sabato 1 settembre 2012

Il Cardinale e i media: un confronto che continua

La notizia della scomparsa del Cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, campeggia sulle prime pagine dei principali quotidiani nazionali con diversa evidenza.
Il Corriere della Sera è quello, ovviamente, che presenta e valorizza meglio la notizia. Corredandola con una grande foto che mostra il Cardinale completamente avvolto dalla porpora del suo mantello e inserendola in un montaggio che comprende l'editoriale, bellissmo, del direttore Ferruccio De Bortoli, intitolato "Il mendicante con la porpora" di cui consiglio vivamente la lettura e un commento del presidente del Consiglio, Mario Monti, che ricorda il pensiero di Martini sull'importanza della sfida europea stretta tra la necessità di procedere velocemente verso una vera integrazione e il rischio di non riuscire a completare il percorso riducendolo ad alcuni aspetti non pienamente rispettosi dei valori su cui deve fondarsi una vera unione.
La Repubblica (giornale romano) gli dedica la spalla con foto ed editoriale di Scalfari dal titolo "La fede e il dubbio".
Apertura e montaggio a tutta pagina gli dedica anche La Stampa (Martini era di origini piemontesi) con due commenti di cui uno affidato a Gianni Riotta, intitolato. "Il lembo del mantello" che riprende l'immagine e un tema a lui molto caro come ho ricordato ieri nel mio post.
Il Messaggero (giornale romano) mette Martini a centro pagina con un commento sul suo rifiuto alle cure e la scelta di morire "naturalmente", scelta che fa già molto discutere.
Anche Avvenire gli dedica come è ovvio l'apertura di prima pagina con un titolo: "La fede che vince il mondo. Amandolo". In un editoriale si sottolinea il senso della sua lezione che metteva la parola di Dio davanti a tutto. "Nella lingua di ciascuno". Due interviste al Cardinale Ruini e al filosofo Cacciari completano il montaggio.
I giornali di destra (come sempre) fanno sinceramente pena. Il Giornale di Berlusconi/Feltri mette la notizia in un piccolo box a centro pagina col titolo: "L'Ante-Papa beatificato dalla sinistra milanese". Libero poi è semplicemente inqualificabile. Mette la notizia in taglio bassissimo a fondo pagina in un boxino dal titolo miserabile: "Martini, il Cardinale preferito da atei e nemici della Chiesa".
L'Unità quotidiano del PD, lo tiene a centro pagina in grande evidenza con foto e due commenti: "Un cristiano tra noi" e "L'attenzione ai non credenti". Il Manifesto gli dedica in pratica tutta l'apertura di prima pagina con una grande foto e il titolo preso a prestito da un romanzo di Goffredo Parise: "Il prete bello" e un editoriale di Raniero La Valle dal titolo "Testimone fino alla fine".
Infine Il Fatto, mette la notizia in alto a centro pagina con foto e due titoli: "Il Cardinale del dialogo" e "Nel 2005 poteva essere Papa".

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