuto da Di Stefano (32% circa contro il 23% delle regionali). In linea con quello regionale il risultato della Kusterman (19%).
Un dato da rilevare è che la somma dei voti di Kusterman e di Di Stefano è superiore a quelli di Ambrosoli. Forse significa che Ambrosoli, soprattutto con le sue prime uscite sulla sanità privata e la scuola privata, aveva dimostrato poca chiarezza nella volontà di cambiamento radicale della Regione Lombardia che invece gli altri due candidati hanno incarnato da subito. Forse significa che i padernesi , ma anche i lombardi, vogliono un centro sinistra deciso e netto nella volontà e nei programmi di cambiamento e non cercano altre mediazioni.
Un altro dato è da sottolineare: c’è stato poco tempo per far conoscere i programmi e i candidati.
Questi tre protagonisti, comunque, possono formare davvero una squadra credibile nella battaglia per le elezioni regionali che devo servire a cambiare la Regione Lombardia. Ci vuole un’altra Lombardia e soprattutto bisogna fare piazza pulita di 20 ani di governo formigoniano. Non sarà facile ma se saremo chiari e limpidi nella volontà di cambiamento la vittoria potrebbe essere possibile nonostante le forze berlusconiane e maroniane.
Intanto con Ambrosoli ha vinto la democrazia e la partecipazione dei cittadini insieme e alla volontà di un netto cambiamento. Non si potrà non tenerne conto.

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